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Cosa sono i bloatware e come eliminarli dallo smartphone Android

Installati dal produttore dello smartphone o dal gestore telefonico, sono difficilmente cancellabili dalla memoria del dispositivo

Bloatware

Ce ne sono a decine, il più delle volte con funzionalità misteriose e poco comprensibili. E, problema più grande di tutti, non possono essere eliminate. O almeno non così facilmente come si potrebbe sperare. Gran parte degli smartphone Android oggi in commercio esce di fabbrica con una ricca suite di applicazioni già installate in memoria. In molti casi, però, si tratta di software non richiesto e che difficilmente verrà mai utilizzato dall'utente.

Cosa sono i bloatware

In casi come questi si parla di bloatware (traducibile in italiano con programma gonfiato) o software bloat: applicazioni di dubbia utilità per le quali non è richiesta l'installazione da parte dell'utente. Samsung, ad esempio, mette in commercio i suoi dispositivi Android con circa 600 megabyte di applicazioni di questo genere: un'enormità, se si pensa che la memoria interna di uno smartphone è, solitamente, di appena 16 gigabyte.

 

Smartphone Samsung

 

Molto spesso si tratta di versioni di prova di applicazioni a pagamento, installate con l'obiettivo di indurre l'utente all'acquisto della versione completa. Oppure di piccole utility sviluppate direttamente dal produttore dello smartphone e utilizzate per raccogliere dati personali e informazioni sull'utente.

Problema non nuovo

Quello del bloatware, comunque, non è un problema che nasce assieme agli smartphone. Il fenomeno inizia a diffondersi a metà anni '90, con il boom dei personal computer. I produttori iniziarono a infarcire le versioni OEM di Windows con programmi e utility prodotte da loro, ma raramente utilizzate dagli utenti. Tutto ciò aveva due effetti “collaterali” piuttosto spiacevoli per gli utenti: trovarsi il disco rigido pieno di programmi inutili e indesiderati con una grande incidenza sulle prestazioni del computer.

Le app bloatware presenti nella memoria degli smartphone non sono, quindi, che l'evoluzione di software di questo tipo.

Come eliminare i bloatware dallo smartphone Android

Ad oggi non esistono soluzioni semplici e immediate per eliminare il software preinstallato sul proprio smartphone. Sia i produttori, sia gli operatori telefonici, infatti, hanno fatto in modo che solamente un utente dotato dei privilegi di amministratore del sistema (utente root in gergo tecnico) possa cancellare queste applicazioni dalla memoria del dispositivo.

Se per eliminare software bloat dalla memoria del computer Windows basta aprire il Pannello di controllo, accedere alla sezione Programmi e funzionalità, la procedura per gli smartphone Android è piuttosto complessa. Una prima soluzione consiste nello sbloccare il sistema e acquisire i diritti di amministratore di sistema. Grazie a questa operazione si potranno cancellare tutte le applicazioni che si vorranno, comprese quelle del produttore dello smartphone. Il rovescio della medaglia, però, è duplice: la procedura per acquisire i diritti di root non è molto semplice e, nel caso in cui si dovesse rimuovere l'applicazione errata, il telefono potrebbe anche smettere di funzionare.

 

Cancellazione app con diritti root

 

Altra possibile soluzione prevede l'installazione di una nuova versione del sistema operativo del robottino verde, depurata di tutti i programmi inutili e, nella gran parte dei casi, fastidiosi. Anche questa opzione, però, non è alla portata di tutti ed ha una grossa componente di rischio. L'installazione di una nuova ROM – come ad esempio Miui o CyanogenMOD – sulla memoria del proprio dispositivo richiede una certa abilità informatica.

Una terza strada percorribile prevede l'utilizzo di una utility realizzata da uno sviluppatore del forum XDA. Bloatkill permette di eliminare tutto le app indesiderate – non solo il bloatware – senza dover acquisire diritti di amministratore del sistema o installare una nuova versione di Android. Basta salvarla sulla scheda SD e avviare il dispositivo in modalità provvisoria e lanciarla quando lo richiede il sistema: nel giro di pochi secondi potrete salutare una volta per tutte il software bloat.

Il metodo sudcoreano

Da più parti, però, si invoca un metodo che consenta di liberarsi del software bloat più velocemente e, soprattutto, più facilmente. Come visto prima, allo stato dell'arte, è necessaria una certa perizia informatica e tecnica per riuscire a ripulire il proprio telefonino dalle applicazioni indesiderate. E non è sempre detto che ci si riesca senza compromettere definitivamente le funzionalità del dispositivo.

Dalla Corea del Sud, però, arriva una soluzione – sotto forma di legge – che potrebbe far felici tutte le parti in campo. Il Paese del sud-est asiatico ha da poco promulgato un decreto legislativo che obbliga i produttori di smartphone – e gli operatori telefonici – a rendere il bloatware disinstallabile. Un modo, spiega il ministro sudcoreano per la Scienza, ICT e la Pianificazione futura, per ridurre le difficoltà cui gli utenti vanno incontro e stoppare pratiche limitanti la libera concorrenza. E per liberare un po' di spazio sulla memoria dello smartphone.

 

25 febbraio 2014

A cura di Cultur-e
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