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Cyber security, fronte comune contro i malware

Di fronte ad attacchi hacker sempre più sfrontati e alla diffusione di malware sempre più aggressivi, solo la collaborazione può portare a risultati convincenti

Sicurezza informatica in primo piano

Che la sicurezza informatica sia un tema scottante, che riguarda tanto i singoli cittadini quanto le aziende e le organizzazioni governative, non è affatto una novità. Gli hacker di tutto il mondo sono sempre più attivi e gli attacchi informatici sono ormai all'ordine del giorno. Sfruttando le falle e i bug dei software e la diffusione di malware sempre più aggressivi, i pirati informatici sono in grado di introdursi in qualunque sistema informatico e trafugare dati di ogni genere (da quelli bancari, alle credenziali di accesso a vari servizi online).

In un panorama così complesso (e per alcuni versi compromesso) anche i consigli di sicurezza degli esperti possono ben poco. Non sempre gli antivirus sono in grado di fermare per tempo un'infezione informatica, mentre la password dimostra di non rappresentare più un ostacolo insuperabile per hacker sufficientemente esperti.

Per evitare che il futuro dell'informatica si trasformi in una sorta di Caporetto digitale, i big dell'industria informatica (supportati da alcuni legislatori) stanno progettando e realizzando delle piattaforme che consentano di condividere e diffondere informazioni di sicurezza. L'obiettivo è quello di rafforzare le misure di cyber security oggi adottate e porre freno all'apparentemente inarrestabile ascesa di hacker e pirati informatici di ogni genere.

 

Sicurezza online

 

Non solo Silicon Valley

Si tratta di un progetto che, a differenza di quanto si può pensare, non riguarderebbe solo le aziende della Silicon Valley. In un mondo sempre più globalizzato e connesso, con l'Internet of Things e il Web of Things in fase avanzatissima di sviluppo e distribuzione, la cyber security è un argomento che riguarda praticamente tutti. Da chi realizza elettrodomestici ai produttori di automobili, passando per organizzazioni governative e non governative di ogni nazione. Anche per questo motivo sempre più aziende e governi uniscono le loro forze per costituire una rete di scambio internazionale grazie alla quale condividere esperienze e buone pratiche per la cyber security.

Perché c'è bisogno di una rete globale di sicurezza informatica

La rapida avanzata dell'Internet industriale (detto anche Industria 4.0), l'innovazione e la connettività si stanno diffondendo letteralmente a macchia d'olio. Industrie produttive di ogni genere inseriscono la connettività in ogni tipologia di oggetto, raccolgono e catalogano dati da ogni fonte a loro disposizione e provano a utilizzare queste informazioni per aumentare la loro produttività ed efficienza lavorativa. Un trend che non conosce battute d'arresto e che mette tutti di fronte alle proprie responsabilità: in ballo c'è la sicurezza fisica delle persone.

 

Hacker alla riscossa

 

Sfruttando malware e falle di sicurezza, infatti, degli hacker potrebbero essere in grado di prendere il controllo degli impianti di produzione e distribuzione di energia elettrica (come già accaduto nel caso di una centrale idroelettrica francese); rubare milioni di dollari dai conti correnti e carte di credito degli istituti finanziari; entrare nei sistemi di controllo e gestione delle fabbriche; aggirare i sistemi di sicurezza delle auto connesse e guidarle a distanza.

Piattaforme di condivisione

Diventa quindi fondamentale, secondo Mark Clancy, CEO di Soltra e tra i più attivi sviluppatori in questo campo, che le industrie, le aziende e le organizzazioni di sicurezza internazionali condividano tra di loro tutte le informazioni in loro possesso. Ciò impedirà alle minacce informatiche di diffondersi rapidamente e senza ostacolo alcuno e consentirà ai vari attori in campo di cooperare attivamente e in modo sinergico per elevare il livello di sicurezza a livello mondiale.

 

Sicurezza online

 

Lo sviluppo di piattaforme di condivisione delle informazioni sulle minacce informatiche, sostiene ancora Clancy, darebbe ulteriore impulso alla lotta ai malware. Da un lato, infatti, permetterebbe ai team di sicurezza informatica delle industrie e aziende interessate di condividere e accedere ai dati più disparati; dall'altro darebbe il via a un processo di standardizzazione capace di favorire la diffusione delle informazioni stesse.

I vantaggi della condivisione

Una volta che una rete di protezione globale contro malware e attacchi informatici (come DDOS) sarà operativa e funzionante, la vita degli hacker sarà inevitabilmente più dura. Se, per esempio, una delle aziende presenti sulla piattaforma dovesse scoprire di essere oggetto di un attacco, potrà condividere con gli altri attori tutte le informazioni a riguardo e accedere, magari, allo storico di attacchi dello stesso genere. Da un lato ciò permetterà alle altre aziende di muoversi in anticipo e battere sul tempo gli hacker, dall'altro consentirà all'azienda sotto attacco di valutare le azioni da intraprendere sulla base di contromisure efficaci già adottate in passato in casi analoghi.

 

Attacco in corso

 

Una rete del genere porterebbe vantaggi anche alle software house che sviluppano antivirus: grazie alla condivisione delle informazioni, infatti, sarà possibile fornire una risposta adeguata alla nascita di nuovi malware in tempi più stretti. I programmatori ed esperti di cyber security potranno lavorare su una base dati più ampia e completa, avendo così un quadro migliore dell'intera situazione.

I vantaggi non finiscono qui. L'Internet industriale ha il potenziale di far nascere società più innovative e stabili in ogni settore produttivo, ma il fattore sicurezza è fondamentale. Nessuno, infatti, sarebbe pronto a investire se avvertisse il benché minimo sentore di problemi con la cyber security. Solo una partecipazione più ampia a una rete di protezione globale, dunque, permetterebbe all'industria 4.0 di svilupparsi in tutto il suo enorme potenziale.

A cura di Cultur-e
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