Un lavoro lungo dieci anni, ma che ha dato i suoi frutti. Soundhound, società diventata famosa per aver lanciato l'omonima applicazione che permette l'identificazione delle canzoni, ha sviluppato un assistente vocale che promette di rivoluzionare il settore. Fin dalla sua fondazione l'obiettivo principale della Soundhound Inc. era di sviluppare un sistema che permettesse l'interazione con il computer: la persona doveva parlare con il pc come se stesse conversando con un umano, senza l'utilizzo di nessun strumento.
Hound, questo il nome dell'assistente vocale, entra in un mercato difficile e competitivo, dove tutte le grandi aziende della Silicon Valley hanno sviluppato una propria applicazione: la Apple ha Siri, Google risponde con Google Now mentre Windows ha Cortana.
Come funziona
Con un annuncio a sorpresa, Hound è stato presentato nei primi giorni di giugno 2015, attraverso un videotutorial su Youtube. Al momento l'applicazione è ancora in fase beta (versione di prova di un software, probabilmente con più di qualche bug) e disponibile solamente per il Google Play Store (è stata già annunciata la versione per iOS). Inoltre, il servizio è disponibile solamente in lingua inglese, mentre si dovrà aspettare ancora un po' prima di poter utilizzare Hound localizzato nella nostra lingua.
Dopo aver ricevuto l'invito da qualche altro utente per diventare un beta tester, si potrà installare l'applicazione sul proprio dispositivo. Semplice da utilizzare e dotata di un'interfaccia utente intuitiva, l'utente potrà utilizzare Hound con la sola voce: sarà sufficiente impartire dei comandi o porre delle domande per mettere in moto il motore di ricerca dell'applicazione. Per una ricerca più accurata ed efficace, l'utente potrà scegliere nella home dell'app, l'argomento su cui porre la domanda (musica, con il servizio proprietario SoundHound, news, indicazioni stradali). Infine, Hound può rispondere a una serie di domande concatenate, azione impossibile da fare in Siri o Cortana.
Addio alla tecnologia speech to text
Il funzionamento dei tre maggiori assistenti vocali è basato sulla tecnologia "speech to text" nella quale la comprensione del testo e la sua elaborazione sono divise in due fasi: dapprima il comando vocale è tradotto in una stringa testuale e successivamente analizzato. In Hound, grazie alla tecnologia "speech to meaning", il riconoscimento vocale e l'analisi semantica sono unificati. In questo modo, l'assistente vocale riesce a capire in anticipo le richieste dell'utente, rendendo più veloce ed accurata la ricerca.
Inoltre, rispetto alla concorrenza, il bacino di domini in cui saranno effettuate le ricerche è molto più ampio, potendo contare su oltre cinquanta partner (rispetto ai ventidue, ad esempio, di cui dispone Siri). Nel caso in cui le ricerche prodotte dall'assistente vocale non abbiano portato nessun effetto, l'ultima spiaggia a cui si affida è il motore di ricerca Bing.
Piattaforma aperta
Nonostante offra un servizio che potrebbe essere rivoluzionario, il più grande problema di Hound è la usa indipendenza. Non essere "apparentato" con nessun grande sistema operativo mobile (iOS, Android, Windows Phone) potrebbe creare più di qualche difficoltà nel periodo di lancio, con gli utenti restii ad abbandonare gli assistenti vocali già presenti sullo smartphone. Nella ricerca di partner e applicazioni che supportino il suo sviluppo, Soundhound ha lanciato Houndify, una piattaforma di sviluppo aperto alle aziende che vogliono implementare l'assistente vocale nelle loro app.
Il confronto con la concorrenza
Il portale web olandese Typhone ha svolto un confronto tra quattro assistenti vocali (Hound, Cortana, Siri e Google Now) valutandoli su cinque caratteristiche: velocità, interpretazione corretta, validità delle risposta, uso di immagini e grafici, informazioni extra. Agli assistenti sono state poste alcune domande sugli argomenti più svariati: dalle capitali mondiali, fino alle calorie presenti in alcuni cibi.
Dal confronto Cortana esce con le ossa rotte, mentre Hound mostra i muscoli e fa segnare prestazioni migliori rispetto ai più rinomati Google Now e Siri. L'assistente vocale sviluppato da SoundHound, ad esempio, conquista cinque stelle sia nella ricerca visuale sia nella ricerca testuale, mentre l'assistente vocale di Windows, che sarà implementato anche nei computer dalla prossima versione del sistema operativo: riporta insufficienze in quasi tutte le categorie.