Computer desktop, hard disk di rete, NAS, smart TV, stampante condivisa, media player, console. Sono solo alcuni dei dispositivi che, per connettersi a Internet, utilizzano un cavo ethernet. La lista, infatti, potrebbe essere molto più lunga. Può capitare spesso che le quattro porte ethernet, di cui sono normalmente dotati i modem router commerciali, non siano sufficienti per consentire a tutti i dispositivi l'accesso alla Rete. In casi come questi, si fa ricorso agli switch ethernet, degli apparati hardware che servono a connettere due o più segmenti di una stessa rete o diversi dispositivi di rete.
Da un punto di vista tecnico, gli switch ethernet appartengono alla categoria dei dispositivi che operano al livello 2 del modello ISO/OSI (Open Systems Interconnection). Per Open System Interconnection si intende uno schema che regola l'architettura logica di rete. Composto da sette differenti livelli, questo modello (uno standard de iure stabilito nel 1978 dall'International Organization for Standardization) consente di ridurre la complessità implementativa di un sistema di comunicazione per il networking, utilizzando una pila di protocolli "stratificati". Il primo livello (o strato) riguarda i protocolli relativi al mezzo fisico attraverso il quale avviene la comunicazione nella rete (ovvero i cavi o le onde radio), mentre il settimo riguarda i protocolli relativi alle applicazioni attraverso le quali si realizza la comunicazione di alto livello. Tra questi due estremi troviamo il livello di collegamento, il livello di rete, il livello di trasporto, il livello di sessione e il livello di presentazione.
Come già detto, gli switch ethernet appartengono al secondo livello, ovvero quello di collegamento (o datalink). Il compito di questi dispositivi hardware, infatti, è quello di indirizzare e instradare i dati di una rete verso i dispositivi cui sono diretti. In altre parole, è una sorta di "vigile urbano" delle reti casalinghe che si occupa di indirizzare verso la giusta destinazione i pacchetti di dati che arrivano dai router. Uno switch è, infatti, in grado di riconoscere i confini di un flusso di dati in arrivo e di dirigerlo verso il dispositivo corretto (ad esempio la stampante di rete o la console di gioco) leggendo l'indirizzo MAC di destinazione. Questi sono in grado di riconoscere i confini nel flusso dati, immagazzinarli, dirigerli verso la porta di uscita esatta e trasferirli. Nei confronti dei due nodi di rete che connette, lo switch agisce in maniera trasparente: i due nodi comunicano, infatti, come se lo switch non ci fosse.
Agendo in questa maniera, lo switch riduce le collisioni all'interno delle reti ethernet e migliora nettamente le prestazioni della rete stessa.