I computer contengono informazioni di ogni tipo sulla vita privata del possessore. All'interno di un PC è possibile reperire l'agenda personale del proprietario, i file di lavoro, dati personali di ogni genere e password per accedere ai vari servizi online cui si è iscritti. Onde evitare di mettere in pericolo la propria privacy, è bene tenere alcune informazioni nascoste agli occhi indiscreti di qualcuno che potrebbe essere interessato a impossessarsi di dati sul nostro conto. Che si tratti di un file protetto da una password, di una serie di cartelle nascoste annidiate o di file crittografati, ogni strategia che aiuta a difendere la vita privata è ben accetta.
Cose da fare e appuntamenti
La protezione della propria vita privata passa, innanzitutto, dalla protezione dei propri appuntamenti e delle cose da fare. Se si ha l'abitudine di utilizzare il computer per prendere appunti e segnarsi l'elenco delle cose da fare, bisogna avere quanto meno l'accortezza di utilizzare una macchina “personale”, alla quale nessuno potrà avere accesso. In caso contrario, si metterà a grave rischio la propria privacy: leggendo la lista delle cose da fare, ad esempio, qualche “curiosone” potrebbe scoprire quali appuntamenti ci attendono e quali spostamenti dovremmo fare nell'arco della giornata.
Estratto conto e ricevute elettroniche
L'Internet banking permette di accedere e consultare il conto corrente o l'estratto conto della carta di credito in pochi secondi e senza doversi muovere da casa. Lo scotto da pagare per questa comodità, però, potrebbe essere anche molto alto: nel caso in cui non si prestasse troppa attenzione alla privacy dei propri dati, si potrebbe permettere a qualche malintenzionato di accedere, con semplicità, a dati molto sensibili. Scaricando sulla memoria del computer l'estratto del conto corrente o della carta di credito si potrebbe “dare in pasto” al malintenzionato di turno dati quali il numero di conto, l'Iban e altre informazioni finanziarie personali di grande valore. Vale la pena, dunque, fare un po' più di attenzione e salvare file bancari in cartelle protette se non nascoste.
Dati personali
Potrebbe essere molto utile avere una copia digitale dei documenti di identità – come carta d'identità, passaporto o tessera sanitaria – sul disco rigido del PC. In questo modo sarebbe molto più semplice, ad esempio, esporre denuncia in caso di smarrimento, furto o distruzione del documento: sarà sufficiente stamparne una copia e recarsi presso il Commissariato di Polizia o la Stazione dei Carabinieri. Allo stesso modo, però, la presenza di questi file sulla memoria del computer potrebbe mettere a repentaglio la privacy dell'utente: nel caso in cui qualcuno dovesse impossessarsi del computer, potrebbe avere facile accesso a dati personali come la data di nascita, l'indirizzo di residenza e sfruttarli per trafugare l'identità online.
Cronologia dei siti visitati
Per molti versi, la vita virtuale di ognuno di noi (quella vissuta sul web con il supporto di computer, smartphone e tablet) ha un numero sempre maggiore di contatti con la vita reale. Per questo motivo, la cronologia di un web browser potrebbe essere facilmente utilizzata per indagare nella vita privata di chiunque di noi. Nel caso si utilizzi spesso un computer condiviso con altre persone si dovrà avere l'accortezza di cancellare la cronologia degli ultimi siti web visitati: in questo modo si eviterà che qualcuno possa violare – più o meno volontariamente – la privacy. Lo stesso consiglio, naturalmente, vale nel caso in cui si presti il computer a un amico solo per il tempo di controllare la mail: nel giro di qualche minuto potrebbero scoprire più cose sul nostro conto di quante ne abbiano conosciute in anni di frequentazione.
File con credenziali di accesso
È buona norma utilizzare una password diversa per ogni servizio web cui si è iscritti: la password della casella di posta elettronica, tanto per fare un esempio, non dovrà essere la stessa utilizzata per accedere al profilo Facebook o all'account Twitter. Non sempre è semplice, però, riuscire a ricordare a memoria tutte le combinazioni di nome utente e password utilizzate online. Per sopperire a questa mancanza, molte persone utilizzano dei password manager; altri, sbagliando, creano file di testo contenenti tutte le credenziali personali. In questo modo hacker e malintenzionati vari hanno vita semplice: sarà sufficiente trafugare un solo file per avere accesso a tutti gli account web di una persona.
Diari elettronici
Fino a trenta anni fa circa, chiunque avesse voluto tenere un diario privato avrebbe acquistato uno di quei modelli con lucchetto e chiave per assicurarsi che nessuno (o quasi) sarebbe mai stato in grado di violare la privacy e leggerne i contenuti. Oggi, in molti hanno sostituito quei volumetti dalle pagine bianche con un documento di testo aggiornato quotidianamente e salvato in una delle tante cartelle del computer. Chiunque abbia accesso al PC, infatti, potrebbe imbattersi – casualmente o meno – nel diario digitale e spulciarlo per conoscere tutto, ma proprio tutto, del possessore del diario.
Documenti di lavoro confidenziali
Spesso e volentieri si ha l'abitudine di “portare” il lavoro a casa, salvando cartelle e file confidenziali su una chiavetta o direttamente sul disco rigido del proprio computer. Un comportamento che, oltre a poter costare caro, potrebbe comportare rischi piuttosto gravi: nel caso qualcuno entrasse in possesso del computer, potrebbe avere accesso ai file e conoscere, magari, progetti riservati portati avanti dalla società per cui si lavora. Nel caso di una fuga di notizie, il licenziamento sarebbe il minore dei mali che potrebbe capitare.