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Come scegliere il monitor del computer

Spesso sottovalutato, il monitor è invece una delle componenti fondamentali del computer. Ecco una breve guida alla scelta del miglior schermo per PC

Monitor per PC

Quando si decide di comprare un nuovo computer o di “costruirsene” uno montandolo da sé, il monitor finisce rilegato sempre in seconda fila, se non terza. Si cerca scrupolosamente una scheda madre che faccia rendere al meglio tutte le componenti hardware; si analizzano a fondo le prestazioni del processore; si sceglie la RAM che garantisca, allo stesso tempo, prestazioni e capacità di archiviazione; si va alla ricerca di una scheda video che permetta di giocare con gli ultimi titoli usciti sul mercato senza dover lavorare di bilancino per trovare le giuste impostazioni e i giusti settaggi. Pochi – quasi nessuno – però, si premura di cercare un monitor per il PC che possa fare, allo stesso modo, la differenza.

Si tratta di un errore madornale. Esattamente come altro componente hardware, anche i monitor differiscono l'uno dall'altro per caratteristiche, funzionalità e prestazioni. E, soprattutto, sono “l'interfaccia” che permette di relazionarsi alla macchina; la periferica che si fissa per ore e ore ogni giorno. Merita, quindi, lo stesso “rispetto” che si dà alle altre componenti del PC. Ecco qualche consiglio su come scegliere il miglior monitor e non rimpiangere i soldi spesi.

Dimensioni e risoluzione

Nel momento in cui si sta per acquistare un monitor per PC, molto probabilmente, si ha già in mente di quali dimensioni lo si vorrebbe. Prima, però, ci sono alcune considerazioni da fare. Innanzitutto bisogna tener conto dello spazio a disposizione: se la scrivania è abbastanza capiente, si potrà anche acquistare il monitor 27 pollici dei propri sogni. O, per esigenze professionali – o videoludiche – più particolari, si potrà decidere di acquistare due monitor da far lavorare in parallelo. Nel caso in cui, invece, lo spazio a disposizione sia esiguo, anche uno schermo da 23 pollici potrà risultare più che sufficiente.

 

Dimensioni e risoluzione

 

Assieme alla diagonale, però, si deve tener conto anche della risoluzione del pannello. Mentre per uno schermo da 23 pollici una risoluzione 1080p (1920x1080 pixel) potrà esser più che sufficiente, per un display da 27 pollici la minore densità dei pixel (Si misura in ppi, pixel per inch ovvero “pixel per pollice”)potrebbe anche creare dei problemi di visualizzazione (immagini meno nitide e definite) . Meglio, in quest'ultimo caso, optare per una risoluzione maggiore (come 2560x1440), che garantirà una migliore resa dell'immagine e maggior spazio sul proprio desktop.

Tipologia di pannello

I pannelli degli schermi LCD o LED possono essere realizzati con diverse tecnologie, ognuna con i suoi punti di forza ed ognuna adatta a svolgere un compito piuttosto che un altro.

Pannello TN (Twisted Nematic)

Si tratta della tecnologia più economica e più utilizzata nella realizzazione di schermi LCD. Nel caso in cui il produttore non dia diversa indicazione, è molto probabile che abbia utilizzato un pannello di questo tipo. Hanno tempi di risposta molto bassi combinati con alte frequenze di aggiornamento. Ciò li rende perfetti per i videogamer, soprattutto se è loro intenzione giocare in 3D. Hanno, però, una scarsa accuratezza nella resa dei colori e aberrazioni cromatiche se li si guarda da posizione troppo defilata.

Pannello VA (Vertical Alignement)

Si tratta della tipologia meno diffusa. Offre una migliore resa cromatica rispetto ai pannelli TN e il miglior nero tra tutte le varie tipologie costruttive. Non sono esenti da aberrazioni, però, nel caso in cui li si guardi da angolazioni troppo estreme.

