Quanto è sicuro WhatsApp? In che modo l'applicazione protegge le foto e i video che inviamo ai nostri amici? Almeno una volta le persone che quotidianamente utilizzano l'applicazione di messaggistica istantanea si sono poste queste domande. Prima di condividere con un amico un documento riservato o importante ci si domanda se possa finire nelle mani di una hacker. Rispetto al passato, WhatsApp ha migliorato i suoi sistemi di sicurezza. Da almeno un paio di anni ha introdotto all'interno delle conversazioni la crittografia end-to-end, una tecnologia che rende impossibile per gli hacker decifrare i messaggi che si inviano gli utenti e presente su applicazioni ritenute molto più sicure come Telegram e Signal.
Per proteggere il proprio account WhatsApp, oltre alla crittografia end-to-end attiva di default sull'applicazione, è possibile abilitare altre funzionalità per migliorare la privacy. Come ad esempio l'autenticazione a due fattori che rende impossibile per un pirata informatico accedere all'account WhatsApp degli utenti da un altro smartphone. Altrettanto importante è nascondere alle altre persone l'orario dell'ultimo accesso e il proprio Stato. Lo si può fare entrando all'interno delle impostazioni del proprio account.
Oltre che a fare affidamento sulle impostazioni offerte da WhatsApp, per proteggere il nostro account sull'applicazione di messaggistica è necessario fare attenzione ai messaggi che si ricevono. Molto spesso gli hacker riescono a ottenere l'accesso al profilo WhatsApp per colpa degli stessi utenti: premendo inavvertitamente su un link ricevuto su Facebook Messenger o sullo stesso WhatsApp, si forniscono ai pirati informatici le chiavi per accedere all'account. Ecco cosa fare per rendere più sicuro il profilo WhatsApp.
Attivare l'autenticazione a due fattori
L'autenticazione a due fattori è lo strumento migliore per proteggere il proprio account WhatsApp e impedire agli hacker di entrare all'interno del profilo. Con la verifica in due passaggi, quando si accede all'account WhatsApp da un nuovo dispositivo sarà necessario inserire anche un codice di verifica a sei cifre che verrà inviato all'utente sul vecchio smartphone. Per abilitare l'autenticazione a due fattori si dovrà accedere a WhatsApp, entrare all'interno delle Impostazioni, poi premere su Account e infine su Verifica in due passaggi. Nella nuova pagina che si aprirà, sarà necessario premere sul bottone "Attiva" per abilitare la funzione.
Attivare lo sblocco biometrico
Uno dei rischi più gravi per il nostro account WhatsApp non viene dal Web, ma da chi ci sta vicino. Se lasciamo il telefono sbloccato sul tavolo mentre siamo in un locale pubblico, ad esempio, chiunque passi potrebbe aprire WhatsApp e leggere i nostri messaggi. O persino mandarne uno al posto nostro. Per evitare questa possibilità è possibile impostare lo sblocco di WhatsApp solo tramite impronta digitale o tramite il volto: dalle Impostazioni facciamo tap su Account > Privacy > Blocco con impronta digitale e impostiamo un tempo di attivazione breve, massimo un minuto.
Attivare le notifiche di sicurezza
Le notifiche di sicurezza permettono di scoprire quando un proprio amico accede a una chat preesistente da un nuovo smartphone o da un nuovo computer. Attivandole, WhatsApp ci avvertirà nel caso in cui il codice di sicurezza che abbiamo scelto cambia. Entrando all'interno delle Impostazioni, si dovrà premere su Account, poi su Sicurezza e si dovrà mettere la spunta di fianco alla voce "Mostra notifiche di sicurezza".
Controlla che la crittografia sia attiva
WhatsApp attiva la crittografia delle chat di default, ma è sempre utile controllare che sia correttamente funzionante. Possiamo farlo, però, solo per ogni singolo contatto con il quale scambiamo messaggi e, per di più, solo se ci troviamo insieme nello stesso posto. Dobbiamo aprire il profilo in questione e poi fare tap su "Crittografia": comparirà un QR code che quella persona dovrà scansire. Poi noi dovremo fare noi lo stesso con il suo QR code. Se ci saranno discrepanze tra i due codici vorrà dire che c'è un problema di crittografia e ci verrà comunicato.
Aumentare la privacy del proprio account WhatsApp
Gestire le informazioni personali su WhatsApp è piuttosto complicato: se vogliamo utilizzare al meglio l'applicazione di messaggistica è necessario condividere un minimo di contenuti con gli altri utenti. WhatsApp, però, permette di aumentare la privacy cambiando alcune impostazioni del proprio account. Entrando all'interno delle Impostazioni e premendo prima su Account e poi su Privacy, si entrerà all'interno della sezione dove poter gestire la condivisione con gli altri utenti delle proprie informazioni personali. Sono diverse le impostazioni da dover cambiare: nella sezione "Chi può vedere le mie informazioni personali" alla voce "Ultimo accesso" si dovrà scegliere l'opzione "I miei contatti" e lo stesso si dovrà fare per le voci "Immagine del profilo", "Info", e "Stato". Alla voce "Posizione attuale", invece, si deve impostare l'opzione "Nessuno".
Non farti aggiungere ai gruppi senza permesso
Per impostazione predefinita, WhatsApp semplifica l'aggiunta di chiunque a un gruppo e, di conseguenza, se abbiamo dato il nostro numero a un negozio, potremmo finire in diversi gruppi promozionali. E' possibile, però, impedire che gli altri possano aggiungerci senza permesso ai gruppi: per farlo dobbiamo andare su Impostazioni> Account> Privacy> Gruppi e poi scegliere chi può, e chi non può, inserirci in un gruppo WhatsApp.
Installare applicazioni di terze parti
È possibile inserire una password per accedere a WhatsApp? Di default l'applicazione di messaggistica non lo permette. Però è possibile farlo installando delle app di terze parti create per proteggere l'accesso a qualsiasi applicazione presente sullo smartphone, anche WhatsApp. Questo tipo di applicazioni, però, sono disponibili solamente per gli utenti Android, dato che iOS blocca l'installazione di app "serratura". Tra le migliori che si possono trovare sul Google Play Store c'è AppLock, Norton App Lock e Smart AppLock.
Non premere sui link sospetti
Quando un hacker riesce a ottenere i dati di una persona, nella maggior parte dei casi la colpa è da imputare allo stesso utente. Un click su un link che si è ricevuto tramite un messaggio di posta elettronica o sulla stessa piattaforma di messaggistica istantanea e spalanchiamo le porte del nostro account WhatsApp al pirata informatico. Non è semplice riconoscere un link che nasconde un virus o un tentativo di truffa, ma se non conosciamo la persona che ce lo ha inviato, è preferibile non aprirlo.
11 aprile 2018