In una sala convegni. Nell'aula universitaria. Nelle scuole di primo grado legate ai software per le lavagne interattive multimediali. A casa, per completare l'impianto home theatre dei sogni. I possibili utilizzi di un videoproiettore sono molteplici: quelli appena elencati sono alcuni dei più conosciuti, ma la lista potrebbe continuare ancora a lungo. Per questo nella scelta del dispositivo e del modello più adatto alle proprie necessità bisogna saper valutare diversi aspetti: si devono analizzare con attenzione le specifiche tecniche dei vari modelli a disposizione, confrontarle con l'utilizzo che se ne deve fare e, compiuta l'analisi, procedere con l'acquisto.
La tecnologia dei videoproiettori
La maggior parte dei proiettori oggi in commercio – sia un proiettore portatile o un proiettore da fissare a soffitto o parete – sono basati su due tecnologie: LCD e Digital Light Processing.
Un videoproiettore a tecnologia LCD, la più semplice ed economica oggi a disposizione, utilizza un prisma o una serie di filtri dicroici attraverso la quale far passare un fascio di luce molto intensa. Il prisma dicroico – o i filtri – ha il compito di scomporre il fascio di luce pura emesso dalla lampada nei tre colori principali (rosso, verde e blu) e dirigerlo verso un filtro secondario composto da tante piccole finestrelle (corrispondenti ai pixel e, di conseguenza, determinanti la risoluzione del videoproiettore stesso). Se il pixel è “aperto” il fascio di luce colorata verrà mostrato; se il pixel è “chiuso” il fascio di luce sarà riflesso e non sarà mostrato: “giocando” con i pixel chiusi e aperti sarà possibile creare diverse milioni di sfumature di colore e proiettare un immagine molto realistica.
Un videoproiettore DLP, invece, utilizza un chip ottico detto DMD (digital micromirror device) sul quale è montata una matrice di specchi di dimensioni infinitesimali che hanno lo scopo di riflettere il fascio di luce della lampada con maggiore o minore intensità. Ogni microspecchio corrisponde ad un pixel e la matrice degli specchi determina, di conseguenza, la risoluzione del videoproiettore. I microspecchi riflettono la luce con una tonalità tendente al grigio e la indirizzano verso una “ruota di colori” che, girando ad altissima velocità, permette di comporre l'immagine e renderla visibile all'occhio umano.
A parità di intensità della luce emessa, un proiettore LCD è capace di riprodurre immagini più sature. Questa tecnologia, però, soffre del cosiddetto “effetto pixel”: minore sarà il numero delle finestre (e quindi la risoluzione) e maggiore sarà la distanza tra un pixel e quello successivo.
Cosa valutare
Quando si acquista un videoproiettore, al di là della tecnologia utilizzata per riprodurre l'immagine, devono essere tenute in considerazione alcune caratteristiche fondamentali ben definite.
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Luminosità. Rappresenta uno dei fattori più importanti di un videoproiettore e indica l'intensità della luce emessa dalla lampada del dispositivo. Maggiore il valore della luminosità, più vivide e colorate saranno le immagini proiettate a muro o sullo schermo. La luminosità è misurata in ANSI Lumen (American National Standard Institute Lumen); un lumen corrisponde alla luminosità di 1 candela. Un videoproiettore più luminoso sarà capace di riprodurre immagini vivide e colorate anche in un ambiente non completamente buio: la scelta del proiettore, quindi, è legata alla grandezza e conformazione della stanza in cui deve essere collocato
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Rapporto di contrasto. Insieme alla luminosità determina la qualità dell'immagine prodotta dal videoproiettore. Indica la capacità del dispositivo di riprodurre con fedeltà le zone scure e le zone chiare dell'immagine proiettata: ha a che fare, quindi, con la gestione delle ombre, la profondità dei neri e le sfumature delle tonalità in generale. Il rapporto di contrasto si esprime in termini numerici (ad esempio, 600:1): maggiore il valore del rapporto, migliore sarà la qualità dell'immagine
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Risoluzione. Esattamente come per i televisori, anche i videoproiettori sono caratterizzati da diverse risoluzioni. La “risoluzione standard”, ad esempio, permette di riprodurre immagini con una risoluzione massima di 800x600 pixel; i proiettori HD-ready potranno riprodurre immagini con risoluzione di 1280x720 pixel, mentre gli HD riprodurranno immagini in alta definizione (1920x1080 pixel)
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Correzione trapeizodale. Quando il proiettore non è posizionato in maniera perpendicolare alla superficie di proiezione, è possibile che l'immagine subisca una deformazione: anziché apparire rettangolare, apparirà trapeizodale. Alcuini videoproiettori consentono di correggere questa deformazione grazie alla keystone correction, così da poter posizionare il proiettore in maniera imperfetta e ottenere ugualmente delle immagini non deformate