È arrivato il momento di pitturare casa e ancora non hai deciso il colore? Parafrasando l’antico proverbio, abbandonare la vecchia tinta per la nuova non è mai una strada semplice ma, ora, c’è la tecnologia a venirci in aiuto.
Grazie alle app è possibile selezionare la nuance più adatta per trasformare le pareti in un’esplosione di vitalità
Esistono due grandi categorie di app di questo tipo: quelle sviluppate dai produttori di pitture e colori, che ci permettono di scegliere solo tra le tinture di quella azienda, è quelle di terze parti "universali", che ci forniscono il codice colore della pittura che dovremo usare.
Prima di scaricare una di queste app, però, dobbiamo conoscere alcuni concetti fondamentali. Ecco quali.
Scelta del colore, gli elementi che influiscono
Se scelta correttamente, una tonalità può cambiare completamente l’aspetto di una stanza e del mobilio in essa posizionato. Osservare le numerose opzioni, magari nel negozio, può però risultare fuorviante visto che non ci si trova laddove il colore la farà da padrone.
Bisogna poi considerare la finitura della vernice che deve adattarsi all'ambiente in cui è applicata. Se le più lucide riflettono maggiormente la luce, quelle meno glossy rischiano di far apparire le stanze più scure di quanto non siano. Meglio quindi riflettere attentamente per evitare poi di pentirsi in seguito.
Non parliamo poi dell’eventualità di dover far andare d’accordo vecchie e nuove tinte, una sfida pure per gli osservatori più esperti. Sono tanti i fattori che scendono in campo: dalla luce, naturale o artificiale, alla stanchezza degli occhi; meglio dunque fare affidamento a strumenti di precisione che ci supportano senza farci sbagliare.
Colore della pittura, le codifiche
Prima di passare alle app vere e proprie, è giusto sottolineare l’importanza dell’elemento codifica. Nella grafica e sui computer, i colori sono caratterizzati da un numero o una stringa alfanumerica. Indipendentemente dal supporto, il codice riproduce la medesima nuance su tutti i supporti possibili.
Le codifiche più utilizzate sono RGB (sigla che sta per red, green, blue), CMYK (ciano, magenta, giallo e nero), a cui si aggiungono il numero esadecimale (il quale solitamente inizia con il carattere #). Ne esistono poi altre, l’importante è usare sempre lo stesso per ottenere medesimi risultati.
App ufficiali per scegliere il colore delle pareti
Molti produttori di vernici hanno messo a punto delle applicazioni che semplificano la vita di chi deve dipingere, sfruttando il telefonino. Si tratta di tool utili, soprattutto in fase decisionale.
La metodologia usata prevede l’upload di una fotografia della parete o di un intero spazio catturato dal vivo dalla fotocamera. Da qui, gli algoritmi (e il tap del dito dell'utente) provvederanno a isolare le aree di interesse aggiungendo in modo virtuale la pittura.
Così si ha un’idea dell'effetto una volta completati i lavori di ristrutturazione. Non è però, purtroppo, una tecnica priva di imprecisioni: a influenzare il risultato vi sono le impostazioni del monitor in uso; in ogni caso, va detto, concede di fare una scrematura che fa immediatamente escludere le tonalità che non piacciono o che si sposano male con il contesto.
Per Android e iOS, Go.Color di San Marco Group permette di caricare una foto o scattarne una ex novo per individuare un colore attraverso il selettore che analizza i pixel dell’immagine. In più, sfrutta un sistema di colorazione per “ritinteggiare” virtualmente.
Con un occhio di riguardo per i prodotti offerti al pubblico, può essere utile a chi vuole dare uno sguardo alla riuscita finale.
Similmente a Go.Color, Decorizer di Novacolor consente di visualizzare la nuance prescelta aggiungendola a una foto per un’anteprima orientativa. A ciò, poi, si aggiunge la possibilità di guardare l’effetto in ambienti precaricati con la realtà aumentata. Gratuita, è disponibile per iPhone e Android.
Sikkens, altra azienda del settore, propone una soluzione simile. In tempo reale, usando l’obiettivo del dispositivo mobile, Sikkens Expert offre una panoramica sulla casa dopo la tinteggiatura.
App universali per scegliere il colore delle pareti
Oltre all’illuminazione e ai setting del display, le app sono costrette a soccombere davanti a un’ulteriore fattore. È la pittura sottostante: ciò che si ottiene da una tinteggiatura obsoleta e sbiadita negli anni o da un muro bianco senza imperfezioni, è totalmente differente.
E qui entrano in gioco le app di terze parti che catturano le informazioni e le elaborano per un esito molto preciso; quando si è in possesso del codice (RGB o esadecimale), si può procedere con la scelta della tinta, riducendo al minimo il rischio di errore. Come funzionano le applicazioni? Dietro vi sono procedimenti complessi ma di estremo rilievo: eccone alcune.
Color Name AR è un’applicazione per iOS che, con la realtà aumentata e le istantanee catturate dalla fotocamera, permette di identificare accuratamente la singola tonalità.
Di ciascuno di questi, mostra l' esadecimale e il valore RGB, HSB e CMYK, essenziali per identificarlo su altri dispositivi. Il procedimento può essere applicato da Color Name AR alle fotografie, prese dal dispositivo su cui è installato.
Colorimeter aiuta a riconoscere una nuance fornendone, inoltre, i relativi codici indispensabili per riprodurla nel concreto. Dedicata ai device con OS Android, impiega una manciata di secondi per mostrare il risultato espresso sia nei canonici RGB ed esadecimale, che rispetto ulteriori standard quali CIE/Lab e Chroma.
Pittura, i device che ci aiutano
Se gli spettrometri rappresentano il non plus ultra per gli specialisti del bricolage, con prezzi che schizzano verso l’alto e decisamente non adatti a tutte le tasche (ad esempio per il pittore amatoriale), i sensori di ultima generazione si sono ritagliati un posto d’onore per le dimensioni ridotte e i costi contenuti. Ne vengono realizzati di diversi modelli e sono semplici da utilizzare da chi non ha dimestichezza.
Il sensore Nix Mini 2 effettua la scansione di qualunque superficie od oggetto, trovando il codice della sfumatura che lo caratterizza. Connesso via Bluetooth allo smartphone e, poi, alle app Nix Digital e Nix Paints scaricabili gratuitamente da App Store Apple e Google Play Store, è capace di abbinare i riferimenti alle vernici delle aziende più note.
Datacolor ColorReader Ez è un altro sensore si collega tramite Bluetooth allo smartphone e, con l’app gratuita battezzata Datacolor ColorReader, carpisce in pochi istanti il colore di quanto in analisi.
Così Datacolor ColorReader Ez fornisce i dettagli fondamentali per tramutare l’ispirazione in una vernice con una precisione superiore al 94%, con tre proposte simili - se non addirittura uguali - delle principali case produttrici. Con queste, si possono creare liste e palette per la consultazione e la condivisione.