SQL (pronunciato SEQUEL) è un acronimo che sta Structured Query Language e indica un linguaggio di programmazione per database. Lo SQL è un linguaggio utilizzato per creare, trasformare e recuperare informazioni in un RDBMS (Relational Database Management System, sistema per la gestione dei database relazionali) e venne progettato e realizzato ad inizio anni ’70 nei laboratori IBM. Gestito attraverso applicazioni come SQL Server Express, questo linguaggio di programmazione permette di creare e modificare schemi di database; inserire, modificare e gestire i dati memorizzati; interrogare i dati memorizzati e creare e gestire strumenti di controllo e accesso a questi stessi dati. Insomma, a differenza di quanto potrebbe far credere il nome, lo SQL non è solamente un query language, ma ha anche funzioni di gestione e controllo di database tipiche di altri linguaggi di programmazione.
La storia
SQL nasce nella prima metà degli anni ’70 – nel 1974, a voler essere precisi – in uno dei tanti laboratori IBM sparsi negli Stati Uniti ad opera di Donald Chamberlin. Inizialmente doveva essere uno strumento per la gestione di database relazionali e doveva andare a sostituire l’ormai vecchio SEQUEL. Ci volle qualche anno, però, affinché questo nuovo linguaggio di programmazione per database fosse affinato e solamente nel 1986 venne adottato come standard dall’ANSI. L’anno successivo fu il turno dell’International Standardization Organization e lo SQL divenne ufficialmente il linguaggio predefinito per i sistemi di gestione di database relazionali. In questi quasi 30 anni, lo SQL ha subito diversi aggiustamenti e diverse migliorie, che gli hanno permesso di mantenersi “al passo con i tempi”.
Relational Database Management System
Per comprendere a pieno cosa sia lo SQL, bisogna prima capire cosa sono gli RDBMS. In un sistema relazionale, tutti i dati possono essere (anzi, sono) rappresentati come relazioni e manipolati con gli operatori dell’algebra relazionale. Un database relazionale, dunque, è un insieme di relazioni che contengono valori e il risultato di ogni interrogazione posta al database stesso è una relazione a sua volta. Un RDBMS altro non è che un sistema di gestione delle basi di dati (database) che si basa sui principi dei sistemi relazionali e dell’algebra relazionale. Grazie alla loro facilità d’utilizzo e alla comprensibilità, questi tipi di sistemi hanno trovato ampia diffusione sia in ambito economico e finanziario, sia in ambito di gestione risorse, andando a sostituire altri sistemi di gestione database come quello gerarchico e reticolare.
Caratteristiche
Lo Structured Query Language è un linguaggio di programmazione dichiarativo, nel quale non c’è bisogno di stendere tutta la sequenza di operazioni, quanto piuttosto specificare e dichiarare le proprietà logiche delle informazioni ricercate. Questo linguaggio permette di interrogare e gestire i database per mezzo di costrutti di programmazione denominati query. In questo modo è possibile leggere, modificare e cancellare i dati presenti nel database, oltre a esercitare funzioni gestionali e amministrative sul sistema di database stesso.
Struttura
Lo SQL si compone di cinque parti fondamentali. La prima è la Data Definition Language e permette di creare o cancellare database o modificarne la struttura; la seconda è la Data Manipulation Language e permette di inserire, cancellare e modificare dati; la terza è la Data Control Language e permette di gestire gli accessi e i permessi dei vari utenti del database; la quarta è Query language e permette di interrogare il database; la quinta e ultima parte è Device Media Control Language e permette di amministrare i supporti dove vengono salvati i dati.
2 giugno 2013