Il mondo è bello perché è vario, recita un vecchio adagio popolare. Vero nella maggior parte degli ambiti ma non quando si parla di tecnologia: in questo caso, infatti, l'abbondanza di scelte può anche creare confusione. Prendete il campo dei connettori video, ad esempio: negli ultimi anni si è assistito a una vera e propria proliferazione degli standard e degli attacchi che ha generato non poca confusione tra gli utenti.
Se fino ai primi anni '90 nel mondo delle TV era dominata dal monopolio (quasi incontrastato) della presa SCART, con l'avvento del segnale digitale e dei primi pannelli LCD la situazione è, per così dire, precipitata. Nel giro di pochi anni sono entrati in gioco altri standard e altre tipologie di connessione, tanto che molti utenti sono colti da dubbi su quale cavo video utilizzare per collegare il nuovo TV UHD al lettore BluRay o il monitor al computer.
Se anche voi fate parte della schiera di utenti che si chiedono quale connettore video usare a ogni occasione, allora potrebbe tornarvi utile una breve guida che chiarisca alcuni concetti fondamentali della materia e aiuti a districarvi tra le decine di cavi in cui siete rimasti impigliati e mettere ordine tra i vari HDMI, DisplayPort, Thunderbolt e così via.
HDMI
Introdotto ufficialmente nel 2003 e tutt'oggi connettore video più utilizzato sul mercato, lo standard HDMI consente il trasferimento di dati audiovideo, sia compresse sia non compresse, da sergenti compatibili (un lettore DVD, un lettore Blu-ray, un set-top box, un media player, una console, un computer) a dispositivi di ricezione compatibili (un monitor, un televisore HD, un proiettore o un dispositivo audio digitale).
Con il trascorrere degli anni, lo standard HDMI è passato attraverso diverse revisioni, necessarie per aggiornarlo e farlo restare al passo con i tempi. Anche se in alcuni casi gli aggiornamenti hanno interessato anche i connettori video HDMI, le major release dello standard hanno riguardato principalmente modifiche ai protocolli comunicativi e ai segnali di trasmissione che regolano il flusso dati. L'obiettivo principale dei gestori dello HDMI Forum è di aumentare la banda di comunicazione e garantire "spazio" a sufficienza per una mole dati crescente. Ad oggi, le versioni HDMI più diffuse sono la release 1.4 e 2.0.
- HDMI 1.4. Introdotto nel maggio 2009 e aggiornato già in due occasioni, lo standard HDMI 1.4b garantisce un data rate massimo di 10,2 gigabit al secondo, una profondità di colori di 48 bit e una risoluzione massima di 4096x2160 pixel con una frequenza di aggiornamento di 24 Hz. In questo modo, lo standard fornisce pieno supporto sia alla tecnologia video 3D, sia ai filmati in UHD senza necessità di cambiare connettori video. Su questo fronte, però, c'è da registrare una novità: con il lancio della release 1.4 è introdotto anche il connettore mini HDMI a 19 pin, ideale per connettere dispositivi mobili a monitor o TV UHD
- HDMI 2.0. Presentata nel settembre 2013 nel corso dell'IFA di Berlino, la versione HDMI 2.0 aumenta ulteriormente la banda comunicativa, facendo lievitare il data rate massimo a 18 gigabit al secondo. Cresce anche il framerate per la risoluzione 4K: per i video con risoluzione 4096x2160 pixel arriva a toccare i 60 fotogrammi al secondo. Nella primavera 2015 arriva il momento del primo aggiornamento e del rilascio dello HDMI 2.0a. La novità di maggior rilievo, in questo caso, è il supporto alla tecnologia High dinamyc range, che consente di estendere la gamma dei colori riproducibili attraverso una connessione HDMI
Se vi state chiedendo quale connettore video HDMI scegliere, la linea di demarcazione è abbastanza netta. Pur supportando a pieno la risoluzione 4K, un connettore HDMI 1.4b è maggiormente indicato per contenuti (e televisori) FullHD; di contro, un connettore HDMI 2.0a è consigliato per vedere collegare lettori e decoder satellitari a televisori e monitor 4K. A livello fisico, comunque, non c'è da preoccuparsi: entrambi i connettori video sono identici e possono essere utilizzati indifferentemente l'uno al posto dell'altro.
