Quello sul denaro digitale e sui pagamenti cashless è diventato un argomento centrale, soprattutto dopo che l’emergenza sanitaria da Covid-19 ha accelerato la diffusione del commercio online e dei pagamenti digitali.
Non stupisce quindi, l’arrivo di tecnologie sempre nuove al riguardo, come l’Euro digitale uno strumento innovativo, accettato universalmente in tutta l’Euro zona, immaginato per rendere molto più smart i pagamenti online e le transazioni presso i negozi fisici.
Secondo gli analisti del settore, una soluzione del genere porterebbe molti miglioramenti al sistema di pagamenti del vecchio mondo, rappresentando di fatto una visione rinnovata delvecchio concetto di “transazione” per come lo conosciamo adesso.
Cos’è l’Euro digitale
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L’Euro digitale è una valuta virtuale emessa dalla Banca centrale europea (BCE), che sarà accessibile solo in digitale e arriverà al fianco dell’Euro fisico probabilmente per la fine del 2028.
Questa nuova moneta avrà valore legale (garantito dalla BCE) e potrà essere utilizzata per tutti i pagamenti digitali e non nei 19 Paesi dell’Euro zona. Sarà accessibile a chiunque, cittadini comuni, Pubblica Amministrazione e imprese, in modo che tutti possano pagare in modo facile, veloce e sicuro.
Chiaramente un Euro digitale avrà lo stesso valore di una moneta fisica e si distingue da questa, principalmente per la forma. Ed è proprio questo uno dei primi punti a favore di questa novità: la certezza del valore che eviterà quella “volatilità” che è propria delle criptovalute e che, di fatto, le rende ancora rischiose per un utilizzo di massa.
Come funziona l’Euro digitale
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La fase istruttoria per la circolazione dell’Euro digitale, voluta dalla Banca Centrale Europea, è iniziata nel 2021 e terminerà entro la fine di quest’anno.
Nonostante questo, però, difficilmente vedremo questa nuova moneta digitale in circolazione prima del 2028, anche se non si esclude che la BCE potrebbe iniziare anche una prima fase di test sul campo entro il prossimo anno, quantomeno per verificare l’effettivo potenziale della tecnologia blockchain utilizzata e le capacità di gestione del denaro digitale da parte dell’organismo di controllo.
Per rispondere ai dubbi e alle domande riguardo questa innovazione, sono stati chiamati in causa le istituzioni europee e le associazioni dei consumatori che hanno definito (almeno in parte) le modalità di utilizzo della nuova valuta, individuandone quelli che potrebbero essere le prospettive di sviluppo future e, naturalmente, i benefici collettivi che deriverebbero dal suo utilizzo.
L’Euro digitale dovrebbe arrivare ufficialmente entro il 2028, anche se non si esclude che la BCE anticipi i tempi per una prima fase di testa in Europa
Tra le particolarità dell’Euro digitale la possibilità di utilizzarlo 24 ore su 24 e 7 giorni su 7 anche in assenza di connessione.
Come già detto, poi, la moneta digitale avrà pari valore con l’euro fisico, con la possibilità cambiare da valuta fisica a digitale in qualsiasi momento presso gli appositi sportelli di cambio.
Inoltre, stando sempre a quanto anticipato, dovrebbe essere possibile utilizzare il denaro digitale anche in assenza di un conto corrente e, probabilmente, tramite prepagate o affini.
Infine, per rispondere a una delle maggiori incognite quando si parla di pagamenti digitali, la BCE è al lavoro per garantire un elevato livello di privacy e la completata tracciabilità dei pagamenti per evitare, anzitutto, un utilizzo illecito di questa valuta e poi per garantire a tutti i cittadini europei misure di sicurezza molto elevate.
Cosa cambierà con l’Euro digitale
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A cambiare con l’introduzione dell’Euro digitale sarà, principalmente, l’idea stessa dei pagamenti digitali. Non è un caso, infatti, che al fianco della Banca Centrale Europea, sempre più banche in tutto il mondo stiano valutando la cosa con proposte e idee da sviluppare da qui ai prossimi anni.
Intanto, per quanto riguarda questa “nuova versione” dell’Euro, sono tre le caratteristiche principali a cui ambisce la BCE: la prima è che diventi, col tempo, un sistema alternativo al contante. La seconda è che garantisca una stabilità finanziaria ed economica ai paesi dell’Euro zona, sostituendo definitivamente l’utilizzo del contante. E, infine, che diventi un metodo di pagamento elettronico universale che possa imporsi anche sulle big tech del settore evitando commissioni e tassazione dei pagamenti digitali dovuti alla gestione della transazione da terze parti.
In questo senso, oltre agli evidenti benefici per aziende, Pubblica Amministrazione e cittadini in materia di trasparenza, semplicità e protezione della privacy, entra in gioco anche il tema dell’inclusività, sempre più centrale nel progetto di “costruzione” dell’Europa.
L’euro digitali, al pari di banconote e monete, sarà un bene pubblico, fornito però virtualmente e non fisicamente.
Saranno molti i benefici di una nuova modalità di pagamento digitale, tra questi quello più ambizioso riguarda la completa sostituzione del denaro contante
Le modalità di gestione e di utilizzo saranno offerte gratuitamente per tutti, tramite un’applicazione per device mobile o una carta fisica, in modo che chiunque possa utilizzarlo nella maniera che ritiene più opportuna e senza alcuna difficoltà.
Inoltre, proprio come accade con il denaro fisico, sarà garantito a tutte le cittadine e i cittadini europei, compresi i più fragili, quelli con disabilità o con problemi di qualsiasi tipo che potranno effettuare pagamenti digitali e accedere gratuitamente ai servizi, utilizzando in caso di bisogno canali per l’assistenza dedicata.
Stando sempre alle dichiarazioni preliminari, ci sarà anche un canale preferenziale per includere nell’utilizzo della moneta virtuale tutti quei soggetti vulnerabili come i richiedenti asilo o i beneficiari di protezione internazionale, le persone senza fissa dimora o i cittadini di paesi terzi che non hanno ottenuto un permesso di soggiorno ma la cui espulsione è impossibile per motivi di diritto o di fatto.
Insomma, l’Euro digitale nasce per soddisfare i bisogni di tutti e per essere realmente democratico e vicino alle persone, rispecchiando completamente l’idea e le prospettive future di un’Europa unita e attenta a non lasciare più indietro nessuno.
Per saperne di più: Pagamenti digitali, cosa sono, quali sono, innovazione e piattaforme