In Breve (TL;DR)
- Creare un elenco dettagliato degli abbonamenti, includendo costi, date di rinnovo e metodi di pagamento, aiuta a monitorare le spese e individuare eventuali servizi inutilizzati.
- Controllare regolarmente email e movimenti bancari permette di restare aggiornati su modifiche dei costi e nuove offerte, evitando spese non pianificate.
- Limitare il numero di abbonamenti attivi o optare per servizi di streaming gratuiti può ridurre significativamente i costi, mantenendo comunque un’ampia scelta di contenuti.
Le piattaforme per lo streaming di video disponibili in Italia e nel mondo sono numerose, tutte con cataloghi ricchissimi di contenuti adatti a tutti i gusti e a tutte le età. Basti pensare a Disney Plus, Netflix, Prime Video e tanto altro ancora, tutti con offerte interessanti e valide. Spesso, per poter visualizzare tutto ciò che si desidera, occorre sottoscrivere più di un abbonamento e la loro gestione, nel tempo, potrebbe diventare difficoltosa.
Una delle conseguenze di una cattiva gestione degli abbonamenti è la mancanza di controllo sui loro costi, con uscite economiche ripetute e non previste e il pagamento di servizi che hanno superato il prezzo iniziale stabilito o che, nel tempo, vengono utilizzati sempre meno.
Per tenere sotto controllo i costi degli abbonamenti ai servizi di streaming video occorre essere organizzati, cercando di evitare delle dimenticanze. Solo in questo modo si saprà esattamente quanto si sta pagando, per cosa e valutare la sospensione o l’annullamento di iscrizioni a servizi di cui si usufruisce in maniera ridotta.
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1. Creare un elenco di iscrizioni e costi
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Quando si usufruisce di più di un abbonamento ai servizi di streaming video, il miglior modo per tenere sotto controllo costi e pagamenti è stilare un elenco dettagliato di tutte le iscrizioni effettuate. Si può fare su un’agenda cartacea, su un foglio di calcolo su Excel o su piattaforme simili, su Word o su altri sistemi per prendere appunti utilizzati.
In ogni caso, è bene appuntare alcuni dettagli importanti. Tra questi vi sono il nome del servizio streaming, la data di sottoscrizione dell’abbonamento, il prezzo dell’abbonamento, le tempistiche di rinnovo (ci sono servizi che si rinnovano mensilmente e altri annualmente) e il metodo di pagamento prescelto.
In questo modo si potrà sempre risalire ai costi sostenuti, individuare se ci sono stati aumenti o se si sta pagando per una piattaforma che non viene più utilizzata.
Può essere una buona idea anche appuntare altre informazioni, accertandosi sempre di tenerle al sicuro e lontane da occhi indiscreti. Tra i dati che potrebbe essere importante ricordare ci sono indirizzi con cui viene effettuata la registrazione, password di accesso ed eventuali sue modifiche, sconti utilizzati (se presenti) o persone con cui si condivide l’abbonamento.
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2. Monitorare le email e i pagamenti effettuati per visualizzare modifiche dei costi di abbonamento
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Se studiando i propri conti o i movimenti della propria carta di credito o di debito si notano pagamenti che non si riescono a comprendere, questi potrebbero provenire da abbonamenti a servizi streaming sottoscritti in passato e di cui non si ha memoria.
Per poter comprendere cosa si è sottoscritto, si può visualizzare l’estratto conto del conto corrente o i movimenti sulle carte di credito e di debito. Solitamente, oltre all’importo speso viene indicato in maniera chiara anche il destinatario, quindi il nome della piattaforma.
Se ciò non dovesse essere sufficiente, è consigliabile monitorare le email ricevute dalle varie piattaforme. Quest’ultime tendono a mandare mensilmente o annualmente, in base al tipo di rinnovo scelto, una conferma di avvenuto pagamento.
Controllare le email ricevute dalle varie piattaforme è un ottimo modo per restare aggiornati sulle ultime novità, come l’inserimento di nuovi piani di abbonamento o l’aumento dei costi da sostenere per poter continuare a usufruire del proprio abbonamento.
Restando sempre informati non si avranno spiacevoli sorprese per quanto riguarda i costi di abbonamento sostenuti, si potrà optare per nuove soluzioni più adatte alle proprie esigenze e porre fine a quelle iscrizioni che non sono più ritenute convenienti o soddisfacenti.
Le informazioni per ciò che riguarda le modifiche degli abbonamenti o eventuali offerte temporanee di cui usufruire si possono trovare anche sui profili social ufficiali dei vari servizi.
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3. Utilizzare applicazioni gratuite per visualizzare i contenuti e optare per un numero limitato di abbonamenti
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Per evitare di sostenere costi troppo elevati per i propri abbonamenti ai servizi di streaming video è consigliabile valutare tutte le opzioni presenti online. Ci sono diverse piattaforme che offrono contenuti in maniera gratuita, richiedendo la sola registrazione di un account.
Utilizzando un servizio di streaming gratuito non sarà necessario preoccuparsi di monitorare i costi per l’abbonamento e di gestirne l’iscrizione.
In alternativa, può essere utile fissare un limite al numero di piattaforme su cui avere un abbonamento attivo. Netflix, Disney Plus, Paramount, Prime Video e gli altri servizi offrono contenuti sempre stimolanti.
Il consiglio è di scegliere quelle che rispecchiano maggiormente i propri gusti o di alternare gli abbonamenti, mettendo in pausa o sospendendoli periodicamente, in modo da poter accedere a diversi titoli presenti su piattaforme diverse senza dover necessariamente spendere mensilmente o annualmente cifre elevate per l’intrattenimento.
Per saperne di più: Migliori siti e piattaforme di streaming video