Il mondo è bello perché è vario, anche nell'universo – in larga espansione – dei servizi di live streaming. Al fianco dei celebri Periscope, Facebook e YouTube, tanto per citarne tre, si sta sviluppando una galassia di piccole realtà in grado di attirare le attenzioni di un numero crescente di internauti. Come? Grazie alle funzionalità avanzate e alternative che sono in grado di mettere a disposizione dei loro utenti.
Startup come Busker e Live.me, ad esempio, stanno conoscendo una crescita sostanziale dopo esser riusciti a far breccia nel cuore di migliaia e migliaia di nativi digitali. Merito delle funzionalità di live commerce, che consente agli autori dei video di guadagnare nel corso delle loro dirette. Il concetto su cui si fondano questi due servizi non è poi così estremo e rivoluzionario: basta coniugare al live streaming anche l'e-commerce. Insomma, una sorta di televendita che corre in diretta sugli schermi di smartphone e computer.
Che cos'è il live commerce
Come detto, quando si parla di live commerce ci si riferisce a quei servizi web che consentono agli internauti di acquistare prodotti apparsi nel corso dei live streaming cui stavano assistendo. Delle vere e proprie televendite digitali, insomma, che permettono ai creatori dei video di guadagnare sia tramite le vendite, sia tramite offerte "spontanee" da parte del loro pubblico. Come se fossero degli acquisiti in-app, gli spettatori possono decidere di comprare un capo d'abbigliamento o un prodotto sponsorizzato nel corso della diretta e somigliare, così, al proprio "mito" del web. Si tratta, dunque, di una forma di promozione sia personale sia di brand: gli artisti possono guadagnare direttamente dal loro lavoro e non "sperare" di poter attingere alla torta degli introiti pubblicitari.
Come funzionano Busker e Live.me
I vantaggi offerti da questi due servizi alternativi di live streaming sono piuttosto chiari. Prima di tutto, la loro immediatezza: come le app più celebri (i già citati Periscope, Facebook Live e YouTube) consentono di realizzare le dirette streaming nel giro di pochi secondi e senza dover perdere decine e decine di secondi nella configurazione di impostazioni complesse.
Dall'altro lato troviamo le già citate funzionalità di ecommerce, capaci di attirare le attenzioni di cantanti e "attori" che faticano a trovare il loro spazio – e il loro guadagno – sulle altre piattaforme di live streaming. Con Busker, ad esempio, l'artista che realizza la diretta può tenere per sé l'85% degli introiti che genera, mentre la piattaforma trattiene il restante 15% per "costi di gestione". A questi, poi, si aggiungono le donazioni spontanee che partono da 1 dollaro per raggiungere la cifra desiderata dall'utente. Grazie all'integrazione con la piattaforma di pagamenti Stripe, contribuire al successo – anche economico – del proprio artista web preferito sarà più semplice di quanto si pensi: un vero e proprio acquisto in-app da realizzarsi nel giro di pochissimi istanti.