Possedere criptovalute al giorno d'oggi non è esattamente una sorta di far west come poteva essere a inizio di questo decennio. Questo non vuol dire, neanche, che si tratti di una piacevole passeggiata di salute: i pericoli per chi mina Bitcoin e acquista Ethereum o altcoin sono sempre dietro l'angolo. Pericoli tutt'altro che astratti o semplicemente teorici: nuovi tentativi di truffa o furto Bitcoin sono praticamente all'ordine del giorno, mentre vecchi schemi "risorgono" dalle loro ceneri nemmeno fossero l'araba fenice.
Nonostante ciò, le criptovalute danno agli utenti alle prime armi una sensazione di assoluta sicurezza. Di quasi "invincibilità" nei confronti di qualunque tipologia di attacco hacker o tentativo di truffa. La realtà è ben altra, però: i protocolli crittografici, la garanzia di anonimato (totale, o quasi) e la blockchain non aumentano il livello sicurezza delle criptovalute, anzi. Che si tratti di un malware o di un tentativo di truffa qualsiasi, un cybercriminale con un minimo di esperienza può impadronirsi del vostro criptocapitale.
E dire che per proteggere le criptovalute non sarebbe necessario un grandissimo impegno. Alcuni semplici mosse, infatti, consentono di mettere al sicuro Bitcoin e wallet e avere la certezza che il frutto del proprio mining – o dei propri investimenti – non finisca nelle mani di qualche cybercriminale o truffatore digitale.
Fisico contro virtuale
Molti utenti, quando decidono di iniziare a creare Bitcoin o investire sulle altcoin, optano per la creazione di un wallet online all'interno del quale ospitare i propri token. Una scelta dettata da diversi fattori, due su tutti: da un lato la comodità e facilità di utilizzo di servizi di questo genere; dall'altro l'economicità di questa scelta (nella stragrande maggioranza dei casi creare un wallet Bitcoin online è gratis). C'è da dire, però, che non si tratta della modalità più sicura per conservare le proprie criptovalute: trattandosi di un servizio online, può essere hackerato in diverse maniere (è già accaduto, ad esempio, che siano stati compromessi i server sui quali erano ospitati exchange e wallet, consentendo ai cybercriminali di rubare criptovalute per diversi milioni di dollari).
Per mettere al sicuro Bitcoin e altre criptovalute, invece, si dovrebbe scegliere la strada del wallet fisico. Al fianco dei servizi online, infatti, sono disponibili delle chiavette USB crittografate e dotate di indirizzo wallet, all'interno delle quali è possibile conservare Bitcoin, Ethereum e altre criptomonete. Simili in tutto e per tutto a degli USB drive, hanno un costo di circa 100 euro e proteggono le criptovalute con PIN di accesso e altri sistemi di sicurezza. Ciò vuol dire che solamente chi conosce le credenziali può utilizzare i token contenuti all'interno del wallet fisico. Fate però attenzione a non dimenticare il PIN o le altre chiavi di accesso: rischiate seriamente di "seppellire" i Bitcoin all'interno del wallet fisico a mo' di scrigno dell'isola del tesoro.
Strategia diversificata
L'utilizzo del wallet fisico, però, potrebbe in qualche modo rallentare la nostra operatività nell'immediato. L'approvazione delle transazioni attraverso la chiavetta USB, infatti, richiede un po' più tempo del normale e potrebbe impedire (per una mera questione temporale) di riuscire a vendere Bitcoin al momento giusto oppure scambiarli con un'altcoin in rapida crescita. Per evitare di trovarsi in questa situazione, è consigliabile mettere in atto una strategia diversificata, che consenta sia di proteggere il grosso del nostro "malloppo" di criptovalute e avere la possibilità di essere sempre operativi.
In pratica, dovrete mettere al sicuro i Bitcoin all'interno di un wallet fisico e, al tempo stesso, avere una piccola quantità di criptovaluta sempre pronta per essere utilizzata su un'app o un wallet online. Insomma, creare una piccola riserva "d'emergenza" alla quale attingere nel momento del bisogno (e che, soprattutto, non vi creerà grossi ammanchi nel caso un hacker riesca a impossessarsene).
Migliorare la sicurezza degli account personali
Per proteggere il wallet Bitcoin il più delle volte è sufficiente migliorare la sicurezza della propria identità online, così da rendere arduo (se non impossibile) il lavoro degli hacker. Un cybercriminale che vorrebbe accedere al nostro wallet online, ad esempio, dovrebbe prima riuscire a rubarci password e account email: utilizzando un password manager e attivando l'autenticazione a due passaggi, tanto per fare degli esempi elementari, riusciremo a proteggere sia la casella di posta elettronica sia l'account dell'exchange o del wallet online che abbiamo deciso di utilizzare.
Per evitare di cadere nella trappola di un malware Bitcoin è sufficiente, invece, installare un antivirus e un antimalware e aggiornare sempre le definizioni all'ultima versione disponibile. Oltre a eliminare virus, trojan e spyware "normali", l'antivirus terrà a distanza anche software malevoli creati per rubarci Bitcoin e altcoin.
15 gennaio 2018