Internet è il regno dell'anonimato e ogni conversazione online che intavoliamo con persone che non conosciamo fisicamente è sempre un terno al lotto: chi ci sarà dall'altra parte? È veramente chi dice di essere? Da dove ci sta contattando? A volte trovare la risposta ad almeno qualcuna di queste domande può salvarci da una truffa online, o risparmiarci un bel virus.
Se conoscere esattamente l'identità del nostro interlocutore è quasi impossibile (almeno restando nel mondo online), conoscere il suo indirizzo IP è possibile e potrebbe risultare molto utile. Per un motivo molto semplice: perché ci dice dove quell'utente è localizzato e questa informazione potrebbe non coincidere con quanto lui afferma. In questo caso, quindi, la probabilità che si tratti di truffa sarebbe veramente alta e la nostra attenzione non dovrebbe essere da meno.
Cosa è l'indirizzo IP
Per capire come tracciare un indirizzo IP per evitare una potenziale truffa online, dobbiamo prima conoscere le basi: cos'è un IP Address e come funziona. L'indirizzo IP è una lunga stringa di numeri che il nostro provider Internet ci assegna ogni volta che accediamo alla Rete e utilizzato per identificarci in maniera univoca quando navighiamo online. Tale indirizzo IP è pubblico e, per questo, tracciabile, ma per leggerlo bisogna mettere in pratica alcuni stratagemmi. Ad esempio tramite uno speciale link.
Come tracciare un indirizzo IP
Se noi convinciamo il nostro interlocutore a cliccare su un link, opportunamente confezionato, che gli abbiamo inviato allora abbiamo buone possibilità di tracciare il suo indirizzo IP. Questo link, per essere più credibile, dovrà portare a del materiale che ci riguarda: ad esempio una foto, ospitata sul nostro Google Drive (o, meglio ancora, su un account Google "civetta" creato appositamente per lo scopo). Il link, poi, dovrà essere inserito in un "IP Logger", cioè un servizio che traccia gli indirizzi IP delle persone che cliccano sul link. Infine, per non far saltare la copertura, tale link dovrà essere opportunamente mascherato.
Come usare un IP Logger per creare un link tracciabile
Dopo aver caricato il file su Google Drive, dobbiamo cliccare sul pulsante "Ottieni link condivisibile" nella barra degli strumenti in alto. Dovremo poi copiare il link e andarlo a incollare sulla pagina del servizio di tracciamento. Nel nostro caso, faremo l'esempio con iplogger.org che è uno dei logger più usati e più semplici da usare.
Nella home page di IP Logger andremo a incollare il link prelevato da Drive nella sezione "URL & Image Shortner" e poi cliccheremo su "Get IPLogger code". Nella pagina successiva dovremo copiare il link che troviamo nella prima sezione, cioè "Your IPLogger link for collecting statistics". Sarà questo il link che dovremo mascherare e inviare all'interlocutore di cui vogliamo tracciare l'indirizzo IP. Per mascherare il link basterà farlo passare da un "URL shortener", cioè un altro servizio che accorcia i link e gli dà una forma "anonima".
Il problema è che la maggior parte degli shortener non "digerisce" molto bene le URL che iniziano per "Https://iplogger.org". Per farglieli digerire, però, possiamo modificare una opzione in IP Logger: sotto "Select a domain name that will be used in your IPLogger link" andiamo a scegliere "2no.co". Il link generato da IP Logger cambierà e sarà finalmente processabile con la maggior parte degli URL shortener. A questo punto copiamo il nuovo link generato e andiamolo ad incollare in goo.gl, tinyurl.com, bit.ly o qualunque altro shortner preferiamo usare.
Come tracciare il link
A questo punto il grosso è fatto: abbiamo un link accorciato, che porta ad un link tracciato, che porta ad un nostro contenuto personale realmente esistente. Quindi, se la persona che vogliamo tracciare cliccherà questo link verrà inviato effettivamente ad un contenuto credibile e non sospetterà nulla. Non ci resta che inviargli il link e convincerlo a cliccarci sopra.
Se lo farà, dovremo solo tornare su IP Logger, copiare lo "statistic link" generato precedentemente e incollarlo nella barra degli indirizzi di un browser. Si aprirà una finestra che elenca tutti gli accessi a quel link, con una serie di dettagli interessanti: data e ora del click, provenienza del visitatore, sistema operativo e browser utilizzato per navigare. Da qui potremo sapere se quanto ci ha detto il nostro interlocutore in merito alla sua posizione è vero, oppure no.
I limiti del tracciamento dei link
Il sistema appena descritto è abbastanza efficace, ma non perfetto. Innanzitutto, va detto che la posizione rilevata potrebbe essere non precisissima. Ma quanto meno è sufficiente per capire se chi ci scrive lo fa dalla Cina, invece che dall'Italia come afferma. Poi il tracciamento dei link ha un grande limite, invalicabile: se il nostro interlocutore è protetto da una VPN, allora l'indirizzo IP e la provenienza che verranno tracciati non sono quelli reali ma quelli del "punto di uscita" nella rete del servizio VPN utilizzato.
12 giugno 2019