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Come scegliere un computer all in one

Sulla scena da oltre 30 anni, sono andati incontro a diverse evoluzioni stilistiche e tecnologiche

Computer all in one

Il loro "momento di gloria" l'hanno vissuto a metà degli anni '80, quando fecero capolino negli uffici e nelle sale riunioni di molte aziende in giro per il mondo. Ora, a trenta anni circa di distanza dal loro "esordio" stanno vivendo una sorta di seconda giovinezza, spinti anche dal successo commerciale degli iMac, computer desktop di Apple. Capaci di coniugare la potenza di calcolo di un computer desktop all'ingombro ridotto tipico di un computer portatile, i computer all-in-one (traducibile con "tutto in uno") sono un ibrido informatico che, in circa 30 anni di onorata carriera, è riuscito a crearsi una piccola nicchia di esitmatori.

 

Computer AIO in ufficio

 

Cosa sono i computer all in one

Anche se la loro form factory è cambiata nel corso degli anni, i concetti stilistici e tecnologici alla base dei computer AIO (acronimo, per l'appunto, di all in one) sono rimasti sempre gli stessi. I computer all-in-one integrano le componenti hardware del computer – scheda madre, RAM, processore, scheda video e scheda audio – all'interno dello stesso case del monitor, eliminando così la "torre" che, solitamente, serve a contenere l'hardware alla base di un sistema informatico. Questa scelta, stilistica e tecnologica, permette all'utente di risparmiare molto spazio e, anche per questo motivo, i computer AIO sono particolarmente indicati per gli ambienti professionali (e non solo).

All'inizio della loro "carriera", però, gli all in one non avevano le stesse forme che conosciamo oggi. Nei primi anni '80 – si pensi, ad esempio, agli Atari – le componenti erano integrati all'interno del case della tastiera, poi collegata a un monitor o televisore esterno. Negli ultimi anni, invece, i sistemi AIO integrano anche un display touchscreen, dando modo all'utente di utilizzarli a mo' di tablet.

 

Nuove modalità di controllo per i computer all-in-one

 

Come scegliere un computer all in one

L'evoluzione tecnologica e stilistica che ha interessato i computer all in one negli ultimi anni ha fatto sì che molti utenti si siano interessati a questi sistemi informatici quando è arrivato il momento di acquistare un nuovo computer. Ecco alcuni consigli per comprare un computer all in one.

  • Attenzione al monitor. Il primo aspetto da tenere in conto è, senza ombra di dubbio, quello del monitor. L'utente deve valutare grandezza e risoluzione del display: con un computer da 24 pollici, ad esempio, ci si può "accontentare" di un monitor con risoluzione FullHD (1920x1080 pixel), mentre se si sale di grandezza si può iniziare a valutare la possibilità di acquistare un AIO dotato di pannello con risoluzione 4K. Molto dipende, ovviamente, dall'utilizzo che se ne vuole fare: se si lavora nel campo della computer grafica, un computer con schermo 4K potrebbe far comodo, mentre per "normali" compiti di ufficio uno schermo FullHD è più che sufficiente

 

Touchscreen, sì o no?

 

  • Touch o no?. Collegato al tema dello schermo troviamo quello del touchscreen. Come detto, alcuni produttori hanno iniziato a dotare i loro computer all-in-one di funzionalità touch (come smartphone e tablet). Nel caso si decida di acquistare un computer AIO touchscreen si deve verificare che il monitor possa essere ruotato di 90° ed essere messo in verticale: in questo modo sarà possibile utilizzare la funzionalità touch in maniera più "naturale"

 

iMac, il computer all in one di Apple

 

  • Un'occhiata all'interno. Risolti i "dubbi esteriori" è il tempo di dedicarsi all'interno del PC all in one. Ovvero, alle componenti hardware che ne permettono il funzionamento. Prima di tutto, va verificato che modello di processore monta il computer AIO: in caso si debbano portare a termine operazioni complesse e "pesanti", è utile sapere se il processore sarà in grado di sopportare il carico di lavoro richiesto. In seconda battuta si dovrà passare in rassegna il resto della configurazione hardware: anche in questo caso, le scelte dipenderanno dall'utilizzo che si vuol fare del computer. Una configurazione base non può prescindere da almeno 4 gigabyte di RAM, anche se è consigliabile installarne almeno 8: in questo modo si potrà navigare online e utilizzare più programmi senza troppi rallentamenti. Sul versante della memoria di archiviazione il discorso è analogo: una configurazione base deve avere almeno 500 gigabyte di spazio di archiviazione, ma è consigliabile avere a bordo hard disk di almeno 1 terabyte. In questo caso, è possibile fare anche un altro ragionamento: installare nel PC AIO un hard disk a stato solido sul quale installare sistema operativo e software vari, mentre i file potranno essere salvati su un hard disk esterno o in un NAS

I limiti dei computer all in one

Nonostante gli AIO offrano diversi vantaggi – primo tra tutti, la possibilità di risparmiare molto spazio sulla scrivania – alcuni esperti del settore ne sconsigliano l'acquisto e l'utilizzo. Molti computer all-in-one, così come accade anche per i portatili, non sono progettati per essere personalizzati o migliorati dopo alcuni anni dall'acquisto. In alcuni casi, addirittura, la struttura interna dei sistemi AIO rende difficoltose le operazioni di riparazione: a volte, per colpa di un singolo componente, è necessario sostituire l'intero computer indipendentemente dallo stato di salute delle altre componenti.

 

All in one a pezzi

 

Queste "peculiarità" fanno sì che i computer desktop all in one invecchino più in fretta rispetto ad altri sistemi informatici. Se l'utente non può sostituire una singola componente interna – la memoria di lavoro, ad esempio, o il disco rigido – sarà impossibilitato ad aggiornarlo e tenerlo al passo con i tempi.

 

Computer AIO

 

Inoltre, i sistemi di raffreddamento sono molto limitati e, per evitare che il computer si surriscaldi eccessivamente, le componenti interne girano a "scartamento ridotto" così da non rischiare di mandare in fumo (letteralmente) l'intero PC. Non è raro, dunque, trovare dei computer AIO con processori a bassa tensione o, addirittura, con processori pensati per sistemi mobili come i laptop o netbook.

A cura di Cultur-e
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