Dall'indagine "Diagno-clic: quando i giovani interrogano il web per rispondere ai problemi di salute", realizzata dall'associazione Family Smile con il patrocinio del Garante per l'infanzia, emerge che il 77% degli adolescenti interroga il web sui problemi di salute, by-passando i consigli del medico di famiglia. Così come accade per i più grandi, insomma, anche i ragazzi preferiscono affidarsi al web e alla saggezza popolare collettiva (seppur virtuale) piuttosto che consultarsi con un professionista.
Un dato che potrebbe crescere ulteriormente, se si considera che moltissimi dispositivi elettronici – dagli smartphone agli smartwatch – sono in grado di registrare i dati fisici e i parametri vitali degli utenti che li utilizzano. Ad esempio, grazie ad applicazioni come Runtastic (per i runner) e Strava (per gli appassionati di mountain bike e biciclette) che supportano l'utilizzo del cardiofrequenzimetro, l'utente può programmare allenamenti specifici per migliorare il proprio stato di salute. Esemplare il caso dei wearable (come i fitness tracker e i braccialetti fitness): con i loro sensori sono in grado di monitorare l'attività fisica e i parametri biologici di chi li indossa. Dalla funzione contapassi al cardiofrequenzimetro, questi piccoli dispositivi elettronici sono in grado di registrare dati di ogni sorta e sono diventati un gadget imprescindibile per moltissimi appassionati di fitness.
Salute e tecnologia
A questo interesse da parte dell'utenza, soprattutto delle fasce giovani, non sempre corrisponde un interessa da parte degli esperti del settore della salute. Solamente il 2,8% dei download totali dell'App Store riguarda applicazioni per la salute, mostrando una qualche carenza (quantitativa e qualitativa) delle app disponibili. Se smartwatch, contapassi e altri dispositivi hi-tech fossero presi in maggior considerazione da medici e altri professionisti delle salute si potrebbero invece ottenere grandi vantaggi: i medici potrebbero controllare a distanza e in tempo reale i parametri vitali dei loro pazienti e intervenire in caso di anomalie; mentre i pazienti potrebbero interagire virtualmente con gli specialisti che li hanno in cura, ponendo domande su dati poco chiari o preoccupanti.
Con le app risparmi per oltre trecento miliardi
I vantaggi derivanti dall'utilizzo di smartwatch e contapassi non si limiterebbero a quelli appena descritti. Sfruttando le potenzialità dei wearable e delle app a essi collegati, si potrebbero far registrare risparmi per centinaia di milioni (se non miliardi) di dollari. Secondo una ricerca di CSVHealth (azienda con oltre settemila farmacie negli Stati Uniti), ad esempio, migliorando il monitoraggio e la comunicazione, si potrebbe risparmiare oltre trecento miliardi nella spesa per l'acquisto di medicinali. Soldi che potrebbero essere investiti nel miglioramento delle infrastrutture ospedaliere e nell'acquisto di strumenti per le diagnosi.
Basti pensare alle potenzialità dell'Apple Watch: con la giusta applicazione, potrebbe ricordare al paziente di prendere le medicine al momento giusto oppure inviare una notifica quando la scorta di medicinali è quasi esaurita. Senza dimenticare, inoltre, le possibilità offerte dalla gamification (applicare i principi dei videogame a situazioni di vita reali): alcune applicazioni come Mango Health offrono punti nel caso in cui si rispetti la cura prescritta dal medico e ottenere così buoni acquisto da spendere in farmacia.
Cosa ci riserva il futuro
Quello appena descritto, però, non è che l'inizio di un percorso più lungo. Il futuro della salute digitale si giocherà tutto sull'interazione tra i pazienti, specialisti del settore sanitario, i dispositivi mobili e le applicazioni.
Già adesso sono disponibili alcune app che informano gli staff sanitari sulle allergie e sulla forma fisica del paziente, prossimamente sarà possibile diagnosticare una malattia utilizzando la fotocamera del cellulare: l'immagine scattata sarà confrontata con le migliaia disponibili all'interno del database, e immediatamente sarà programmato un appuntamento con uno specialista. Informatizzando il sistema di monitoraggio e "collezionando" dati su dati, sarà possibile migliorare le terapie e trovare nuove soluzioni.