Gli AirPods scarichi sono uno scenario tutt’altro che piacevole, a prescindere dal motivo per cui si stanno utilizzando. Non sorprende dunque che gli utenti siano sempre a caccia di consigli per migliorare l’autonomia degli auricolari.
Da questo punto di vista un primo step consiste nel conoscere al meglio la batteria degli AirPods. Questo vuol dire entrare tanto nel merito degli auricolari, quanto in quello della loro custodia di ricarica. Il tutto senza dimenticare che i diversi modelli di AirPods sono caratterizzati da prestazioni differenti.
Dopodiché è possibile entrare nel merito dei suggerimenti per aumentare la durata della batteria, a partire dalla scelta delle funzioni da tenere attive. In tal senso la modalità cancellazione del rumore e la modalità trasparenza richiedono un elevato consumo di energia.
Infine spazio ad alcuni trucchi del mestiere. Consigli e pratiche per tutelare la batteria degli AirPods nella vita di tutti i giorni, senza dovere rinunciare a nessuna delle loro funzionalità.
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1. Come funziona la ricarica della batteria degli AirPods
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Prima di entrare nel merito di alcuni consigli utili, è sicuramente necessario capire al meglio come funzioni la batteria degli AirPods. Il primo elemento da tenere in considerazione è che ci sono due diversi elementi che necessitano di ricarica: da una parte gli AirPods veri e propri, dall’altra la loro custodia.
Quando si parla di batteria degli AirPods, infatti, bisogna distinguere tra quella degli auricolari e quella della custodia di ricarica.
La custodia di ricarica sviluppata da Apple è pensata proprio per intervenire nel caso in cui gli AirPods siano scarichi. Per questo l’azienda consiglia agli utenti di inserire gli auricolari nella custodia, ogni qualvolta non siano effettivamente utilizzati.
Le effettive capacità di ricarica della custodia dipendono dal tipo di device in possesso. Ad esempio la custodia degli AirPods Pro di seconda generazione promette fino a 30 ore di ascolto ininterrotto.
La singola ricarica completa permette sei ore di ascolto e la custodia permette un totale di circa cinque ricariche complete della batteria degli AirPods.
La capacità della batteria degli AirPods di terza generazione è grossomodo la stessa. Il limite di autonomia diminuisce invece con gli AirPods di generazioni precedenti.
Gli AirPods di prima e di seconda generazione garantiscono circa 4,5 ore di ascolto con batteria carica. Anche in questo caso la loro custodia promette circa cinque ricariche complete, per un totale di più o meno 24 ore di ascolto.
Il livello di autonomia della batteria degli AirPods può essere controllato inserendoli nella loro custodia di carica, ma anche servendosi di un qualsiasi altro dispositivo Apple.
In caso di iPhone, iPad e iPod touch è possibile passare per il widget dedicato alle Batterie. In alternativa è sufficiente avvicinare al dispositivo la custodia di ricarica aperta, con gli AirPods al loro interno. In questo modo sarà lo stesso device a mostrare all’utente le informazioni richieste nel giro di pochi secondi.
Per controllare lo stato della batteria degli AirPods e della loro custodia di ricarica su Mac bisogna aprire la custodia ed estrarre gli auricolari. Dopodiché bisogna passare per il Bluetooth del computer e selezionare il device.
Questa procedura non va confusa con quella che permette di connettere gli AirPods a pc, Mac, smartphone Android o altri dispositivi.
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2. Le funzioni degli AirPods che consumano più batteria
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Un metodo particolarmente utile per mantenere sempre alta la batteria degli AirPods consiste nel selezionare o deselezionare determinate impostazioni e funzionalità.
Da questo punto di vista gli AirPods Pro meritano sicuramente un discorso a parte. In questo modello di AirPods, le funzioni da tenere in considerazione vanno a coinvolgere attivamente i microfoni posizionati all’esterno degli auricolari.
Le funzioni in questione richiedono un impegno extra alla batteria degli AirPods: da una parte la modalità cancellazione del rumore, dall’altra la modalità trasparenza. La cancellazione del rumore è anche nota come ANC (Active Noise Cancellation) e permette di creare una specie di isolamento acustico digitale.
Il microfono esterno dell’auricolare rileva i rumori e suoni esterni di varia natura e invia un input al circuito interno. Parallelamente il circuito interno emette altri suoni in grado di “cancellare” la percezione di quelli esterni. Il risultato è una percezione di silenzio pressoché totale.
Al contrario la modalità trasparenza è pensata per permettere all’utente di continuare a sentire l’ambiente che lo circonda. Questa funzionalità è poi integrata dalla modalità trasparenza adattiva, che permette di ridurre soltanto una selezione di rumori esterni (di solito quelli più forti e fastidiosi).
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3. Altri consigli utili per allungare la durata della batteria degli AidPods
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Esistono diversi suggerimenti da seguire per evitare di ritrovarsi con gli AirPods scarichi. Ma anche per preservare al meglio la loro batteria.
Un primo suggerimento utile consiste nel mantenere gli auricolari sempre ben puliti. Al di là della questione igienica, bisogna tenere conto che il sensore degli AirPods è pensato per attivarsi soltanto quando rileva di trovarsi nelle orecchie di un utente.
Un sensore sporco rischia di non riuscire più a capire quando disconnettere gli auricolari, con una conseguente perdita di energia e batteria. Il modo migliore per pulire i sensori consiste nell’usare un panno morbido e dell’alcool isopropilico.
Restando in tema pulizia, è possibile intervenire anche sulla custodia di ricarica. Un punto da tenere in particolare considerazione è il contatto di ricarica, che può essere raggiunto e pulito con un bastoncino di cotone.
Infine, un ultimo consiglio che permette di risparmiare batteria preziosa con gli AirPods prevede l’utilizzo di un singolo auricolare alla volta.
La modalità di ascolto Single AirPod consuma molto meno energia, ma presenta almeno altri due vantaggi importanti. Intanto l’utente, ascoltando da un AirPod alla volta, non rischia di perdere contatto con l’ambiente circostante. Inoltre questa pratica permette di tenere in carica l’auricolare che non viene utilizzato.