Che si tratti di un cavo USB, di un cavo di alimentazione, di un cavo HDMI o di qualunque altra tipologia, ogni giorno i cavi che "popolano" la nostra vita sono collegati e scollegati per decine di volte. Per quanto possano essere di buona fattura, non è difficile credere che i fili siano destinati prima o poi a rovinarsi e diventare, così, inutilizzabili. Le parti più a rischio (poiché strutturalmente più fragili) sono quelle più vicino ai connettori: destinate a essere tirate, piegate e rigirate più e più volte nel corso della giornata, pian piano perdono la loro integrità e lasciano "trapelare" i cavi elettrici presenti al loro interno.
Che si tratti di un cavo smartphone danneggiato o del cavetto USB, comunque, non c'è da disperarsi: riparare un cavo rovinato è più semplice di quanto si possa immaginare. Nella gran parte de casi, infatti, tutto quello di cui si avrà bisogno sarà un po' di pazienza e buona manualità: nel giro di qualche minuto, il filo sarà (quasi) come nuovo e perfettamente utilizzabile.
Nastro isolante
Se vi chiedete come riparare un cavo rovinato senza spendere troppo e senza perdere troppo tempo? La soluzione è immediata: il nastro isolante. Così come può essere utilizzato per riparare i fili dell'impianto elettrico, il nastro svolge una funzione egregia anche in caso di cavi danneggiati: un paio di giri attorno al punto "incriminato" e il gioco è fatto. Questa soluzione, per quanto funzionale ed economica, non sempre è efficacie in caso di cavo particolarmente rovinato in vicinanza del correttore: in casi come questi è più indicato seguire altre strade.
Guaina termorestringente
Soluzione leggermente più costosa e complessa rispetto a quella del nastro isolante, la guaina termorestringente permette di riparare un cavo smartphone danneggiato o un cavetto USB rovinato in maniera più raffinata e duratura. A differenza del nastro, inoltre, sarà necessario trovare anche la guaina che meglio si adatta – come dimensione – al cavo da riparare: una volta posizionata, sarà sufficiente un asciugacapelli per attivare la reazione chimica e far aderire la guina perfettamente al filo.
Sugru
Colla elastica e malleabile, Sugru è la soluzione ideale nel caso in cui la parte vicina al connettore sia particolarmente rovinata. Il materiale di cui è composto il Sugru, infatti, si lascia modellare a piacimento dell'utente nell'immediato, per poi indurirsi a contatto con l'aria nell'arco delle 24 ore successive.
Una molla riciclata
Potrà sembrare strano, ma una molla di una vecchia penna a scatto può servire per rafforzare una parte leggermente danneggiata o che sta per danneggiarsi. La molla, infatti, darà maggiore resistenza e maggiore flessibilità alla parte, prevenendo rotture improvvise. Per un lavoro più "raffinato" e duraturo, si può pensare di utilizzare anche un pezzo di guaina termorestringente: basterà "sigillare" la riparazione sopra e sotto la molla, per una riparazione a prova di rotture future.
Proteggi cavo
Spendendo qualche euro – più o meno, a seconda se si tratti di un cavo smartphone danneggiato o cavo di qualche altro genere – è possibile acquistare dei proteggi cavo, piccoli inserti in plastica pensati appositamente per rafforzare la parte terminale del cavo e i connettori ed evitare, così, rotture improvvise.