DisplayPort 2.0
Display Port 2.0 è uno dei connettori video meno conosciuti da parte degli utenti, ma che in alcune situazioni può rivelarsi molto utile. Il funzionamento è molto simile al cavo HDMI: è presente sia in versione grande sia mini, supporta la maggior parte dei monitor e schermi presenti sul mercato e ha un costo molto basso.
Non ha raggiunto la stessa notorietà del cavo HDMI per un motivo molto semplice: la tecnologia DisplayPort viene utilizzata per collegare più monitor a uno stesso computer. Per questo motivo, i cavi DisplayPort vengono usati solamente dai giocatori e da chi lavora nel mondo della grafica.
Le caratteristiche del nuovo cavo DisplayPort 2 sono molto interessanti: supporta schermi con risoluzione 8K, 10K e 16K con un refresh rate di 60Hz. Inoltre, supporta anche l'HDR10. La tecnologia DisplayPort 2 è stata pensata anche per la realtà virtuale, grazie a una velocità di trasferimento dati pari a 77.37 Gbps.
I primi dispositivi compatibili con l'uscita DisplayPort 2 arriveranno sul mercato nel 2020.
Thunderbolt
Nel 2011 dalla collaborazione tra Apple e Intel nasce Thunderbolt, standard di trasferimento dati "generalista" e non legato esclusivamente al mondo dei connettori video. Lo scopo dei due giganti dell'hi-tech era di creare uno standard unico, che potesse rimpiazzare non solo l'HDMI, ma anche l'USB e qualunque altra interfaccia informatica di connessione.
Il Thunderbolt sfrutta lo stesso connettore e lo stesso protocollo del Display Port, riuscendo però ad affiancare anche un flusso di trasmissione dati "generali" a quello dei dati audiovideo. Gli alti costi di realizzazione e di implementazione di questo connettore video ne hanno frenato la diffusione e, al momento, solo Apple sembra credere a pieno nelle possibilità dello standard.
MHL
Acronimo di Mobile high-definition link, è lo standard per i connettori video su piattaforma mobile. Smartphone e tablet si sono affermati anche come lettori multimediali e con il tempo è sorta la necessità di avere a disposizione un'interfaccia che permettesse di trasferire dati audiovisivi salvati sulla memoria del dispositivo mobile. In particolare, lo standard MHL permette di collegare smartphone compatibili a televisori FullHD e UHD in grado di "decifrarne" il flusso dati.
I connettori video MHL hanno la stessa forma dei connettori micro-USB, così che il proprietario di uno smartphone può impiegare anche un normale cavo USB per ricaricare il proprio dispositivo. Se, invece, vuole connettere il device mobile al televisore, dovrà utilizzare un cavo dotato di connettore HDMI all'altra estremità. Nel gennaio 2015, il consorzio che cura lo sviluppo dello standard MHL ha annunciato le specifiche del superMHL: questo nuovo connettore video supporta lo streaming di video 8K con frequenza di 120 frame al secondo, profondità colore da 48 bit e la tecnologia HDR video.
Futuro senza connettori video
Da qui a qualche mese, però, il panorama dei connettori video potrebbe mutare completamente. O, per meglio dire, potrebbe scomparire d'un colpo. I nuovi chip Intel – realizzati con la tecnologia Skylake – integrano la tecnologia WiGig (acronimo di Wi-Fi gigabit), che consente di trasferire dati a velocità di circa 7 gigabit al secondo. Banda sufficiente per creare un sistema informatico senza fili e trasmettere dati audiovideo a periferiche (come monitor o casse audio) appositamente progettati.