Se i film e i telefilm polizieschi degli anni '80 – specialmente quelli di stampo hollywoodiano – ci hanno insegnato qualcosa è che gli informatori si incontrano ai vicoli dei quartieri malfamati della città oppure sotto i ponti ferroviari o le soprelevate cittadine. Oggi, a quasi 40 anni di distanza, gli informatori li trovi nel web. O, a voler essere più esatti, nel dark web.
Nel lato oscuro della Rete, oltre a sicari, droga e armi, è possibile trovare documenti riservati e persone pronte a rivelare segreti capaci di mettere a rischio la sicurezza nazionale di alcune delle nazioni più potenti al mondo. Sul web si chiamano whistleblower (letteralmente "soffiatore di fischietto") e sono ben presto diventati l'incubo dei Governi di mezzo mondo. Ma non solo.
Che cos'è Whistleblowing
Il whistleblowing è uno strumento legale, utilizzato da decenni nei Paesi anglosassoni, per informare le autorità in maniera tempestiva su eventuali rischi per la salute dei lavoratori, per la sicurezza dei luoghi di lavoro, frodi all`interno, ai danni o ad opera dell'organizzazione, danni ambientali, false comunicazioni sociali, operazioni finanziarie illecite e tentativi di corruzione. I primi a potersi accorgere di quanto sta accadendo all'interno delle organizzazioni e dei luoghi di lavoro sono ovviamente i lavoratori stessi, ma non sempre sono pronti a collaborare per paura di possibili ripercussioni: per questo motivo molti stati hanno promulgato leggi per proteggere i whistleblower.
Che cosa fanno i whistleblower
Il whistleblower, dunque, è quel lavoratore che rende di pubblico dominio una frode, un pericolo o un altro rischio che possa mettere a repentaglio gli altri lavoratori, i cittadini o gli investitori. Grazie a questa attività, svolta durante l'orario di lavoro all'interno di un ente pubblico o di un'organizzazione privata, il whistleblower svolge un'attività di pubblico interesse rendendo partecipe l'intera comunità di fatti che, altrimenti, sarebbero passati sotto traccia.
Whistleblower e web
Negli ultimi anni il dark web ha rivestito un ruolo fondamentale nella diffusione di informazioni riservate trafugate da alcuni whistleblower a organizzazioni governative (in special modo al Governo degli Stati Uniti d'America). I casi più eclatanti sono quelli dell'analista di intelligence Chelsea Manning e dell'informatico Edward Snowden. Il primo è stato uno storico collaboratore di WikiLeaks e Julian Assange: sfruttando l'anonimato garantito dal dark web, ha passato centinaia di migliaia di documenti riguardanti la politica estera statunitense, inclusi alcuni cablogrammi riguardanti la guerra in Afghanistan e Iran. Il secondo, invece, ha fatto luce sull'attività di spionaggio della National Security Agency statunitense rivelando i piani di sorveglianza di massa che hanno riguardato tutti i cittadini del mondo.
Whistleblowing in Italia
Negli ultimi anni anche in Italia si sta diffondendo sempre di più il fenomeno del whistleblowing. Sul web sono nate diverse piattaforme che permettono a cittadini di rivelare, in forma anonima, documenti riservati su diverse realtà produttive del Paese. IrpiLeaks, ad esempio, nasce su iniziativa di otto giornalisti d'inchiesta italiani e permette di raccogliere dati e informazioni segrete su casi di corruzione, truffe, abusi edilizi e ambientali e molto altro ancora. I dati raccolti, una volta verificati, contribuiscono alla realizzazione di inchieste giornalistiche curate da alcune delle migliori firme italiane. MafiaLeaks, come fa intendere il nome, si propone di combattere le organizzazioni criminali di stampo mafioso offrendo copertura e anonimato a tutti quei pentiti che vorranno far trapelare documenti e segreti di varia natura.
Nel gennaio 2016, inoltre, il Parlamento italiano ha promulgato una legge che tutela la figura del whistleblower, assicurando pieno anonimato ai lavoratori che intenderanno collaborare con le autorità.