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Il web offre agli utenti numerose opportunità. In qualsiasi momento si possono trovare informazioni utili, notizie in tempo reale; si può cercare un nuovo lavoro, case in affitto o in vendita, offerte, fare acquisti, scambiare merce e comunicare con persone anche molto distanti. Tanti gli aspetti positivi, ma non mancano le insidie.
Navigando online, ci si può imbattere in cyber-criminali, che utilizzano tecniche sempre più raffinate per ingannare le persone e poter ottenere denaro e importanti dati personali. WhatsApp è una delle applicazioni più scaricate e apprezzate al mondo e spesso viene utilizzata anche da hacker e persone disoneste per trarre in inganno gli utenti.
Truffe su WhatsApp: come riconoscerle
Tentativi di phishing, di spam e di truffe di vario genere su WhatsApp sono, purtroppo, all’ordine del giorno. Le vittime sono spesso utenti con poca dimestichezza con i dispositivi digitali, che faticano a capire il tentativo di inganno e si fidano dei messaggi che ricevono.
Nonostante hacker e malviventi siano sempre alla ricerca di nuove tecniche per poter rubare dati e denaro agli utenti del web, le truffe online seguono quasi tutte degli schemi simili e ci sono alcuni elementi che possono mettere in allarme e, se subito individuati, possono evitare di cadere nella trappola.
I messaggi truffa sono quasi sempre scritti in lingua straniera o tradotti con un traduttore digitale. Se si riceve su WhatsApp una comunicazione sospetta o con errori grammaticali, dovuti alla traduzione automatica, è consigliabile riflettere, attendere e fare delle ricerche prima di compiere l’azione richiesta e di aprire qualsiasi tipo di link.
Talvolta viene richiesto di inviare dei documenti personali attraverso WhatsApp. Alcune aziende utilizzano l’applicazione quotidianamente e in maniera sicura per comunicare, ma in altri casi si potrebbe trattare di un tentativo di truffa.
I truffatori mirano ad ottenere i dati personali degli utenti, password e pin delle carte di credito.
WhatsApp è completamente gratuito e gli utenti possono accedere a tutte le funzioni senza dover sottoscrivere abbonamenti, scaricare altre applicazioni o versare somme di denaro. Online ci si può imbattere in pubblicità che invitato a fare click sul dei link per fare il download di versioni Pro o Gold della piattaforma. In realtà, fare tap sul collegamento porterà alla sottoscrizione a servizi SMS a pagamento anche molto onerosi.
In passato sono stati diffusi dei link che, stando a quanto affermato, permettevano di accedere a funzionalità esclusive dell’applicazione. L’obiettivo era quello di rubare informazioni private degli utenti di WhatsApp.
È sconsigliato scaricare applicazioni che promettono di mostrare anche i messaggi, le chiamate o le attività effettuate da altri contatti e account. Si tratta quasi sempre di malware che vengono utilizzati da hacker e truffatori per rubare informazioni private e personali. Inoltre, tentare di violare la privacy altrui non è legale.
Attenzione anche a buoni acquisto, sconti e offerte su servizi e prodotti che vengono recapitate tramite messaggi su WhatsApp. Se non provenienti da venditori di fiducia e aziende conosciute ed affidabili potrebbe trattarsi di tentativi di truffa.
In alcuni casi, su WhatsApp, ci si è trovati di fronte a dei veri e propri furti di identità. Si può essere contattati da un amico, su Facebook o altri social network, che afferma di aver problemi a ricevere il codice di attivazione dell’applicazione e chiede di poterlo mandare all’utente. In realtà, chi parla è un criminale che ha rubato l’account e che tenta in questo modo di ottenere l’accesso ad altri account per poterli usare per i propri scopi.
Bisogna prestare attenzione anche se si viene contattati da un numero sconosciuto che possiede l’immagine del profilo di un amico, di un familiare e di un conoscente. Queste vengono rubate per poter ottenere la fiducia delle persone e richiedere loro il versamento di una somma di denaro e ricariche PostPay.
Quando si riceve la richiesta del versamento di somme di denaro su WhatsApp da amici e parenti è sempre bene evitare di cedere. Potrebbe trattarsi di un furto dell’account.
Come evitare le truffe su WhatsApp
Sono tanti gli schemi utilizzati dai truffatori per trarre in inganno gli utenti su WhatsApp. Con un po’ di accortezza e attenzione e conoscendo il modo in cui WhatsApp comunica con gli utenti si possono evitare situazioni molto spiacevoli.
È bene sapere che WhatsApp non invia messaggi e richieste agli utenti di propria iniziativa. Si verrà contattati dall’azienda solo in seguito alla richiesta di supporto. In tutti gli altri casi, si potrebbe trattare di una truffa.
Di fronte a dei dubbi, si può fare una veloce ricerca online tramite i motori di ricerca o i social network. Chi è caduto vittima di tentativi di phishing, spam, truffe e malware tende a raccontare la propria esperienza per mettere in guardia gli altri utenti.
Quando viene richiesto l’invio di documenti tramite WhatsApp, è opportuno assicurarsi sempre dell’affidabilità dell’azienda con cui si comunica e, in caso di dubbi, contattare i numeri telefonici o inviare delle mail all’indirizzo di posta elettronica ufficiale prima di procedere all’invio di documenti personali.
Per evitare furti di dati personali o iscrizioni automatiche a servizi a pagamento, non vanno aperti link sospetti o provenienti da numeri e account che non si conoscono. Prima di fare click su qualsiasi collegamento è consigliabile accertarsi della fonte di provenienza.
Si può migliorare lo stato di sicurezza del proprio account attivando la verifica a due passaggi, che rende impossibile a qualsiasi malintenzionato di rubare le credenziali e il profilo. È bene controllare con chi si condividono le proprie informazioni personali, come immagini di profilo e stati e, tra le impostazioni, renderle visibili solo ai contatti conosciuti.
Tra le impostazioni della privacy, si può scegliere chi può aggiungere l’account ai gruppi, evitando di essere inserito in quelli in cui sono presenti messaggi poco sicuri o tentativi di spam. Infine, per sbloccare WhatsApp, si può impostare l’accesso con l’impronta digitale e FaceID.
Per saperne di più: Come usare e installare WhatsApp