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Come si gioca a Need for Speed

Dopo un anno sabbatico, Need for Speed si rilancia e cerca di tornare alle origine. Ci sarà riuscito?

Need for Speed

Dopo un anno sabbatico causato dai deludenti risultati degli ultimi episodi, Need for Speed è tornato sugli scaffali nella speranza di riconquistare la fiducia degli oltre cento milioni di giocatori che negli ultimi venti anni hanno acquistato almeno un titolo della serie. Per tornare ai vecchi splendori Ghost Games, la software house che ha supervisionato il progetto per conto di Criterion (legata a doppio filo a Electronics Arts), ha deciso di fermarsi per un anno, raccogliere le idee, ascoltare il feedback degli utenti e sviluppare un titolo che sia decisivo per la rinascita della serie. La prima novità riguarda il nome: via tutti i suffissi (Underground, Most Wanted, Shift), rimane solamente Need for Speed, il brand che nei primi anni del 2000 ha appassionato milioni di gamer. Uno degli obiettivi dello staff di Ghost Games è di far riscoprire agli utenti l'amore per il tuning e le corse clandestine, come avveniva nei titoli di maggior successo: Need for Speed Underground e Need for Speed Most Wanted.

 

 

Il gioco, oltre a voler essere una scommessa, vuole essere un punto d'inizio per ridare linfa a un genere, quello delle corse arcade, che negli ultimi anni ha visto sparire gran parte dei titoli. Nonostante i due anni di lavoro, Need for Speed non ha entusiasmato eccessivamente la critica: le recensioni sottolineano l'ottimo motore grafico e lo sforzo compiuto dalla software house per reintrodurre alcune caratteristiche care agli appassionati delle corse clandestine, ma dall'altro lato sono molte le carenze per quanto riguarda l'intelligenza artificiale e la mappa, con paesaggi molto simili e alla lunga noiosi. Disponibile per le console di nuova generazione, la versione per il PC sarà sugli scaffali da aprile 2016.

Benvenuti alla Città degli Angeli

Need for Speed è ambientato in una Città degli Angeli rivoluzionata: via i sobborghi caratteristici con i negozi cinesi e le ville a schiera, l'unica cosa che rimane sono le colline che lambiscono Los Angeles. La trama del gioco si dipana nella scena underground di Ventura Bay (il vero nome della città in cui è ambientato il videogame): un pilota inesperto dovrà vincere sfide e gare, per conquistare punti reputazione e poter sbloccare i pezzi per modificare e rendere più potente il suo bolide. Durante le corse, il giocatore migliorerà le caratteristiche del proprio pilota (stile, velocità, tuning, crew e fuorilegge) aumentando le chance di vittoria.

 

 

Il gamer avrà cinque piloti che lo accompagneranno nella sua avventura attraverso le strade di Ventura Bay: Spike, Manu, Travis, Amy e Robin. Ogni personaggio ha delle caratteristiche che aiuteranno il giocatore a sbloccare o a conquistare nuove modifiche per l'auto. Vincere le sfide con Spike farà guadagnare pezzi che aumenteranno la velocità dell'auto, mentre le gare con Amy perfezioneranno il bilanciamento dell'auto. Manu è l'esperto delle derapate giù per la collina di Venture Bay e Robin ambisce a costruire una crew (gruppo di amici con la passione per le corse clandestine) invincibile che porti il terrore tra le strade della città. Nel caso in cui si voglia creare danni per le vie di Venture Bay e attirare l'attenzione della polizia si può fare riferimento a Travis. Per completare Need for Speed è necessario raggiungere il 100% di vittorie in tutte i cinque filoni di cui è composto il videogame. La narrazione della carriera è affidata ad alcuni video che inframezzano le varie fasi di gioco, interpretati da attori veri e che rendono il gioco più godibile e reale. Durante alcune sfide si potrà gareggiare anche con piloti reali che compongono la scena underground statunitense: Magnus Walker, Ken Block, Nakai-san, Risky Devil e Morohoshi-san.

