Trentatre anni e un curriculum da far invidia a chiunque. Prima Google, poi FriendFeed e infine Facebook. Sempre con ruoli di un certo rilievo e di una certa importanza. Poi la decisione di abbandonare tutto e ricominciare di nuovo da capo, alla ricerca di nuove sfide e nuovi stimoli. Così, a metà 2012, Bret Taylor annunciò che entro la fine di quella estate avrebbe abbandonato il suo posto di CTO (Chief Technology Operation) di Facebook per dedicarsi allo sviluppo di un progetto personale assieme a Kevin Gibbs, tra gli sviluppatori più conosciuti e famosi di Google.
Del progetto non si è saputo più nulla fino allo scorso 30 luglio, quando i due hanno disvelato Quip, portale web (con app per piattaforma iOS e Android) di social productivity.
Che cos'è Quip
Nello specifico, il portale realizzato da Taylor e Gibbs – con l'aiuto di una decina di ingegneri e sviluppatori provenienti da Google e Facebook – consente la condivisione di documenti di testo tra i vari utenti della piattaforma. In questo modo – come accade in parte già con Google Drive e Microsoft Office – si potranno creare documenti di testo e cartelle su cui possono lavorare più persone.
Quip, però, spinge questo concetto un po' più avanti. Prima di tutto, la piattaforma è stata studiata e realizzata appositamente per la collaborazione contemporanea di più persone su uno stesso documento. Quip è un word processor (ovvero un programma di videoscrittura) molto leggero e duttile, ideale per l'utilizzo da smartphone o tablet, che stanno via via sostituendo computer desktop e laptop nello svolgimento di alcune attività quotidiane, come ad esempio la stesura dei documenti.
Quip, però, non sfigura nemmeno nella sua versione browser, regalando così agli utenti una suite completa e multipiattaforma, da poter utilizzare con qualsiasi dispositivo si abbia a disposizione.
Ritorno al futuro
Anche se l'estetica è molto spartana, Quip basa il proprio funzionamento su tecnologie molto avanzate. Il problema di molti dei programmi per scrivere documenti, secondo i due creatori di Quip, è che sono ancorati ad una concezione dell'informatica tipica dell'inizio degli anni '90 e, tranne qualche piccolo ritocco estetico, non hanno subito grossi cambiamenti.
Quip nasce per stravolgere questo mondo. “Quando abbiamo iniziato a progettare Quip – si legge in un post firmato da Taylor e Gibbs – sapevamo che il passaggio dai computer di casa agli smartphone e tablet era così fondamentale e così onnicomprensivo che la somma di tutte le funzionalità del migliore dei word processor sarebbe stata comunque minore per importanza strategica”.
Quip permette di creare nuovi documenti e di salvarli sul cloud, assicurando così la condivisione di questi stessi documenti con altri utenti della piattaforma. Si potranno invitare i propri amici o colleghi a leggere e commentare la prima stesura di un post o di un articolo, o anche permettere loro di intervenire direttamente sul documento con modifiche e aggiunte.
Socializzazione dei documenti
Quip, inoltre, integra all'interno della piattaforma molti elementi distintivi di un social network. Come ad esempio la chat, che permette agli utenti di coordinare il lavoro anche da remoto e di programmare futuri interventi sulla condivisione dei documenti.
La chat, naturalmente, può essere utilizzata anche per fare un po' di gossip, ma si rivela estremamente utile quando c'è da modificare un documento tra 2 o più utenti. Ogni singola modifica viene infatti registrata dal sistema e mostrata a tutti gli utenti che partecipano alla modifica come fosse un normale messaggio. Scorrendo la cronologia della chat, quindi, si potrà visualizzare anche lo storico delle modifiche apportate a ogni singolo documento.
10 settembre 2013