Avete mai pensato che il porno potesse essere un mezzo per fare del bene all’umanità? No, non parliamo del “bene” che milioni e milioni di adolescenti in giro per il mondo possono trarre dai video e dai film hard che si trovano, a migliaia, online. Ma parliamo di beneficenza, di cause benefiche e di altre azioni a sfondo sociale. Ecco, se non avete mai visto il porno sotto questo punto di vista, un agguerrito quanto giovane gruppo di startupper italiani vuole fare di tutto per farvi ricredere. A breve, infatti, verrà lanciato sul web come4.org, primo sito web pornografico che ha come propria raison d’etre la beneficenza. Come ogni altro sito porno, come4.org sarà un “contenitore” di video porno di varia “provenienza” (anche realizzati e caricati dagli stessi utenti secondo la filosofia dell’ugc, user generated content), ma i proventi pubblicitari del sito avranno tutt’altra destinazione rispetto ai siti hard tradizionali.
Come4.org nasce da un’idea di Marco Annoni, dottorato in filosofia, e Riccardo Zilli, urban planner e project manager del progetto. Ai due fondatori si sono poi aggiunti Daniele Marucci, sviluppatore del sito web, e alcune agenzie di comunicazione indipendenti italiane. E con due testimonial d’eccezione: Michelle Ferrari e Franco Trentalance.
Alla base del progetto di Annoni e Zilli c’è un dato economico inconfutabile: ogni anno l’economia pornografica genera profitti per 100 miliardi di dollari ed è una delle più grandi industrie del settore web. Se anche l’un percento di questa somma venisse investita in progetti umanitari o a sfondo sociale, in pochi anni si potrebbero risolvere buona parte dei problemi che affliggono i Paesi del Terzo Mondo. “Come la storia (la chiesa) e la tv (Baywatch) ci insegnano, il sesso è uno degli strumenti più potenti e utilizzati per alterare e controllare il comportamento degli esseri umani. Invece di riflettere la naturale pluralità della sessaulità umana, la pornografia online odierna favorisce una prospettiva monodimensionale, il più delle volte falsa, violenta, incentrata sulla figura del macho e spesso ai limiti della legalità”. Insomma, dietro all’industria miliardaria del porno c’è una grossa questione etica e morale che in molti hanno preferito sinora ignorare. Ma non i due fondatori di come4.org. Se tutto ciò fosse legale e nessuno subisse violenza, non sarebbe meglio se i proventi venissero utilizzati per cause benefiche?
Da questa semplice domanda parte il loro progetto per realizzare un sito web nel quale pornografia e beneficenza vadano a braccetto. Su come4.org chiunque può creare un account personale e caricare i propri filmati amatoriali da condividere con il resto della community. Nulla di differente rispetto agli altri siti pornografici, che da tempo sfruttano i dettami dell’user generated content (ugc), ossia di contenuti prodotti e condivisi direttamente dagli utenti. Ed invece no. Perché al momento dell’upload sarai tu a decidere a chi destinare i proventi generati dalle visite al tuo video. Sarà così uno dei tanti progetti benefici legati al sito a ricevere i soldi delle pubblicità, e non la solita multinazionale del sesso come accaduto sinora. Anche le case produttrici potranno caricare sul sito i loro contenuti, ma il funzionamento resterà sempre lo stesso: tutti i proventi generati da questi contenuti finiranno in beneficenza.
Allora, che aspettate a fare un po’ di sana beneficenza?
10 dicembre 2012