Clearspace è un’app mobile che prova a contrastare il fenomeno della dipendenza da smartphone offrendo informazioni dettagliate sui tempi e le modalità di utilizzo del proprio dispositivo mobile.
In Italia e nel mondo tantissime persone sono a rischio dipendenza: soprattutto i ragazzi e le ragazze della gen Z. Basti considerare che, di media, trascorriamo circa tre mesi l’anno di fronte allo schermo di uno smartphone. E che alcune persone arrivano ad attivarlo quasi ogni 10 minuti.
Cos’è la dipendenza da smartphone
I dati e le statistiche sull’uso di dispositivi mobile come lo smartphone testimoniano quanto questa tecnologia sia ormai parte integrante della nostra vita.
Innanzitutto l’accesso a Internet, che ormai avviene più da connessione mobile che da rete fissa: tanto per i siti web di informazione quanto per quelli pensati per la vendita. A ciò si aggiungono i social e, più in generale, tutti gli altri servizi fruibili attraverso app mobile.
Il risultato, secondo analisi del 2024, sono circa 350 minuti al giorno passati di fronte allo schermo di uno smartphone. Un numero che acquista ancora più concretezza se tradotto come 41 ore settimanali, una settimana al mese e ben tre mesi all’anno.
Nel caso della gen Z queste statistiche aumentano ulteriormente, con un accesso medio al dispositivo mobile ogni 12 minuti circa, per un totale di circa 80 volte al giorno.
Questi dati aiutano a capire perché, tanto in Italia quanto nel mondo, la dipendenza da smartphone inizi a venire considerata come un problema sociale, soprattutto nel caso dei giovani.
Si parla infatti di circa l’85% dei ragazzi a rischio dipendenza e di oltre il 40% di loro che verserebbe in condizioni di “reale emergenza” rispetto alla quantità di tempo passato utilizzando uno smartphone.
Cos’è Clearspace e come combatte la dipendenza da smartphone
Clearspace è una soluzione pensata per migliorare il livello di consapevolezza del singolo utente. L’app permette di monitorare il tempo trascorso con il proprio dispositivo mobile.
Questa analisi è disponibile sia in termini assoluti, considerando il tempo di accensione dello schermo, sia in termini più relativi, andando a monitorare tempo e occasioni di utilizzo del singolo servizio o della singola app installata.
Grazie a Clearspace è possibile acquisire reale coscienza del tempo impiegato sullo smartphone, ma non solo. L’app permette anche di fissare degli obiettivi: ad esempio l’intenzione di aprire una o più app specifiche non più di un tot di volte al giorno.
Infine Clearspace permette anche di monitorare gli accessi dei propri amici: un’opzione che, secondo gli sviluppatori, permette soprattutto ai ragazzi di farsi forza a vicenda, con l’obiettivo di raggiungere un minor numero di ore di utilizzo dello smartphone.
Clearspace si aggiunge dunque all’app di monitoraggio installata di default negli iPhone e agli altri servizi che provano a contrastare il fenomeno della dipendenza da smartphone.
Anche se, come ammesso dal co-founder Royce App, soltanto l’utente può contribuire attivamente alla riduzione del proprio tempo di utilizzo dello smartphone, facendo affidamento soprattutto sulla sua volontà.
Per saperne di più: La guida completa agli smartphone