Nonostante le sue origini affondino le radici agli albori dell'informatica moderna, è ancora oggi una delle componenti più importanti all'interno di un computer e, in particolare, di una scheda madre perché contieneil BIOS del sistema, responsabile del corretto avvio della macchina. Senza il chip CMOS (acronimo di Complementary metal-oxide semiconductor, traducibile in italiano con “Conduttore complementare metallo-ossido), l'informatica così come oggi la conosciamo non sarebbe semplicemente stata possibile.
Il CMOS in elettronica
In un senso più estensivo, il CMOS può essere inteso anche come una tecnologia utilizzata per la produzione di circuiti integrati. Pur trovando ampio utilizzo nella produzione di microprocessori, microcontroller, memoria RAM statica (SRAM, acronimo di static RAM) e altre tipologie di processori logici digitali, la sigla CMOS ha finito con l'essere legata a doppio filo con un particolare componente delle motherboard.
Il CMOS è caratterizzato da due peculiarità che ne hanno permesso la rapida e massiccia diffusione. Prima di tutto, questa tipologia di circuito integrato è immune al rumore elettronico: anche nel caso in cui il chip fosse “circondato” da altri segnali in tensione o corrente statica, questi non avranno alcuna influenza sul corretto funzionamento del componente. Inoltre, il CMOS consuma quantità minime di corrente: per questo motivo il calore prodotto da questo componente (per effetto joule) rispetto ad altre componenti del computer è praticamente nulla.
Il CMOS in informatica
In ambito informatico, invece, il CMOS – chiamato anche memoria BIOS non volatile – individua un piccolo chip di memoria presente in tutte le schede madre utilizzato per contenere le informazioni BIOS del sistema. Tradizionalmente era chiamato CMOS RAM, poiché era realizzato utilizzando un modulo di memoria SRAM volatile a basso consumo alimentata da una batteria a bottone. L'utilizzo del termine in questo senso – ancora oggi molto forte – ha portato alla creazione di un cosiddetto misnomer (utilizzo non appropriato di un nome o termine): le memorie non volatili in un computer moderno sono le memorie EEPROM o le memorie Flash. Tutte le altre tipologie di memoria – inclusa la CMOS – utilizzano batterie esterne per alimentare il modulo quando il computer non è acceso.
Oggi il CMOS è parte integrante del southbridge della scheda madre e non è più possibile trovarlo come componente a sé stante.
La batteria CMOS
La batteria, quindi, riveste un ruolo fondamentale nel funzionamento del CMOS e del computer stesso. Solitamente sono utilizzate pile al litio del tipo CR2023, che garantiscono una durata tra i 2 e i 10 anni. La loro “aspettativa di vita”, però, è influenzata dalla temperatura di utilizzo e da quanto a lungo il computer resterà spento: più questi valori sono alti (alte temperature e lunghi periodi di inutilizzo), maggiore sarà il consumo della batteria.
Una batteria scarica o guasta può provocare errori nel CMOS e, di conseguenza, nel BIOS. Ciò provocherà, quindi, errori in fase di accensione del computer e, a lungo andare, possibili problemi all'intero sistema operativo.
IL CMOS e l'overclocking
Negli ultimi anni, complice l'esplosione della overclocking-mania, il CMOS è tornato a ricoprire un ruolo fondamentale nel determinare le prestazioni generali di un computer. Spesso e volentieri, infatti, l'overclocking del processore – o di qualunque altro componente elettronico – passa dalla modifica delle impostazioni scritte nel BIOS. Solo l'accesso a questa porzione di memoria, dunque, garantisce la possibilità di incidere sulla frequenza di lavoro della CPU.
Come resettare il CMOS
Un overclocking troppo spinto può rendere instabile il sistema. In casi come questi è necessario resettare il CMOS e riportarlo alle impostazioni di fabbrica. Per mettere in atto questa operazione è possibile seguire tre diverse strade.
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La più semplice e immediata è quella di togliere la batteria di alimentazione della motherboard (a computer spento, ovviamente). In questo modo i dati presenti nella memoria saranno resettati e si tornerà alle impostazioni iniziali del componente
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Molte schede madri sono dotate del cosiddetto CMOS Jumper, piccolo componente hardware che permette di resettare il circuito e riportare il chip alla configurazione iniziale. Gli ultimi modelli di motherboard presentano un apposito pulsante con questa funzionalità
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L'ultima opzione è resettare la memoria CMOS passando attraverso la configurazione software del BIOS. Entrando nel setup del BIOS (in genere lo si fa premendo uno dei tasti funzione o il tasto Canc della tastiera all'avvio del computer), basta scegliere la voce “Reset BIOS Setting” (o una voce similare) e attendere che il sistema resetti tutte le impostazioni