Mouse, tastiera e schermi touch rappresentano ormai il passato. Anche se sono ampiamente utilizzati, il futuro dell'interfaccia uomo-macchina (Human-Machine Interface o Man-Machine Interface in inglese) passa attraverso la dematerializzazione dell'interfaccia stessa. Se, fino a oggi, abbiamo utilizzato sempre dei mezzi fisici per interagire con i nostri dispositivi elettronici (come i già citati tastiera e mouse o trackpad per il computer, lo schermo touch per gli smartphone e il joypad per le console), tra qualche anno – o forse anche meno – continueremo sì a utilizzare le mani, ma muovendole semplicemente in aria.
Complice lo sviluppo di fotocamere sempre più accurate e sensori a infrarossi capaci di scansionare i movimenti che si compiono con una grandissima accuratezza, molti dispositivi stanno acquisendo nuove modalità di interazione con gli utenti. Si veda, ad esempio, il Face ID o gli Animoji del nuovo iPhone X: sfruttando la fotocamera frontale, il melafonino del decennio può effettuare una scansione perfetta del nostro viso e utilizzarla (al momento) per ragioni di sicurezza o creare delle animazioni digitali. Si tratta, però, solo dei primi assaggi delle reali potenzialità di una tecnologia che, a molti, ricorda quella già usata da Microsoft per il Kinect.
Quello di Apple, però, non è l'unico "esperimento" in corso per modificare l'attuale modello di interazione uomo-macchina. Moltissime startup, infatti, stanno realizzando dei dispositivi che consentono di controllare qualunque altro oggetto elettronico a suon di gesti librati nell'aria. Tra non molto, grazie al controllo gestuale potremmo gestire a distanza smartphone e tablet, ma anche televisori, sistemi di entertainment, lavatrici, frigo e altri elettrodomestici o, addirittura, l'automobile.
Bixi
Ideato dalla startup francese Bluemint Labs, Bixi è grande poco meno del palmo di una mano ma ha al suo interno tutte le componenti necessarie per controllare ogni tipologia di dispositivo elettronico. Smartphone e tablet sono quelli più immediati, ma non sono gli unici: sfruttando il Bluetooth LE (low energy, a basso consumo energetico), questo piccolo dispositivo per il controllo gestuale può essere sincronizzato con una action cam (come la GoPro), con le lampadine smart di casa o qualunque altro elettrodomestico connesso che si ha in casa. Al momento Bixi supporta 8 gesti (oltre ai comandi vocali con Alexa di Amazon), ma i tecnici francesi stanno lavorando per aggiungerne di nuove in breve tempo.
A favorire l'ulteriore sviluppo di Bixi potrebbe essere il supporto in arrivo dai produttori di automobili di mezzo mondo. Dopo esser stato mostrato all'IFA 2017, il dispositivo per il controllo gestuale ha attirato le attenzioni delle aziende che fabbricano auto, interessate a integrare questa interfaccia uomo-macchina all'interno dei loro veicoli.
Myo
La canadese Thalmic Labs, invece, ha puntato sull'elettromiografia (un esame diagnostico che consente di monitorare e "misurare" l'attività degli impulsi elettrici nei muscoli) per creare un dispositivo a controllo gestuale che si indossa a mo' di bracciale o polsino. Myo, infatti, è dotato di tutti i sensori necessari per misurare l'attività dei motoneuroni e il passaggio degli impulsi elettrici nei muscoli per tradurli in comandi e controlli gestuali. Indossandolo all'altezza dell'avambraccio, Myo sarà in grado di individuare quale dito o parte della mano si sta muovendo, per poi inviare l'informazione così ottenuta allo smartphone, computer e altri dispositivi elettronici compatibili con il Bluetooth LE.
Auto a realtà aumentata
Ma, come detto, il controllo gestuale consentirà di rivoluzionare anche il modo in cui ci comportiamo all'interno dell'automobile. Con lo sviluppo di sistemi di guida autonoma sempre più avanzati, la persona al posto di guida passerà sempre meno tempo con il volante tra le mani e potrà avere molto più tempo a disposizione da dedicare ad altre attività. Parte di questo tempo, sostiene la società di assicurazioni Ingenie, potrebbe essere dedicato a interagire con applicazioni varie di realtà aumentata, che consentiranno – tra le altre cose – di attivare anche alcuni comandi dell'automobile (come le frecce, ad esempio), cambiare stazione radio o cambiare destinazione sul sistema di navigazione GPS.
Scrivere nell'aria
Sul fronte dei dispositivi, Bixi e Myo non sono gli unici dispositivi pensati per "consegnare" agli utenti dei controlli gestuali. La tedesca Kimenic, ad esempio, ha realizzato un controller capace di sincronizzarsi e gestire computer, smartphone, occhiali e visori AR e altri dispositivi smart. Ma non solo: come mostrato in varie occasioni, il gadget pensato dagli ingegneri tedeschi consente di rispondere a messaggi ed email semplicemente volteggiando la mano in aria e scrivendo, di fatto, su di un foglio immaginario e virtuale.
16 dicembre 2017