 

Need for Speed 2015

 

La magia della velocità

Nonostante la mappa della città sia abbastanza vasta, lo staff di Ghost Games non si è soffermato troppo sui dettagli del landscape: tutti i quartieri di Venture Bay sono molto simili e non si riesce a cogliere dei dettagli che li differenzino. Dopo alcune ore di gioco la situazione diviene piuttosto monotona anche a causa dei tracciati sempre uguali e delle missioni molto simili. L'utente non è invogliato a percorrere liberamente la città notturna (tutte le gare si svolgono tra il tramonto e l'alba) e a sfidare i piloti incontrati per le strade di Venture Bay, mentre si sfreccia a oltre 300 km/h.

 

 

L'aspetto migliore del gioco è la capacità di rendere "vera" la sensazione della velocità. Grazie al motore grafico Frostbyte, i neon della città e i riflessi dei palazzi sulla carrozzeria della macchina mentre si è in piena accelerazione sono ricreati alla perfezione, catapultando il gamer all'interno del gioco. In pieno stile Need for Speed, il pilota non dovrà preoccuparsi dei danni, solo in caso di incidente frontale si ricomincerà da zero.

Bentornato tuning e parco auto

Ascoltando il feedback degli appassionati, Ghost Games ha reintrodotto in maniera massiccia il tuning: l'arte di modificare ogni parte della vettura, dalla potenza degli scarichi fino al colore della carrozzeria e alla forma delle minigonne, per creare una macchina unica nel suo genere. Per sbloccare i vari componenti dell'auto è necessario vincere le sfide o accumulare i crediti che si ricevono per i piazzamenti nelle gare. Il parco auto di Need for Speed consta di una sessantina di auto, dalla vecchia Golf fino agli ultimi modelli di Porsche, Ferrari e Lamborghini. Per progredire nella carriera non sarà necessario cambiare auto ad ogni sfida: grazie ai vari componenti acquistabili sarà possibile portare ogni veicolo a sfiorare l'ebbrezza dei 350 km/h e a tenere testa anche ai bolidi più veloci.

Intelligenza artificiale e gli inseguimenti della polizia

Altra pecca di Need for Speed è l'intelligenza artificiale, ancora troppo legata alle dinamiche arcade della serie. A causa del "rubber band" (l'effetto elastico), durante le gare sarà impossibile scappare dagli altri piloti, mentre sarà semplicissimo recuperarli in caso di svantaggio. L'utente si ritroverà con delle Porsche ferme in mezzo alla carreggiata ad "aspettare" gli altri piloti e delle Golf datate che sfrecciano a 300 km/h, inficiando il gameplay del videogame. Anche gli inseguimenti della polizia soffrono dell'effetto del rubber band: le volanti sbattono continuamente contro i guard rail e i muri, facilitando la fuga del pilota.

 

 

Gioco online

Per poter gareggiare è necessario essere connessi a Internet, altrimenti Need for Speed bloccherà l'accesso alla sfide. Purtroppo non è possibile creare delle Crew online e darsi appuntamento in pista per sfidarsi a colpi di derapate e accelerazioni. Lo staff di Ghost Games ha promesso agli utenti che prossimatemene saranno disponibili dei DLC (downloadable content) gratuiti, che porteranno miglioramenti al videogame, sia per quanto riguarda la giocabilità sia sul comparto grafico.

