Snellire la burocrazia e gestire anche le pratiche più complesse con pochi clic. Questo l’obiettivo della digitalizzazione della Pubblica amministrazione e delle imprese, basata su uno strumento fondamentale per cittadini e aziende: l’identità digitale.
Si tratta di strumenti digitali che permettono di certificare l’identità di chi la utilizza, così da accedere ai servizi online da un’unica credenziale e semplificare iter burocratici e pratiche amministrative. Tra gli strumenti più utilizzati ad oggi in Italia troviamo lo SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale), la CIE (Carta di identità elettronica) e la firma digitale. Nell’ebook “Come gestire l’identità digitale con SPID, CIE e firma digitale” approfondiamo le caratteristiche di questi strumenti, i loro usi e spieghiamo come ottenerli.
SPID, il sistema pubblico di identità digitale
Il Sistema Pubblico d’Identità Digitale, il cui acronimo è SPID, nasce nell’ambito del progetto di digitalizzazione della PA per semplificare l’accesso ai servizi online. Si tratta del principale sistema d’accesso con identità digitale certificata in Italia, e per ottenerlo è necessario scegliere uno dei 10 identity provider che hanno aderito all’iniziativa e creare il proprio SPID, che offre credenziali con tre livelli di sicurezza.
Lo SPID permette di accedere a tutte le attività del servizio pubblico, sia nazionale che locale, e agli Enti privati accreditati come Lottomatica, Infocert e altro. Ad esempio, può essere utilizzato per accedere al sito dell’Inps, per visionare documenti all’Agenzia delle Entrate, e ancora per accedere a iniziative come i bonus statali. Inoltre, dal 2022 è possibile creare identità digitali in formato SPID anche per i minori dai 5 ai 17 anni, che possono essere gestite dai loro genitori.
CIE, la carta d’identità elettronica
La CIE è la carta d'identità elettronica, introdotta in fase sperimentale nel 2001 in Italia, e ora emessa in sostituzione del documento cartaceo. Questa carta è dotata di un microchip che contiene tutti i dati personali del cittadino e anche i dati biometrici, come le foto e due impronte digitali, che vengono rilevate a tutti coloro che hanno superato i 12 anni di età.
Proprio come lo SPID, la CIE può essere utilizzata per accedere ai servizi digitali della PA, come l’Agenzia delle Entrate, l’Inps, il Ministero della Salute e i Sistemi Sanitari Regionali, ad esempio per scaricare il proprio fascicolo sanitario elettronico. Per ottenerla, bisogna richiedere l’emissione della carta al proprio Comune di residenza.
Firma digitale, cos’è e a cosa serve
Infine c’è la firma digitale, che è una procedura informatica che garantisce standard di sicurezza elevati grazie a sistemi crittografici avanzati. Si tratta di una firma elettronica avanzata, che basa il funzionamento su un doppio sistema di chiavi crittografiche correlate, che permettono di emettere firme digitali che abbiano valore giuridico al pari di una firma autografa.
La principale differenza è che la firma digitale è un valore temporale limitato, quindi è sempre bene ricordare di rinnovarla nel tempo. Per poterla utilizzare, inoltre, è necessario utilizzare dei dispositivi, come le smart card dove mettere al sicuro le chiavi crittografiche, e gli appositi lettori per quando è necessario apporla ai documenti digitali.
Leggi il nostro ebook e scopri come funzionano gli strumenti dell'identità digitale e come utilizzarli.
- SPID: il Sistema Pubblico di Identità Digitale
- CIE: carta di identità elettronica
- Firma digitale