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Come sopravvivere con lo smartphone con la memoria sempre piena!

Trucchi e consigli per recuperare spazio sulla memoria dello smartphone nel giro di pochi minuti

Memoria piena

Sempre più dati, ormai, finiscono con l'esser archiviati sul cloud e sempre più spesso gli utenti utilizzano servizi di musica in streaming anche se sono in mobilità. Nonostante ciò la capienza della memoria dello smartphone o del tablet resta uno delle problematiche di maggior interesse ogni volta che ci si ritrova a dover acquistare un nuovo dispositivo. Il più delle volte, però, si tratta di problemi facilmente risolvibili. Ecco alcune soluzioni che permettono di recuperare spazio sulla memoria senza dover necessariamente ricorrere al proprio amico geek.

Backup automatico di foto e video

La possibilità di scattare foto o girare video “al volo” è sicuramente una gran comodità, ma ha innegabili conseguenze sullo spazio a disposizione sulla memoria interna del dispositivo. Detto in altre parole: i file multimediali (sia foto sia filmati) sono tra i maggiori responsabili – se non i maggiori in assoluto – dello stato di “emergenza continua” sofferto dalla gran parte degli smartphone e tablet. In soccorso dell'utente “malato” di selfie arrivano i servizi di cloud storage e applicazioni per l'automazione dello smartphone come IFTTT e Atooma.

 

 

Sarà sufficiente utilizzare una “ricetta” per IFTTT o creare una sequenza per Atooma e caricare foto e filmati sul proprio spazio sulla nuvola in maniera istantanea e automatica. In questo modo non si sarà obbligati a tenere sulla memoria dello smartphone foto e filmati, con l'ulteriore vantaggio di averli sempre a disposizione ovunque ci si trovi e da qualunque dispositivo dotato di connettività al web.

Pulizie generali

Lo spazio effettivamente occupato da un'applicazione sulla memoria del dispositivo non è quella dichiarata in fase di installazione. O, almeno, non solo quella: una volta installata e in utilizzo, infatti, l'app inizierà ad archiviare file contenente informazioni sull'utilizzo e sulle impostazioni personali. Pian piano le dimensioni inizieranno a lievitare, sino a raddoppiare o addirittura triplicare, a scapito (naturalmente) dello spazio disponibile in memoria. Facebook per Android, ad esempio, ha una dimensione di poco meno di 24 megabyte sul Google Play Store, mentre dopo l'installazione e qualche mese di utilizzo arriva a pesare ben oltre i 200 megabyte.

 

Memoria occupata dalle app su Android

 

Spazio che, volendo, è possibile recuperare in due modi: eliminare manualmente i file accedendo ad ogni singola applicazione ed eliminando i file temporanei. Se non si dovesse avere molto tempo a disposizione si potrebbe invece optare per una soluzione molto più radicale: eliminare l'applicazione e installarla da capo. Seguendo questa strada si riuscirà a liberare spazio in maniera abbastanza agevole e si otterranno vantaggi per alcuni mesi. Dopodiché, cancellandole e installandole nuovamente si potrà ripetere il trucchetto e recuperare nuovamente spazio.

 

Spazio occupato dalle app su iOS

 

Per verificare quali siano le applicazioni più pesanti su iOS si dovrà accedere alle Impostazioni, scegliere Generali e successivamente Utilizzo; sugli Android stock (gli smartphone e i tablet della serie Nexus più tutti i dispositivi Google Play edition) si dovranno aprire le Impstazioni, premere su Memoria e scegliere la scheda App. In entrambi i casi sarà mostrato un elenco dove sono riportate, in ordine decrescente di grandezza, le applicazioni installate sulla memoria.

Streaming continuo

Gli smartphone odierni sono capaci di tutto. Anche di sostituire, senza fare una piega, il vecchio e caro lettore MP3 e riprodurre musica per ore e ore. In questo caso, però, si andrà incontro a un problema non da poco: mentre i lettori MP3 hanno il solo scopo di riprodurre file musicali e contengono – più o meno – solo quelli, uno smartphone è un dispositivo multi-purpose e demandato, per sua stessa natura, a ospitare file di varia natura: dalle applicazioni grosse centinaia di megabyte (come abbiamo appena visto) a file di testo che occupano poche decine o centinaia di kilobyte. I file musicali, quindi, finiranno per l'entrare in concorrenza e rendere ancora più affollata una memoria già al limite della capienza per altri motivi.

 

 

Onde evitare questa sorta di “guerra tra poveri” è consigliabile “consumare” i prodotti multimediali – siano essi audio o video – in streaming: in questo modo non solo sarà possibile risparmiare spazio sulla memoria interna del dispositivo ma si avrà a disposizione una libreria molto più ampia: difficile, ad esempio, gareggiare con Deezer e i suoi 30 milioni di tracce audio.

Le app spazzine

Oltre la cache, sulla memoria del dispositivo mobile sono soliti accumularsi file che, nel giro di poche ore o pochi giorni, non saranno mai più utilizzati. Nonostante ciò, continueranno a occupare preziosissimo spazio sulla memoria sino a quando qualcuno non si deciderà a intervenire eliminandoli. Anziché armarsi di santa pazienza e mettersi alla ricerca, uno a uno, dei file da cancellare, si potrà ricorrere ad alcune applicazioni “spazzine” che svolgeranno automaticamente il “lavoro sporco”.

 

PhoneClean

 

Per sistemi iOS, ad esempio, c'è PhoneClean. Arrivata alla sua terza major release, questa utility va installata sul disco rigido del computer (sia OS X sia Windows) e utilizzata solo quando il dispositivo mobile Apple sarà collegato. Il programma riconoscerà automaticamente l'iPhone o l'iPad e, dopo una rapida analisi della memoria, sarà in grado di eliminare file inutili (compresi quelli salvati nella memoria cache), riuscendo in questo modo a recuperare spazio.

 

 

I possessori di un dispositivo Android, invece, potranno optare per 1TapCleaner che, al pari della utility appena descritta per i dispositivi della mela morsicata, aiuterà a recuperare spazio sulla memoria eliminando file inutili o archiviati nella memoria cache. Come suggerisce il nome, l'applicazione fa leva sulla facilità d'utilizzo: sarà sufficiente un unico tocco per dare il via al processo di analisi della memoria e a cancellare quanto di inutilizzato si trova archiviato sullo smartphone o il tablet Android.

A cura di Cultur-e
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