Troppo spesso l'attualità ci fa vivere il mining come un'operazione di per sé illegale e truffaldina. Il criptojacking, i malware Bitcoin e i ransomware (il cui riscatto va pagato in criptovalute) hanno finito con il far crescere un alone di mistero e sfiducia verso quella che potrebbe essere considerata come una delle più grandi invenzioni del terzo millennio. L'apparenza, però, troppo spesso inganna e anche le criptovalute sono vittima di un giudizio frettoloso e scarsamente informato.
Se ci si prendesse la briga di scavare appena sotto la superficie, si finirebbe con lo scoprire che le criptovalute possono essere utilizzate anche a fin di bene. Approfittando della notorietà raggiunta dalle monete digitali e crittografiche e contando sul buon cuore della community di videogiocatori di tutto il mondo, UNICEF Francia vuole iniziare a raccogliere fondi sotto forma di Ethereum.
Cos'è e come funziona Chaingers
L'iniziativa, chiamata Chaingers (una sorta di gioco di parole, dove le parole changer, cambiamento in francese, e chain, catena in inglese, si uniscono in un unico termine), si pone l'obiettivo di raccogliere fondi a favore dei bambini siriani, la cui infanzia è devastata da anni e anni di guerra civile. Chaingers ripercorre dunque le tracce di progetti crowdsourced come SETI@Home o Einstein@Home, che sfruttano la potenza di calcolo inutilizzata dei processori dei PC per risolvere complessi problemi scientifici.
Per aumentare le adesioni al progetto, i programmatori che hanno lavorato allo sviluppo di Chaingers hanno fatto sì che il processo di installazione e utilizzo fosse quanto più semplice possibile. Dopo aver creato un profilo personale sul portale dell'iniziativa, gli utenti dovranno fornire alcune informazioni sulla configurazione del loro PC e scaricare il miner "ritagliato" appositamente sulla loro macchina. A questo punto basterà installare il miner, avviarlo e lasciarlo "agire indisturbato": il client di Chainger sfrutterà la potenza di calcolo inutilizzata della GPU dei computer.
Perché Chaingers
Se Chaingers può sembrarvi un progetto inusuale per un'organizzazione umanitaria come UNICEF, dovrete ricredervi. Come spiegato dai responsabili dell'iniziativa, si tratta di un modo per diversificare i "bacini" di raccolta fondi. Solitamente, l'UNICEF e le altre organizzazioni umanitarie si finanziano attraverso anali piuttosto "tradizionali", finendo con il coinvolgere sempre lo stesso gruppo di donatori. Puntando sulle criptovalute e sul mining, invece, si fa appello a una fascia di utenza difficile da raggiungere attraverso altre strade e canali.
Allo stesso modo, non è casuale l'appello al mondo dei gamers e degli appassionati di eSport. Per riuscire a creare Ethereum, infatti, è necessaria una scheda grafica dotata di potenza non indifferente: quelle utilizzate per giocare al computer sono perfette per gli scopi di Chaingers.
2 aprile 2018