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Risparmiare dati su Netflix, Spotify e Youtube, ecco come fare

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I servizi di streaming multimediale danno la possibilità di accedere a un numero sterminato di contenuti, andando a incidere, però, sul traffico dati. Ecco come risparmiare connessione

Streaming Antonio Guillem/Shutterstock

In Breve (TL;DR)

  • Su Netflix, YouTube e Spotify è possibile ridurre il consumo dati impostando una qualità inferiore dei contenuti e scaricandoli offline tramite Wi-Fi.
  • Usare modalità risparmio dati dello smartphone e disattivare sincronizzazioni automatiche limita l'uso della connessione in background.
  • Monitorare i consumi tramite impostazioni o app dedicate aiuta a individuare e gestire le app che consumano più traffico​.

Nell’ultimo periodo, i servizi di video e di musica in streaming hanno raggiunto numeri da capogiro con milioni e milioni di utenti (quasi sempre in abbonamento) che quotidianamente accedono a queste piattaforme.

Oltre a YouTube, oramai una vera e propria autorità del settore, sono ormai più che diffusi anche altri servizi di streaming come Spotify e Netflix, tanto per citare quelli più conosciuti, che offrono agli utenti ore e ore di intrattenimento di tutti i generi.

Ma se da un lato i servizi di musica e video in streaming hanno portato tanti benefici e la possibilità di fruire in qualsiasi luogo e in qualsiasi momento dei propri contenuti preferiti, dall'altro lato hanno messo in seria difficoltà i dati di rete mobile messi a disposizione dai vari operatori telefonici che, in tutta risposta, hanno dovuto aumentarne il quantitativo, offrendo ai propri clienti sempre più connessione in alta velocità.

Vero è che nonostante l’aumento dei dati, arrivare a fine mese è sempre più difficile, per questo motivo i servizi di streaming di cui sopra hanno escogitato delle “scappatoie” per consentire agli utenti di guardare film e serie TV o ascoltare musica anche quando non sono connessi al WiFi di casa, ma senza ovviamente prosciugare il traffico dati. Farlo è semplice, vediamo allora come fare per consumare meno dati utilizzando Netflix, YouTube e Spotify.

Come risparmiare dati su Netflix

Risparmiare dati Netflix

JarTee/Shutterstock

Netflix offre la possibilità agli utenti di risparmiare il traffico dati cambiando i settaggi di alcune impostazioni del proprio account personale.

La prima impostazione da cambiare riguarda il limite massimo di consumo di dati in un'ora: ogni utente, a seconda dal proprio abbonamento potrà scegliere tra una soglia massima di 300 MB, di 700 GB o di 3GB.

Logicamente un consumo maggiore di dati equivale a una maggior qualità dell'immagine.

Netflix, come altre applicazioni di streaming consente agli utenti di regolare la qualità dei contenuti in riproduzione

Questo tipo di impostazione, nonostante sia dedicata al risparmio di dati da mobile, può essere modificata solamente dal computer.

Chi, invece, utilizza l'applicazione mobile, potrà comunque entrare nelle impostazione del proprio account e abilitare l'opzione che permette alla piattaforma di adattare la qualità dei contenuti in riproduzione al proprio traffico dati. 

Infine, Netflix permette agli abbonati di scaricare i film e le serie tv presenti nella libreria direttamente sul proprio smartphone o tablet.

In questo modo si potrà far partire il download quando si è collegati a una rete Wi-Fi e vedere comodamente i propri contenuti preferiti senza consumare il traffico dati.

YouTube, come fare per risparmiare connessione

Risparmiare dati YouTube

Mamun_Sheikh/Shutterstock

Anche la visione prolungata di video musicali su YouTube ha, ovviamente, un impatto, sul consumo di connessione.

Fortunatamente il servizio di video in streaming di Google offre la possibilità agli utenti di impostare la qualità dei filmati: diminuendola si risparmierà il traffico dati del proprio smartphone.

Per quanto riguarda gli utenti Android sarà necessario impostarla una sola volta, quelli iOS dovranno farlo per ogni video.

Anche se si utilizza lo stesso account YouTube su più dispositivi (smartphone, tablet), sarà necessario impostare la qualità dei filmati per ogni device.

Inoltre, si potrà limitare la visione dei video in alta definizione solamente quando si è connessi alla rete Wi-Fi dell'abitazione: sarà necessario lanciare l'app, entrare nelle Impostazioni, premere su Generali e abilitare l'opzione.

Spotify, i trucchi pe risparmiare connessione

Risparmiare dati Spotify

Diego Thomazini/Shutterstock

Per chi non lo sapesse, Spotify offre la possibilità agli utenti di impostare la qualità dei brani a seconda del traffico dati disponibili.

Più la qualità è bassa (il range va da un minimo di 96 kbit/s a un massimo di 320 kbit/s) minore saranno i dati consumati.

Inoltre, gli utenti Premium potranno scaricare le canzoni dei propri artisti preferiti ed ascoltarle offline: in questo modo si potrà risparmiare il traffico dati del proprio abbonamento mobile.

Consigli per risparmiare dati mobile

Smartphone


TippaPatt/Shutterstock

In generale e a prescindere dallo streaming audio/video risparmiare un po’ di dati mobile, soprattutto per chi ha un abbonamento con poco traffico disponibile, non è sbagliato e, anzi, in certi casi aiuta anche a risparmiare qualcosa sul prezzo dell’abbonamento telefonico, sottoscrivendo offerte con meno GB ma ovviamente più economiche.

Farlo è possibile, basta solo ricordarsi di seguire qualche utile consiglio come, ad esempio, quello di usare il Wi-Fi quando disponibile, assicurandosi di connettersi solo a reti sicure (evitando se possibile quelle pubbliche) soprattutto per attività che richiedono molto traffico, come scaricare aggiornamenti, contenuti da usare offline o sincronizzare file.

Importante sapere anche che molti smartphone hanno di una modalità risparmio dati (attivabile dalle impostazioni) che limita l'uso della connessione in background per app non essenziali.

Per risparmiare dati è meglio usare il WiFi di casa così da non consumare connessione dati

Può essere utile anche disattivare la sincronizzazione automatica che può consumare dati senza che l’utente se ne accorga.

In questo senso, infatti, è sempre meglio optare per la sincronizzazione manuale solo quando necessario.

L’ultimo consiglio è quello di monitorare il consumo di dati dalle impostazioni dello smartphone o tramite app specifiche, così da tenere sotto controllo i consumi e identificare le app più “pesanti” così da regolarne a regolarne l’utilizzo.

Per saperne di più: Migliori siti e piattaforme di streaming video

A cura di Cultur-e
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