Rispetto a cinquant'anni fa la vita media di un uomo si è allungata, e di molto. Il merito va in gran parte alle scoperte scientifiche che hanno permesso di curare malattie che prima portavano al decesso. Anche la tecnologia ha fatto la sua parte: nelle sale operatorie sono entrati a far parte strumenti sempre più affidabili che hanno permesso ai medici di diagnosticare velocemente le malattie delle persone.
Il mondo della medicina è vicino a un'altra grande rivoluzione e il merito è ancora una volta delle tecnologia. Nelle sale operatorie e negli ambulatori stanno facendo capolino delle nuove tecnologie che potrebbero cambiare per sempre la cura di alcune malattie. Visori VR e big data permetteranno ai medici di facilitare la diagnosi e la cura di alcune malattie. I visori per la realtà mista di Microsoft, gli HoloLens saranno utilizzati in camera operatoria per interventi alle vertebre, aiutando i medici a non commettere errori.
Ma la tecnologia sta permettendo alle persone anche di ricercare i sintomi delle malattie su Internet e di capire di cosa si soffre: sono molti i siti online che offrono delle diagnosi, sostituendosi alla figura del medico. C'è da dire, però, che questa nuova pratica (self-help) può essere molto pericolosa: l'auto-diagnosi può portare una persona a credere di avere un male incurabile, quando in realtà è una semplice influenza. Ecco le tecnologie che cambieranno la medicina.
Big data
Le potenzialità dei big data sono state analizzate più e più volte. Si è sempre sottolineato che un corretto uso dei big data può cambiare interi settori economici e non solo. Anche la medicina sta iniziando a scoprire quanto possano essere utili i grandi database di dati, soprattutto nelle diagnosi delle malattie rare. Se dai sintomi non si riesce a capire di cosa soffre un paziente, è possibile confrontare i suoi dati con quelli di milioni di pazienti, cercando dei casi simili in modo da fare delle analisi mirate. Oltre a essere un gran risparmio per il sistema sanitario nazionale, sarà anche più semplice e veloce diagnosticare la malattia. In molti casi, una differenza di qualche giorno può salvare la vita di una persona.
Self-help
Il fenomeno del self-help è probabilmente quello che si sta diffondendo di più tra le persone negli ultimi anni. La traduzione dall'inglese sarebbe "aiutarsi da sé", ma il termine "auto-diagnosi" rende meglio l'idea. Si tratta di un'azione che almeno una volta nella vita abbiamo compiuto tutti: se dopo aver fatto le analisi troviamo qualche valore fuori norma, andiamo immediatamente sui motori di ricerca per capire da cosa può dipendere. E solitamente le previsioni sono sempre le peggiori: tumori, malattie incurabili. Nel 99% dei casi l'auto-diagnosi è completamente errata e porta solamente a inutili allarmismi. Per questo motivo, quando si ha qualche valore delle analisi fuori norma, è necessario andare dal medico e non affidarsi ai consigli di un sito web.
L'importanza dei social network
Le piattaforme social non sono solamente importanti per restare in contatto con i propri amici, ma anche per ricevere consigli e delucidazioni dai medici. Sono sempre di più i dottori che creano della pagine "fan" dove pubblicano articoli su ricerche scientifiche o informano gli utenti sulle ultime scoperte in campo medico. In alcuni casi diventano delle vere e proprie "star" con migliaia di utenti che pendono dalle loro labbra. Inoltre, sono sempre di più i medici impegnati a smascherare le fake news della Rete: tramite i loro account social cercano di smontare teorie complottistiche, ma non sempre il loro intento viene capito dagli utenti.
Connessi ventiquattro su ventiquattro
Tra un paio di anni andare dal medico sarà praticamente inutile: si potranno contattare dottori e infermieri direttamente tramite lo smartphone. I visori VR permetteranno di effettuare delle diagnosi direttamente da remoto, ma prima che questo tipo di tecnologia diventi realtà sarà necessario aspettare ancora un po'. Per adesso possiamo accontentarci della possibilità di contattare un medico direttamente tramite WhatsApp o Facebook Messenger e chiedere un consiglio inviando delle foto o spiegando nei minimi dettagli i sintomi della propria malattia. Fare una diagnosi non sarà così semplice, ma intanto il dottore potrà fornirvi dei consigli su come migliorare la situazione prima della visita nel proprio studio.
Stampa 3D
La stampa 3D, tecnologia che sta cambiando il modello produttivo di molte piccole e medie imprese, sarà sempre più importante anche all'interno del mondo della medicina. E non bisognerà aspettare ancora molti anni. Basta pensare che in alcune università sono già partiti i primi esperimenti. Ad esempio, tramite una stampante 3D, è stato possibile realizzare un cuore per permettere agli studenti universitari di esercitarsi in alcune operazioni. Ma non solo. Alcuni ricercatori hanno creato il primo rene stampato in 3D che n futuro potrà risolvere molti dei problemi di chi soffre di insufficienza renale. Insomma, per il momento siamo solamente alle prime fasi, ma nei prossimi anni la medicina potrà cambiare veramente faccia.
Pericolo per la privacy
Le nuove tecnologie miglioreranno sicuramente il mondo della medicina, ma fanno nascere anche nuovi problemi. E molti sono legati al tema della privacy. La condivisione dei dati tra medici, la presenza di informazioni personali all'interno dei database, fa nascere molti dubbi legati alla privacy delle persone. Se questi dati finissero nella mani sbagliate (hacker e truffatori) cosa potrebbe succedere? Dare una risposta è molto difficile, ma la questione è delicata ed è necessario che gli organismi internazionali obblighino le aziende che trattano i dati degli utenti a mettere al sicuro le informazioni dei pazienti e al riparo da attacchi informatici.
Intelligenza artificiale
L'intelligenza artificiale è una delle tecnologie più rivoluzionarie su cui ingegneri e sviluppatori stanno lavorando negli ultimi anni. Uno dei settori più importanti su cui l'AI può essere applicata è quello medico. Nel Regno Unito, grazie a un accordo tra il sistema sanitario nazionale, il King's College di Londra e Nvidia, è stata realizzata una piattaforma che sfrutta l'intelligenza artificiale per interpretare nel modo più veloce possibile i referti radiologici dei pazienti. Il progetto è molto ambizioso perché riguarda un'intera Nazione: tutti gli ospedali e le Università più importanti del Regno Unito partecipano alla piattaforma AI e condividono dati per migliorare le performance dell'intelligenza artificiale.
La piattaforma non sostituisce i radiologi nel loro lavoro quotidiano, ma li aiuta a prendere decisioni migliori e in minor tempo. L'intelligenza artificiale può aiutare a capire quali sono le origini di un cancro e identificare la miglior cura.
Per far lavorare al meglio la piattaforma AI, Nvidia ha messo a disposizione un super computer in grado di processare miliardi di operazioni in pochi secondi. Nvidia, però, non è l'unica grande azienda coinvolta nel progetto: il sistema sanitario britannico ha chiesto aiuto anche a Siemens, IBM e GSK.
Una delle sfide più grandi da affrontare per la piattaforma AI è la protezione e la sicurezza dei dati, essendo coinvolti ospedali presenti su tutto il territorio nazionale. Per questo motivo è stato sviluppato un nuovo sistema di sicurezza che risponde ai requisiti governativi per la protezione dei dati.