La certificazione THX individua un insieme rigoroso di standard industriali per la riproduzione di tracce audio. Essenzialmente, vuol dire che l'impianto audio della sala cinematografica nella quale ci si trova o il sistema dolby sorround casalingo che si sta utilizzando riproducono la traccia audio nel modo voluto dall'ingegnere del suono che ha registrato e mixato la traccia.
Affinché ciò sia possibile, i dispositivi certificati THX sono sottoposti ad una stringente serie di test, che verificano l'effettiva capacità di riprodurre la traccia sonora ad altissima qualità. I sistemi audio certificabili non sono solamente quelli di sale cinematografiche o di sale di riproduzione professionali: anche dispositivi audio utilizzati nel salotto di casa, sistemi audio per computer e titoli di videogames possono rientrare all'interno di questo gruppo.
Possedere un dispositivo certificato THX assicura sull'assoluta qualità della traccia audio che si sta ascoltando. In maniera particolare se i film o i videogames riprodotti hanno a loro volta la certificazione ideata da Holman.
La storia del THX
La certificazione THX oggi in uso è stata creata nel 2002 dalle ceneri della vecchia certificazione risalente al 1983. Il primo sistema THX venne creato da Thomlinson Holman, ingegnere del suono allora alle dipendenze della Lucasfilm Studios. George Lucas, regista della serie Star Wars, chiese a Holman di creare un sistema di controllo che assicurasse la medesima qualità audio in tutte le sale cinematografiche in cui stava per essere trasmessa la sua ultima fatica: Il ritorno dello Jedi. Non a caso, il sistema di standard qualitativi così individuati deve il nome al suo inventore. THX, infatti, altro non è che l'acronimo di Thomlinson Holman eXperiment.
Sistema qualità
Il sistema THX non è una tecnologia di registrazione e non implica l'utilizzo di un particolare formato audio, sia esso digitale o analogico. Piuttosto, può essere considerato come un sistema di certificazione della qualità sonora di un film, di una serie televisiva o di un videogame. Un cinema con certificazione THX, ad esempio, assicurerà ai clienti un'esperienza uditiva il più possibile simile a quella voluta dall'ingegnere del suono.
Per ottenere tale certificazione, la sala dovrà rispondere a parametri architettonici e tecnologici parecchio stringenti: un pavimento rialzato rispetto alle fondamenta, muri acusticamente trattati e non paralleli (così da evitare spiacevoli effetti sonori dovuti al riverbero) e uno schermo di proiezione perforato, così da permettere il passaggio delle onde sonore.
Certificazioni
Le certificazioni THX non vengono rilasciate esclusivamente per dispositivi da utilizzare all'interno di sale cinematografiche. Con il passare degli anni, infatti, si è deciso di estendere il processo di controllo e certificativo anche a dispositivi utilizzabili in casa.
La certificazione Ultra2, ad esempio, viene rilasciata a sistemi home theatre adatti per stanze sino a 85 metri quadri, mentre la certificazione Select2 è stata realizzata per sistemi audio adatti a stanze sino a 53 metri quadri. Troviamo, poi, la certificazione THX Multimedia Products, che “sconfina” nel mondo dell'informatica ed è stata ideata per videogames e altri titoli multimediali.
3 marzo 2014