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Al pari di tutti gli altri dispositivi elettronici come smartphone, tablet, PC e console, anche i device per lo streaming si aggiornano piuttosto di frequente.
Non si tratta solo dell’implementazione di nuove misure di sicurezza o della correzione dei diversi errori di sistema, molto spesso questi strumenti ottengono nuove funzionalità che ne migliorano l’utilizzo e le potenzialità.
Naturalmente, anche per questi strumenti arriverà a un momento in cui saranno troppo vecchi per essere utilizzati al meglio delle loro possibilità e, in quel caso, andranno necessariamente cambiati con un modello più recente.
Scopriamo di più al riguardo
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1. Quanto durano i dispositivi per lo streaming
4kclips / Shutterstock.com
Prima di entrare nel dettaglio dell’argomento occorre fare una premessa: come accade per tutti i diversi dispositivi elettronici, anche quelli per lo streaming hanno una vita diversa, anche se la maggior parte dei modelli in commercio ha i classici 5 anni di aggiornamenti che (salvo rotture improvvise) consentiranno di vedere film e serie TV in totale tranquillità.
Altri, invece, sono progettati per durare di più, ma questo dipende esclusivamente dal produttore e dalla compatibilità di funzioni e aggiornamenti che rilascerà nel tempo.
Chiaramente, è possibile allungare la vita del proprio device prendendosene cura al meglio: tenendolo lontano da posti troppo caldi o troppo freddi, mantenendolo al sicuro da acqua e trattandolo con rispetto, evitando urti e cadute.
È difficile calcolare la vita media di un dispositivo per lo streaming, anche se generalmente si può immaginare un utilizzo di almeno 5 anni, con le dovute accortezze.
In questo modo, fino a che riceverà gli aggiornamenti del produttore, il vostro dispositivo per lo streaming funzionerà sempre a dovere.
Naturalmente, come qualsiasi strumento moderno, anche in questo caso (e nonostante tutte le cure del caso) non si può pretendere di utilizzarlo per sempre.
E quando iniziano ad essere piuttosto evidenti problemi e malfunzionamenti, per prima cosa si può provare con un semplice ripristino delle impostazioni di fabbrica.
Se poi nemmeno con questa soluzione le cose migliorano, con buone possibilità, potrebbe essere il caso di acquistare un nuovo dispositivo.
Vediamo come capire quando un device per lo streaming va sostituito.
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2. Mancanza di aggiornamenti
Fozan Ns Shutterstock.com
Prima o poi, tutti i dispositivi elettronici (inclusi quelli per lo streaming) smetteranno di ricevere aggiornamenti.
Questo si verifica quando il comparto hardware è obsoleto e/o inizia a riscontrare problemi di compatibilità con le nuove tecnologie del settore.
Quando un device è troppo obsoleto inizia a non ricevere più gli aggiornamenti di sistemi che, a lungo andare, limiteranno le funzionalità a disposizione dell’utente.
Per capire se sono disponibili ancora aggiornamenti si può andare nelle impostazioni del dispositivo alla voce Aggiornamenti di sistema. Ma se non viene eseguito alcun update già da un po’ di tempo è opportuno visitare il sito del produttore che potrebbe dare indicazioni sul termine del supporto o su altri eventuali problemi.
Se il dispositivo in questione fosse nella lista di quelli non più aggiornabili, generalmente, c’è poco da fare e bisognerà recarsi in un negozio di elettronica e acquistarne uno nuovo.
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3. Problemi nelle prestazioni
renata colella / Shutterstock.com
Nel caso un dispositivo elettronico sia piuttosto lesto, si blocchi regolarmente o abbia problemi di accensione o di connessione potrebbero essere i primi campanelli d’allarme che qualcosa non va.
Se poi si tratta di strumenti piuttosto datati o usati per molte ore, generalmente si tratta di un messaggio chiaro e inequivocabile che il fedele streaming stick sta per passare a miglior vita.
I problemi legati alle prestazioni sono il primo segnale che il dispositivo sta diventando obsoleto e, in questo caso, difficilmente un aggiornamento risolverà la cosa.
Naturalmente, prima di buttarlo nell’apposito contenitore per i RAEE, è opportuno verificare la presenza di aggiornamenti in sospeso.
Se nemmeno così il problema viene risolto, come già detto, bisognerà mettere mano al portafogli.
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4. Problemi hardware
Marc Bruxelle / Shutterstock.com
In alcuni casi, il problema può essere causato dall’hardware che, per colpa dell’età o del troppo utilizzo del componente, ha finito per rovinarsi non funzionando più a dovere.
Trattandosi di dispositivi molto piccoli e dal prezzo realmente contenuto, in caso di rotture non conviene rivolgersi all’assistenza ma è consigliabile acquistare un nuovo device.
Generalmente, quando si parla di dispositivi di maggiori dimensioni come PC o console, potrebbe essere sufficiente contattare un centro specializzato e optare per una riparazione professionale.
Non è questo il caso dei dispositivi per lo streaming che, visto il prezzo estremamente contenuto, non vale la pena aggiustarli ed è più semplice acquistare un nuovo modello.
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5. Mancanza delle funzionalità recenti
Shutterstock
Generalmente è piuttosto difficile che i dispositivi per lo streaming ricevano nuove funzionalità di frequente (tipo uno smartphone), dato anche un utilizzo estremamente mirato che non può essere rinnovato più di tanto.
Un hardware obsoleto potrebbe limitare l’utilizzo delle funzionalità più recenti. Quando questo accade potrebbe essere il momento di cambiare dispositivo.
Tuttavia, anche se non accade di frequente, i colossi dello streaming potrebbero implementare nuove caratteristiche (legate alla qualità del servizio, magari) che potrebbero non essere compatibili con i gadget meno recenti e con il loro hardware.
Di nuovo, quando questo accade l’utente potrà fare poco o niente al riguardo e, arrivato a un certo punto, sarà obbligato ad acquistare un nuovo device soprattutto se volesse ottenere le nuove funzionalità di cui sopra.
Per saperne di più: Il computer: come è fatto, come funziona, come migliorarlo
