All'inizio fu Badoo. Poi sono arrivati Meetic, Happn e Lovoo. L'ultimo successo, invece, porta il nome di Tinder. Stiamo parlando di applicazioni e siti web per gli incontri online. Con l'esplosione degli smartphone, trovare la donna dei propri sogni è diventato sempre più facile. Applicazioni come Tinder permettono di scoprire se una ragazza ha un interesse nei nostri confronti e nel caso iniziare a messaggiare con lei. Rispetto al passato è tutto più immediato e semplice. Tanto che il dating online è uno dei settori più redditizi per le aziende. Ma non è tutto rosa e fiori. I servizi e le applicazioni per gli appuntamenti online sono anche un pericolo per i dati personali degli utenti. Essendo applicazioni molto utilizzate dagli utenti, gli hacker hanno capito che possono essere utilizzate per rubare informazioni personali o per entrare all'interno dei sistemi di un'azienda (sono tanti i dipendenti delle aziende che utilizzano lo stesso dispositivo per lavoro e per il dating online).
Il problema è molto più serio di quello che si può pensare. In quanti sanno riconoscere un link maligno? E un profilo falso? Uno dei problemi principali riguarda proprio la creazione di falsi account da parte dei pirati informatici e dei truffatori. Utilizzando immagini di uomini e donne avvenenti, cercando di entrare in confidenza con le persone, promettendo incontri in cambio delle loro informazioni personali. Una volta raggiunto l'obiettivo spariscono e ritrovarli è praticamente impossibile. Ma non solo. In alcuni casi i truffatori riescono anche a entrare in possesso dei dati dei conti correnti online degli utenti con cui sono entrati in contatto. Basta la promessa di incontri "hot" per ottenere in cambio dati molto preziosi. Per questo motivo la sicurezza è la prima cosa da tenere in considerazione quando si utilizza un'app o un servizio per il dating online.
Dating online, il rischio è dietro l'angolo
Secondo una ricerca portata avanti da Kaspersky, azienda esperta in sicurezza informatica, il 40% degli italiani almeno una volta ha utilizzato un servizio o un'applicazione per gli incontri online. Ma non tutti hanno vissuto un'esperienza positiva: in molti hanno dovuto scontrarsi contro profili e foto false, truffatori che inviavano in chat link maligni o che cercavano di estorcere informazioni personali. Ad ammettere di dire il falso quando si iscrivono a un sito di appuntamenti sono gli stessi italiani (il 44%) che cercano in questo modo di apparire migliori rispetto alla vita reale.
Tornando a parlare dei problemi legati alla sicurezza: il 10% degli intervistati ha affermato di essere stato ingannato da una foto fasulla, mentre il 15% ha false aspettative dichiarate nel profilo della persona con cui era entrato in contatto. Il 7%, invece, è entrato in contatto con utenti che si professavano single, mentre in realtà erano fidanzati o sposati. Il 12% si è dovuto scontrare con persone che hanno cercato di infettare il computer o lo smartphone attraverso malware e ransomware, mentre l'8% è stata vittima di truffe finanziarie.
Riconoscere una persona onesta da un truffatore solamente dall'immagine (che nella maggior parte dei casi è falsa) è tutt'altro che semplice. Bisogna iniziare a diffidare quando la persona che abbiamo appena conosciuto online comincia a farci domande personali, a chiederci dove abitiamo e cose inerenti alla nostra vita. Inoltre, se continua a sfuggire a un incontro vis-à-vis, accampando scuse ogni volta differenti, allora vorrà dire che ha qualcosa da nascondere. In casi del genere vi suggeriamo di lasciar perdere e di cancellarla dai propri amici. Invece, per difendersi da possibili infezioni e virus inviati tramite link, vi suggeriamo di installare un antivirus che blocchi qualsiasi tentativo di intrusione.
I pericoli a lavoro
Le abitudini degli italiani stanno mettendo in pericolo la sicurezza delle aziende. Un altro studio di Kaspersky prende in considerazione quale tipo di dispositivo viene utilizzato per connettersi ai siti o alle applicazioni di dating online. E a grande sorpresa, il 51% degli intervistati ha utenti ha ammesso di usare gli stessi dispositivi utilizzati per il lavoro, mettendo in questo modo a rischio documenti aziendali, e-mail e persino le password. Una pratica portata avanti non solo dai semplici dipendenti, ma anche dagli stessi manager dell'azienda. Inoltre, solamente il 27% si interessa della protezione del dispositivo e utilizza un software per la sicurezza: il restante 73% mette in pericolo la sicurezza dei dati dell'azienda. E il tutto per cercare di trovare l'anima gemella. Il 19% degli intervistati ha ammesso molto candidamente si essere stata vittima di un attacco hacker e di aver preso un malware, mentre il 9% ha incontrato dei truffatori che cercavano di entrare in possesso di informazioni riservate.
Il dating online può essere molto pericoloso, soprattutto se non si prendono le necessarie contromisure per mettere al sicuro i propri dati personali e quelli dell'azienda per cui si lavora. Avere un software antivirus sul PC o sullo smartphone è necessario per proteggersi dai malware che vengono inviati tramite la chat. Per scovare gli account falsi, invece, non esistono programmi ad hoc: bisogna solamente fare attenzione e non fidarsi di persone conosciute da cinque minuti su un sito di appuntamenti.
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