Parental Control: fino a circa dieci anni fa questa espressione era pressoché sconosciuta. Smartphone e tablet erano dispositivi utilizzati principalmente da adulti, e non era necessario impostare restrizioni che permettessero anche ai bambini di navigare, guardare video o giocare online. Oggi la situazione è completamente diversa, i bimbi si avvicinano alla tecnologia fin dai primi anni di vita, e questa abitudine, ormai diffusa in tutto il mondo, comporta diversi rischi.
Nascono così le funzioni di Parental Control pensate per proteggere i minori durante l'uso di tablet e smartphone. Il cosiddetto controllo parentale o filtro famiglia consente ai genitori di bloccare l'accesso ad alcuni contenuti online, monitorare i movimenti sullo smartphone e rendere invisibili alcune app o funzioni del dispositivo. Insomma, è un vero e proprio modo per proteggere i bambini senza impedire loro di interfacciarsi con la tecnologia e senza fare la figura degli spioni iper-protettivi. Fortunatamente le case produttrici permettono di impostare diverse tipologie di filtro sia su prodotti Android che Apple, oltre alle funzioni specifiche ormai diffuse in tutte le piattaforme online. Ecco come rendere accessibile smartphone e tablet per i bambini.
Smartphone e tablet per bambini: come bloccare gli acquisti online
Uno dei problemi maggiori per i genitori è dare il proprio smartphone ai bambini e poi ritrovarsi il conto dimezzato a causa di acquisti online effettuati inavvertitamente. I dispositivi permettono di limitare questo rischio con un parental control per gli acquisti in-app.
Gli utenti Apple possono creare un account per i propri bambini e avere così accesso a tante opzioni legate al parental control. Per farlo, occorre andare su Impostazioni e su Tempo di Utilizzo. A questo punto, si può scegliere la seconda opzione tra "È il mio [dispositivo]" o "Questo [dispositivo] appartiene a un bambino". Il sistema offrirà un codice genitore da utilizzare ogni volta che si vorranno impostare delle funzioni legate al filtro famiglia.
Apple mette a disposizione degli utenti "Chiedi di Acquistare" (conosciuta anche come Ask to Buy), una funzione che invia una notifica al dispositivo dell'adulto quando un bambino vuole effettuare una spesa oppure scaricare un'app o altro contenuto. Questa può essere accettata o rifiutata tramite il device del genitore che può addirittura avviare una chat con l'altro device. Si tratta di un'impostazione predefinita negli account bambini, disponibili per tutti gli utenti minori di 13 anni, ma può essere attivata su qualsiasi iPhone, iPad e Mac.
Ma il blocco per gli acquisti è disponibile in tante famose applicazioni. Anche Amazon ne prevede uno. Per attivare parental control di Amazon, basta avviare l'app e seguire il percorso: Account > Impostazioni > Parental Control. A questo punto, selezionando "Abilita Parental Control" si modificano le impostazioni legate allo shopping online: da questo momento prima di effettuare qualsiasi spesa sull'e-commerce occorrerà inserire la password dell'account. Per rafforzare la protezione si può scegliere un PIN al posto della password, che magari può essere conosciuta dai figli.
Android: Parental Control acquisti su Google Play
Anche gli utenti Android possono evitare spiacevoli sorprese sul conto. Come? Impostando il parental control su Google Play. Farlo è molto semplice: basta accedere alle Impostazioni e attivare la voce Controllo Genitori. L'app chiede di scegliere un PIN da inserire ogni volta che si vorrà effettuare un download. Inoltre, è possibile filtrare tutti i contenuti disponibili: video, film, musica e anche programmi TV.
Tablet per bambini: monitorare le app usate
Quante volte i bambini si mettono a ridere oppure hanno il viso concentrato davanti allo schermo del tablet o dello smartphone? In quei momenti, molti genitori vorrebbero capire cosa stanno usando senza dover sbirciare sul display. Fortunatamente esistono numerose soluzioni anche in questo caso.
Gli utenti Apple possono usufruire di una funzione apposita che, non solo svela quale app è in uso, ma anche il tempo trascorso su ogni applicazione. La funzionalità si chiama "Tempo di utilizzo" e si attiva dal menu delle Impostazioni. È possibile attivarlo sia per il proprio dispositivo che per quello dell'account bambino. Dopo aver configurato il dispositivo dei figli, si può utilizzare anche per il proprio iPhone. Infatti, è molto utile per monitorare il tempo trascorso all'interno di un'app ed eventualmente lavorare per ridurlo. Lo stesso strumento si può usare anche per interrompere l'uso di una funzione, scegliendo anche il periodo. Per esempio, si può bloccare l'uso del dispositivo durante l'orario scolastico oppure prima di andare a letto.
Esistono tante app di terze parti che permettono ai genitori di sapere quali app usano i loro bambini. Una di queste è FamilyApp che comunica in tempo reale quali funzioni sono in uso nei dispositivi dei propri figli oppure offre un report giornaliero con la cronologia da scaricare e leggere a fine giornata. Inoltre, permette di impostare dei limiti sui contenuti da visualizzare, sulle pubblicità o sulle app disponibili negli store. Blocca i contenuti pericolosi e permette di interrompe tutte le funzioni in orari prestabiliti, per esempio un'ora prima di andare a dormire.
Bloccare i siti pericolosi o inappropriati
Esistono diverse estensioni web per evitare che i bambini accedano a contenuti inappropriati. Una soluzione molto utile è stata brevettata dall'azienda di Mountain View e si chiama Google Family Link: si tratta di un'app (disponibile per Android e iOS) pensata per limitare l'accesso a determinati siti da parte dei bambini. Si può impostare un blocco per alcune ore oppure per tutta la giornata, oltre a limitare il tempo e il modo in cui si utilizzano le applicazioni.
Se invece si preferisce usare app terze, ci si può affidare a Spazio Bimbi, che ha anche una versione gratuita che permette di inserire un blocco a tempo oppure selezionare le app che il bambino può usare. In alternativa, Kid's Shell ha anche una funzione chiamata Child Lock che blocca annunci e acquisti in app.
14 gennaio 2020