In principio c'era Airbnb. Il servizio di home sharing ideato a San Francisco da tre studenti di design ha di fatto creato un settore sino a quel momento inimmaginato: quello di affittare la propria abitazione (magari una seconda casa che si utilizza raramente o anche la casa principale quando si è in vacanza) a sconosciuti sfruttando Internet. Un successo così rapido e immediato che è stato subito seguito da decine di competitor che, magari specializzandosi in una particolare nicchia, hanno provato a rosicchiare quote di mercato ad Airbnb.
Al fianco di queste attività sono nati dei servizi "collaterali" che aiutano gli inserzionisti a gestire al meglio i loro affitti brevi. In questo modo anche i privati possono offrire servizi degni di attività professionali, con accettazione 24 ore su 24, pulizia e assistenza ai turisti/affittuari. E, con la riforma del settore inserita nel Decreto Crescita 2019, il supporto di aziende di questo genere diventerà sempre più necessario.
Affitti brevi, cosa prevede il Decreto Crescita 2019
Con la conversione in legge del D. Lgs. 34 del 2019 (il cosiddetto Decreto Crescita) sono state introdotte nuove norme per regolamentare il settore degli affitti brevi. In particolare, i privati che vogliono affittare una stanza o un'abitazione dovranno comunicarlo all'Agenzia delle Entrate, in modo che possa essere censito e monitorato. Il contribuente riceverà un codice univoco che identifica la sua proprietà e che dovrà essere mostrato all'interno di tutti gli annunci pubblicati sulle varie piattaforme. Ciò permetterà all'Agenzia delle Entrate di creare un albo unico degli affitti brevi, che verrà condiviso con le amministrazioni locali per motivi di sicurezza.
Un ulteriore adempimento burocratico che, come detto, potrebbe favorire la diffusione di società che aiutano a gestire gli affitti brevi. Chi ha un immobile da affittare e non vuole perdere tempo tra burocrazia e gestione della casa e delle inserzioni troverà certamente un servizio o una piattaforma online che fa al proprio caso.
Come funziona CleanBnb
Nata in Sicilia, CleanBnb è una startup recentemente quotata in borsa che si fa carico di ogni singolo aspetto della gestione delle case vacanze in affitto. Parte con la creazione degli annunci sulle principali piattaforme di settore, con foto professionali e descrizione dettagliata degli ambienti per finire con la pulizia della casa una volta che l'ospite ha effettuato il check in. In mezzo, una serie di servizi che eviteranno al proprietario dell'immobile qualunque preoccupazione: si occuperà di tutte le incombenze burocratiche, penserà all'accoglienza dei guest e alla loro assistenza. Inoltre, CleanBnb offre anche un'assicurazione al proprietario contro danneggiamenti o furti compiuti dagli ospiti. Il tutto a fronte di una commissione del 25-30% sul prezzo dell'affitto.
Come funziona Hostmate
Come CleanBnb, anche Hostmate offre diversi servizi legati alla gestione degli affitti di case vacanza in diverse città italiane (Milano, Venezia, Torino, Napoli e Rimini). In particolare, Hostmate differenzia la propria attività tra servizio online e servizio completo: il primo "costerà" il 10% dell'affitto giornaliero; per il secondo la fee da pagare salirà al 20%.
Nei servizi online sono incluse la valutazione iniziale dell'immobile, la creazione dell'annuncio e la gestione delle prenotazioni. Con il servizio completo, come lascia intendere il nome, Hostmate si occuperà di ogni altro aspetto dell'affitto, dall'accoglienza alla pulizia passando per tutte le incombenze burocratiche. Non manca, poi, la copertura assicurativa annuale contro danni o furti. Inoltre, Hostmate offre un servizio aggiuntivo di interior designing, che vi aiuterà a migliorare l'aspetto della vostra abitazione e renderla così più appetibile.
Come funziona SweetGuest
Specializzata nell'analisi degli immobili e nella loro valutazione, con il passare del tempo SweetGuest ha iniziato a offrire servizi più ampi ai propri clienti. Tra le migliori soluzioni se cercate un aiuto nel creare inserzioni professionali su Airbnb, SweetGuest offre un doppio "piano tariffario": gestione online, che costa il 10% dell'affitto; gestione completa, che costa il 20% dell'affitto.
Nella gestione online è inclusa la valutazione dell'immobile, burocrazia e fiscalità e customer care. Scegliendo la gestione completa, si aggiunge il servizio di check in e check out, la pulizia e lavanderia e il photoshooting professionale. Pagando 25 euro in più al mese, SweetGuest offrirà un kit di benvenuto composto da prodotti di base come caffè, tè, acqua, zucchero, bagnoschiuma, shampoo.
Come funziona Keesy
Al fianco di queste aziende che offrono pacchetti completi, ce ne sono altre che si sono specializzate in uno solo dei tanti aspetti della gestione degli affitti brevi. Una di queste è Keesy, startup fiorentina che consente di automatizzare la consegna delle chiavi dell'appartamento senza che ci sia bisogno di incontrarsi di persona. Keesy, in particolare, sfrutta un servizio proprietario brevettato basato su dei piccoli box dai quali gli utenti possono ritirare e consegnare le chiavi a inizio e fine soggiorno.
I box di Keesy consentono di identificare in maniera univoca gli ospiti, di raccogliere i loro dati e inviarli alla Questura e farsi pagare il soggiorno e la tassa di soggiorno.
19 agosto 2019