Microsoft protagonista a sorpresa, ma non troppo. Visori a realtà aumentata, realtà virtuale e mista. I nuovi processori Intel Core i9. Smartphone Android compatibili con il Project Tango e la realtà aumentata. Computer ultraportatili sempre più sottili e sempre più performanti. Questa l'estrema sintesi del Computex 2017, fiera tecnologica dedicata al mondo dell'informatica (ma non esclusivamente) che si tiene ogni anno a Taipei, nel sud est asiatico, arrivata alla sua trentaseiesima edizione.
Se quanto visto tra i vari padiglioni e i vari stand espositivi del Computex deve essere, in qualche modo, cartina tornasole di quello che ci attende nei prossimi anni, è possibile individuare alcuni punti fermi. Il mondo dell'informatica, innanzitutto, punterà con sempre maggior forza sulla realtà aumentata, sulla realtà virtuale e sulla loro "integrazione" nella cosiddetta realtà mista. Per questo motivo i produttori di chipset – come Intel e Qualcomm, tanto per fare due nomi di aziende presenti al Computex 2017 – concentrano i loro sforzi nella progettazione di CPU sempre più performanti e, allo stesso tempo, piccole. Questo favorirà sia lo sviluppo di visori AR e VR "senza fili" sia quello di computer portatili sempre più sottili e leggeri.
Microsoft su più fronti
Come anticipato, l'azienda guidata da Satya Nadella è stata la vera protagonista del Computex 2017. Merito di una strategia che ha visto Microsoft "giocare" contemporaneamente su più tavoli: quello della realtà aumentata, grazie agli HoloLens; quello del cloud aziendale, con il sistema operativo Azure; e, ovviamente, quello dell'informatica di consumo, con diverse postazioni dedicate a Windows 10 S. Insomma, Microsoft si è presentata in forze in quel di Taiwan, cercando magari di mettere un po' in ombra Apple e il suo WWDC 2017 previsto per il 5 giugno (il Computex 2017, invece, si è chiuso il 3 giugno).
La casa di Redmond, inoltre, ha mostrato quale potrebbe (e dovrebbe, dal suo punto di vista) essere il futuro dell'informatica nel corso di un evento congiunto con la statunitense Qualcomm. Le due aziende hanno mostrato i primi prototipi – realizzati da Asus, HP e Lenovo, tra gli altri – di computer portatili basati sul SoC Snapdragon 835, lo stesso montato dai modelli top di gamma del 2017 (vedi il Nubia Z17 o alcune versioni del Galaxy S8). Si tratta, come fanno notare diversi analisti, di una svolta epocale: basati su architettura ARM, i processori Qualcomm hanno un consumo energetico estremamente basso ma prestazioni comparabili a quelle di CPU di fascia media. La base perfetta, insomma, per computer portatili performanti e con autonomia estesa.
Intel Core i9 e Compute Card
Intel è stata l'altra grande protagonista del Computex 2017. L'azienda statunitense ha approfittato del palcoscenico taiwanese per togliere i veli dall'Intel Core i9, il processore più potente mai realizzato sinora per sistemi informatici "domestici". La nuova CPU, in uscita nelle prossime settimane, sarà dotata di un massimo di ben 12 core fisici, caratteristica inedita per prodotti di questa tipologia e che permetterà alla casa statunitense di rafforzare la propria posizione nel settore del gaming, della produzione di contenuti multimediali e spingere con forza sul fronte della realtà virtuale e realtà aumentata.
Nel corso del Computex 2017, Intel ha tolto i veli anche dal Compute Card, un minicomputer grande come una carta di credito (centimetro più, centimetro meno) già annunciato nel corso del CES 2017. Pensato e realizzato per dare un tocco "smart" a oggetti elettronici non connessi, il Compute Card ha caratteristiche tecniche di tutto rispetto: 4 gigabyte di RAM, processori di ultima generazione e spazio di archiviazione variabile tra i 64 gigabyte e i 128 gigabyte.
Asus, nuovi notebook per una generazione in movimento
Il Computex 2017 è stato aperto da Asus, che ha approfittato del palcoscenico casalingo (l'azienda ha sede proprio a Taiwan) per svelare la nuova linea di notebook in arrivo sul mercato a partire dall'estate 2017. Gli utenti hanno potuto così ammirare lo ZenBook Flip S UX370, il Vivobook S15 e il Vivobook Pro. Il primo è un ultraportatile spesso poco più di un centimetro (Asus lo definisce il laptop 2 in 1 più sottile al mondo) con schermo da 13,3 pollici 4K, processori Intel Core i7 di settima generazione e disco SSD da 1 terabyte. Caratteristiche tecniche interessanti anche per i due Vivobook, in particolar modo sul fronte delle dimensioni: grazie a bordi ridotti al minimo indispensabili, i tecnici Asus sono stati in grado di montare un display da 15,6 pollici all'interno della scocca utilizzata solitamente per laptop da 14 pollici.
E allora? Tango
La realtà aumentata, però, non si è "palesata" solamente sotto forma di visori AR. Asus, infatti, ha dedicato un intero stand al suo Zenfone AR, smartphone Android di ultima generazione dotato di funzionalità a realtà aumentata. La piattaforma Tango, nata all'interno dei laboratori di Google X, consente agli smartphone di mappare gli spazi circostanti (grazie alla fotocamera, ovviamente) e trasformarli in un ambiente a metà tra il fisico e il virtuale nel quale poi è possibile inserire oggetti tridimensionali di ogni tipo.