Fino a qualche tempo il tema della sicurezza in rete toccava pochissime persone. Oggi invece le minacce sono indirizzate a un pubblico vastissimo: dagli utenti dei social network a quelli che si dedicano allo streaming di film o serie tv.
Perdere le credenziali di Netflix, Mediaset Play, DAZN o Disney Plus è potenzialmente pericoloso (quasi) tanto quanto smarrire la propria carta di credito. È sufficiente che l’utente abbia usato la stessa password perché il truffatore possa accedere a informazioni sensibili e preziose.
I rischi e gli attacchi sono numerosi e molto diffusi. Per fortuna però le soluzioni e le contromisure per tutelarsi sono spesso molto semplici da applicare. A volte è sufficiente prestare attenzione alla propria attività online per essere al sicuro.
Scegliere un sito di streaming affidabile
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La prima cosa da fare per guardare contenuti in streaming in tutta tranquillità consiste nello scegliere una piattaforma sufficientemente sicura.
Ciò vuol dire optare per una realtà dotata di tutte le licenze del caso: da quelle per lo streaming dei film a quelle per lo streaming delle partite o degli eventi.
Scegliendo piattaforme quali Netflix, Disney Plus, Amazon Prime, DAZN, Rai Play, o Amazon Prime (giusto per citarne qualcuna), l’utente non ha niente da temere.
La rete però è letteralmente piena di siti che permettono di guardare contenuti in streaming video. Molti dei quali non godono delle autorizzazioni necessarie.
Rivolgersi a questo genere di siti significa alzare considerevolmente le possibilità di furto password e, più in generale, i rischi legati alla navigazione.
Per abbassare il rischio di furto password o download malware è bene optare esclusivamente per servizi streaming autorizzati
Spesso infatti per arrivare al contenuto desiderato è necessario compilare form, o cliccare su link e bottoni vari. In questo modo può capitare di lasciare i propri dati personali, o di scaricare programmi indesiderati, senza accorgersene.
A ciò si aggiunge il fatto che molte piattaforme che promettono la fruizione gratuita di video in streaming sono spesso e volentieri illegali. I film, le partite e le serie TV sono contenuti protetti da copyright, che possono essere trasmessi solo da chi paga regolarmente i diritti.
Diffondere materiale protetto senza autorizzazione è un reato grave. La trasmissione a scopo di lucro può portare addirittura alla reclusione, mentre quella senza scopo di lucro può portare a oltre 2.000 euro di multa.
La fruizione dei contenuti in streaming illeciti non è ancora stata affrontata dalla legge italiana in maniera approfondita e univoca. Ad oggi la principale sanzione rischiata dall’utente è quella di “download per uso personale”.
Si tratta comunque di una pratica da considerarsi assolutamente non legale, visto che non tiene conto del sopracitato diritto di copyright.
Le maggiori minacce legate allo streaming video
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Le principali minacce legate allo streaming video hanno a che fare soprattutto con il download di malware e con le azioni di phishing.
In entrambi i casi si tratta di attività nocive che si diffondono tramite Internet. Non si tratta dunque di truffe o di pericoli esclusivi dello streaming.
Sia i malware che il phishing vengono generalmente accettati dall’utente in maniera inconsapevole. Basta cliccare distrattamente su un link, o rispondere a una mail senza prestare attenzione al suo mittente.
Il termine malware nasce dalla crasi di due parole distinte: “malicious” e “software”. Il malware è dunque un software malevolo, un programma informatico che nasce con l’obiettivo dichiarato di creare un danno all’utente.
Esistono tantissime diverse tipologie di malware. Per classificarli di solito ci si basa sul tipo di danno arrecato, o in alternativa sulle modalità di interazione previste con la vittima.
Alcuni malware permettono il blocco di determinati file o software all’interno del computer ospitante. Altri portano addirittura alla loro cancellazione o alla generazione di danni irreparabili.
Alcuni malware vengono poi realizzati soprattutto per estorcere informazioni sensibili agli utenti. Un’azione che permette di tornare sul tema del phishing.
Il phishing infatti è una tipologia di truffa che nasce per lo stesso identico motivo: appropriarsi dei dati personali degli utenti.
Il richiamo alla pesca in tal senso è tanto chiaro quanto spietato. Il truffatore getta il suo amo nel web e la vittima si ritrova ad abboccare senza neanche rendersene conto.
Il phishing di solito prende vita tramite email o altre forme di messaggistica privata: dai social network come Facebook e Instagram, fino ad arrivare a WhatsApp.
Questa truffa è particolarmente subdola, visto che inganna l’utente sfruttando le sue emozioni. Si pensi in tal senso a quei messaggi che promettono l’arrivo imminente di grosse somme di denaro impreviste. Ma anche a quelle email che minacciano multe salate, se non addirittura convocazioni in tribunale.
In tutti questi casi (e in tanti altri ancora) il messaggio è assolutamente fasullo: una bufala bella e buona, o piuttosto una distrazione. Lo scopo infatti è semplicemente quello di portare l’utente a lasciare i propri dati personali.
Come difendersi dal furto password
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C’è un elemento fondamentale su cui è opportuno tornare per spiegare come difendersi dal furto di password. La maggior parte delle truffe in rete, per funzionare, richiede la collaborazione della vittima.
Ciò vuol dire che per migliorare la sicurezza della propria navigazione basta alzare l’asticella della propria attenzione. Questo vale tanto per quando si aprono le mail, quanto per quando si guarda una diretta streaming.
Come già anticipato nei capoversi precedenti, un primo modo per difendersi da malware e phishing consiste nel visitare soltanto portali e piattaforme web dichiaratamente legali.
Dopodiché è sempre bene evitare di cliccare su link, banner o pulsanti sospetti. Per capire se o quando entrare in stato di allerta basta leggere i contenuti con attenzione.
Allo stesso modo sarebbe molto utile diversificare e complicare le proprie password. Questo vuol dire non utilizzare la stessa su più account, ma anche scegliere una combinazione alfanumerica sufficientemente elaborata.
Infine è consigliabile consultare di tanto in tanto le liste dei dispositivi registrati con i propri account. Anche in questo caso, la presenza di un device sconosciuto deve risuonare come un vero e proprio campanello d’allarme.
Per saperne di più: Migliori siti e piattaforme di streaming video