Pannello IPS (In-Plane Switching)

Si tratta dell'opzione più costosa, ma anche di quella dalla migliore resa qualitativa. Rispetto alle altre due soluzioni, i pannelli IPS offrono una migliore accuratezza dei colori e un angolo di visuale più ampio. Sono quindi ideali per i fotografi, per i grafici e i designer. Di contro, non hanno un'altissima frequenza di aggiornamento e, a volte, possono essere poco responsivi. I videogamer, quindi, potrebbero andare incontro a più di qualche problema (lag ed effetto scia) nel caso decidessero di acquistare un monitor per PC dotato di questi pannelli.

Frequenza di aggiornamento

 

Frequenza di aggiornamento

 

Quando si parla di frequenza di aggiornamento (refresh rate in inglese) ci si riferisce al numero di volte in cui l'immagine viene ridisegnata (o aggiornata) sullo schermo nell'unità di tempo. Maggiore il valore del refresh rate, migliore la qualità dell'immagine e minore lo sforzo dell'occhio nella messa a fuoco. Per un videogamer (e chiunque passi ore ed ore di fronte ad uno schermo) si tratta di un parametro vitale o quasi: un valore più alto della frequenza permette di visualizzare immagini meglio definite e di giocare per più tempo.

Antiriflesso

 

Antiriflesso

 

Alcuni monitor sono ricoperti di una speciale patina antiriflesso che previene la formazione di riflessi e altri effetti ottico-luminosi sullo schermo. Risultano essere particolarmente comodi nel caso in cui si lavori – o si giochi – in una stanza molto luminosa, con fonti di luce – sia naturale, sia artificiale – provenienti da più lati. Hanno il difetto, però, di rendere l'immagine meno definita e leggermente più opaca. Le immagini riprodotte dagli schermi lucidi, invece, appaiono più definite, ma potrebbero esserci problemi di visualizzazione (anche gravi) in caso di esposizione diretta ad una fonte luminosa.

Angolo di visuale

Seppur tutti i produttori dichiarino angoli di visualizzazione simili – se non identici – è ugualmente consigliabile controllare con i propri occhi quali siano le alterazioni cromatiche – nel caso ce ne siano – quando ci si allontana progressivamente dall'angolo di visualizzazione ideale. Basterà spostarsi verso i lati dello schermo (destra e sinistra, alto e basso) per verificare che le aberrazioni siano ridotte e che la luminosità e la vividezza dei colori non cambino troppo rispetto ad una visione centrale.

Connettori

 

retro di una scheda video con porte DVI e HDMI

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Il consiglio, in questo caso, è piuttosto semplice: accertarsi che il monitor che si sta per acquistare sia dotato della tipologia di connettore che si vuole utilizzare in abbinamento con la scheda video. Se la scheda video, ad esempio, non è dotata di connettori DVI è controproducente acquistare un monitor per PC dotato esclusivamente di questo attacco: sarà semplicemente impossibile metterlo in “comunicazione” con la macchina. Prima di fare ricadere la scelta su uno schermo piuttosto che un altro, quindi, è meglio documentarsi a dovere.

Tutto il resto

In queste poche righe si è tentato di riassumere le informazioni più importanti da tenere a mente quando si sta per acquistare un monitor per PC. Spulciando i siti web o girovagando da negozio a negozio, comunque, si potrebbero scovare altre funzionalità e caratteristiche a loro modo rilevanti. Alcuni monitor, ad esempio, sono dotati di ingresso USB, altri ancora presentano le casse incorporate e così via. La cosa più importante, però, è un'altra: calibrare il proprio monitor.

Per quante funzioni possa avere, per quanto alta la frequenza di aggiornamento, per quanto ampia la diagonale e l'angolo di visuale, un monitor non renderà mai al meglio se non verrà calibrato. Questa operazione permetterà di visualizzare i colori nelle loro tonalità “reali”.

Una buona scheda video

Quanto appena detto, però, non avrà alcun senso se il monitor per PC non dovesse essere affiancato da un'adeguata scheda video. Nel caso in cui si acquisti uno dei migliori schermi sulla piazza e poi lo si utilizzi con computer vecchi di 4-5 anni, si saranno semplicemente buttati all'aria dei soldi. Sarà necessaria una scheda con uscite HDMI o DVI e che supportino a pieno la risoluzione del monitor: in caso contrario sarebbe stato preferibile restare con il vecchio schermo.

 

24 aprile 2014

A cura di Cultur-e
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