Recensioni

  • Multiplayer.it. Tanto monotono e noioso nella parte iniziale (quasi da voler abbandonare il gioco), quanto frizzante e divertente nelle ultime sfide della carriera. Questo il riassunto della recensione di Need for Speed scritta da Lorenzo Fantoni, giornalista del portale web dedicato ai videogames Multiplayer.it. Da apprezzare i video che aiutano nella narrazione della storia e che proiettano il gamer nelle sfide con i piloti di Venture Bay. Grande il lavoro compiuto dagli sviluppatori per rendere al meglio la sensazione della velocità, ma deficitaria l'ambientazione della mappa. Anche l'intelligenza artificiale mostra in molte occasioni delle pecche, tipiche dei giochi di corse clandestine. Need for Speed è sicuramente un buon punto di inizio per la rinascita della serie e il voto finale (7.8) vuole essere un incoraggiamento per il futuro

 

 

  • Spaziogames.it. Molto simile il giudizio di Tommaso Valentini del sito web Spaziogames.it. Per stessa ammissione del giornalista, l'otto finale sarebbe stato inferiore nel caso in cui la valutazione fosse stata in decimali. Le pecche di Need for Speed saltano subito all'occhio dell'esperto: l'effetto rubber band sminuisce le capacità dei gamer e le ambientazioni non sono paragonabili a quelle di altri giochi di corse arcade. Il parco auto non è molto ampio a causa della scelta di Ghost Games di rendere tutte i bolidi più o meno uguali in fatto di potenza. Nonostante le varie mancanze, ci sono vari aspetti da salvare: in primis il comparto grafico di prima qualità ,che rende Need for Speed ancora uno dei migliori videogame del suo genere e la possibilità di equilibrare l'auto a seconda della sfida da affrontare. Infine, da apprezzare il ritorno del tuning, che tanto era mancato negli ultimi episodi
  • Eurogamer.it. Secondo Luca Forte del portale Eurogamer.it in attesa dei DLC annunciati da Ghost Games, Need for Speed al momento è un gioco deficitario in molte parti della storia. Nonostante gli sforzi effettuati dalla software house per far tornare la serie ai fasti di una decina di anni fa, ci sono ancora molti elementi da migliorare. In primis troppo poche la dozzina di ore necessarie per completare la modalità Carriera: una volta finite le sfide non rimane che girovagare alla ricerca di qualche utente online. Anche il multiplayer manca di una struttura che permetta al pilota di costruire una Crew con cui sfidare gli altri utenti. Il ritorno del tuning è sicuramente un elemento positivo ,anche se i componenti a disposizione per ognuna delle 21 categorie sono pochi. In definitiva un sette che sia d'incoraggiamento agli sviluppi futuri della serie

 

Need for Speed 2015

 

  • Ign.it. Ben più positivo la recensione di Mattia Ravanelli, giornalista della piattaforma dedicata ai videogiochi Ign.it, che assegna a Need for Speed un rassicurante 8.5. Ghost Games non ha rivoluzionato la serie, ma ha solamente ascoltato i suggerimenti degli appassionati e implementato gli aspetti della serie che hanno sempre funzionato: le corse clandestine, il tuning e l'adrenalina. Al pilota viene data l'opportunità di scegliere il proprio stile di guida: se si ama derapare si potranno disattivare gli aiuti di guida, mentre se si preferisce una tenuta a terra maggiore si potrà aumentare al stabilità del bolide. Mattia Ravanelli sottolinea l'ottima realizzazione tecnica mentre è deficitaria l'ambientazione
  • Gamespot.com. La rinascita di Need for Speed. Secondo Scott Butterworth del portale Gamespot.com l'anno sabbatico ha portato grosse novità per la serie che ha tutte le carte in regola per tornare ai fasti dei primi anni del 2000. La sensazione della velocità è resa alla perfezione anche grazie all'accuratezza dell'ambientazione circostante, dai neon ai palazzi di Venture Bay. Il nuovo sistema di upgrade del pilota, permette una lunghezza soddisfacente del titolo e un divertimento assicurato all'utente. Le pecche riguardano l'intelligenza artificiale, che non fa scappar via le auto e un sistema di punteggi per le derapate difficile da interpretare. In definitiva, l'otto assegnato a Need for Speed è più che meritato

 

 

A cura di Cultur-e
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