Il nome sembra un codice segreto. In realtà Wolfram Alpha deriva da Stephen Wolfram, uno scienziato e matematico britannico conosciuto per aver sviluppato il software Mathematica e per aver ideato, nel maggio 2009, questo nuovo strumento, tanto caro a matematici, chimici e biologi. Utilizzato moltissimo per il calcolo di equazioni, derivate e integrali, può essere applicato a qualsiasi disciplina: dall’astronomia alla meteorologia, dalla musica all’economia, alla finanza e alla medicina.
Cos’è esattamente Wolfram Alpha? Si tratta di un “motore computazionale della conoscenza”, come lo definisce il suo inventore. Ossia un motore di ricerca che interpreta parole chiave complesse, le decodifica e le elabora, intrecciando i dati a disposizione, esibendo definizioni o eseguendo calcoli e confronti. Il risultato è una risposta articolata in grafici, statistiche, dati socioeconomici, formule matematiche o chimiche, informazioni testuali: molto più di una lista di link ad altri siti web, come fanno i motori di ricerca tradizionali.
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Il software è molto sofisticato e interpreta sia il linguaggio matematico che quello naturale. Il modo in cui si pone la domanda può influenzare l’efficacia della risposta e il tipo di risultato dipende dal numero di elementi forniti all’inizio e dalle effettive relazioni esistenti tra di loro. Attualmente il motore è consultabile solo in lingua inglese e viene applicato soprattutto in matematica, fisica, chimica, biologia, astronomia, meteorologia, demografia.
Integrato con Mathematica, Wolfram Alpha fa gola soprattutto ai teorici dei numeri. Infatti, riconosce qualunque espressione o equazione matematica, risolve derivate, integrali ed equazioni differenziali, trova i grafici di funzioni, limiti, successioni. Per esempio, inserendo nel form di ricerca un’equazione, il motore computazionale ne disegna il grafico della curva e fornisce le relative soluzioni, in forma numerica o simbolica. Oppure, inserendo una serie di numeri il programma ne traccia il grafico, calcola somma, media, deviazione standard e ne deduce una possibile formula analitica minima per un’ipotetica serie infinita, esplicitandone la possibile continuazione.
Anche un biologo o un chimico trovano un prezioso aiuto in Wolfram Alpha. Digitando i nomi di geni e proteine o una sequenza nucleotidica o aminoacidica, ottengono informazioni e grafici di dettaglio. Il software riconosce anche le formule delle molecole e fornisce informazioni chimico-fisiche e struttura tridimensionale.
Le applicazioni non finiscono qui. Wolfram Alpha permette di convertire la valuta, fornisce analisi su dati socio-economici, previsioni metereologiche ed astronomiche, come ad esempio quando sarà la prossima eclissi di sole in Italia. Se poi si inserisce una parola comune, il programma ne restituisce la definizione, la mappa dei sinonimi, la pronuncia e i contrari, le informazioni correlate. E per evitare equivoci, è possibile affinare la ricerca specificando il contesto a cui ci si riferisce. Ad esempio, se si domanda “Chi è il presidente di Francia”, il software di Wolfram fornirà il suo nome, i suoi dati anagrafici e i suoi predecessori.
Le potenzialità del mezzo sono davvero tante, ma come tutti i migliori progetti, anche Wolfram Alpha ha i suoi limiti. È possibile fare ricerche solo su dati oggettivi e in qualche modo quantificabili. Non è possibile ad esempio chiedere “perché” o “come si fa”, a meno che non si tratti di equazioni, derivate, integrali o altre formule matematiche. Il suo database è ancora limitato e molte richieste non vengono elaborate, oppure il motore tende a darne un’interpretazione troppo selettiva. A volte si fa fatica a utilizzarlo perché non si inserisce la giusta sintassi per sfruttare le sue grandi potenzialità. Se in Rete sono disponibili delle guide ai suoi comandi più utili, lo strumento può crescere e migliorare. Intanto Wolfram Alpha si può trovare come widget da inserire nel proprio sito web oppure come applicazione di Google Play, iOS (iPhone e iPad) e Android. È anche possibile avere questo strumento direttamente sul browser, come estensione di Chrome, e la ricerca può essere lanciata caricando immagini o documenti: ci pensa il potente software a decifrarne il significato.
23 novembre 2012