Nel migliore stile della Silicon Valley, tutto nasce all'interno di un garage. Come Apple, Google ed HP (o almeno così narrano le leggende metropolitane), anche Havyn ha visto la luce tra le quattro mura di un box auto riadattato, per l'occasione in un laboratorio di ricerca e sviluppo piuttosto artigianale. I risultati ottenuti, però, sono tutt'altro che casalinghi, dal momento che Havyn è entrato a far parte a tutti gli effetti supportati da IBM per Watson, il supercomputer del produttore statunitense dotato di una delle intelligenze artificiali più avanzate sul mercato.
Tutto nasce nell'ottobre del 2016, quando Evan Spisak, 11 anni, e suo padre si trovavano nel garage di casa (per l'appunto) per realizzare un piccolo progetto da "fine settimana". Niente di anormale, per la realtà statunitense, se non fosse che il padre di Evan è uno degli ingegneri di maggior inventiva e creatività (e, ovviamente, di bravura) di IBM. E così il loro progetto da tempo libero diventa, come detto, uno dei progetti su cui il colosso informatico statunitense punta con maggior interesse.
Harvyn, nel frattempo, è diventato un assistente vocale che, sfruttando l'intelligenza artificiale di Watson, è in grado di interagire con gli ingegneri e gli esperti di sicurezza informatica IBM e aiutarli nella loro opera di individuare nuove minacce e nuovi malware. Un aiuto, come vedremo tra poco, che in futuro potrà consentire di bloccare sul nascere tentativi di attacchi DDoS o la diffusione di ransomware e altri virus molto pericolosi.
Come nasce IBM Havyn
Il nuovo assistente vocale dedicato alla sicurezza informatica nasce da una domanda solo apparentemente banale posta da Evan al papà: ma perché non possiamo parlarci. Il giovane si riferiva a un bot che IBM stava sviluppando in quel momento per aiutare i suoi esperti di sicurezza informatica a tenere sotto controllo tutti i tentativi di attacco e minacce informatiche varie. Solo che il "Security Services Virtual Analyst" (questo il nome del bot) accettava solo comandi da tastiera.
Padre e figlio iniziano così a lavorare su un'interfaccia più interattiva e meno dispendiosa da un punto di vista temporale (e anche fisico). Sfruttando componenti interni e funzionalità di Raspberry Pi, delle librerie presenti su una piattaforma cloud di IBM e il database di minacce informatiche X-Force Xchange (appartenente sempre alla società statunitense), i due mettono a punto un nuovo sistema per interagire con il bot, sviluppandone così una versione più avanzata e potente. Miglioramento dopo miglioramento, Havyn acquisisce nuove funzioni e anche una "faccia" (un avatar ispirato al logo ufficiale di Watson), così da umanizzarlo un po'. Nel giro di un mese i progressi sono così evidenti che Spisak padre decide che è ora di introdurre il suo assistente vocale agli altri ingegneri del suo team IBM.
Cosa fa IBM Havyn
Se si volesse riassumere l'attività dell'assistente vocale creato dagli Spisak in poche parole, si potrebbe dire che "tritura" dati e tenta di ricavarne informazioni interessanti per individuare e prevedere tentativi di attacco o la nascita di nuovi malware. Un compito precedentemente svolto – non con la stessa efficienza, vale la pena sottolineare – da decine di ingegneri ed esperti di sicurezza informatica alle dipendenze del colosso statunitense dell'informatica.
In questa sua attività IBM Havyn collabora gomito a gomito con Watson, che gli fornisce "l'intelligenza" necessaria per analizzare la grande mole di dati che gli viene presentata quotidianamente – circa 200 mila eventi ogni 24 ore). Nello specifico, il supercomputer si occupa di individuare i cosiddetti "falsi positivi", così che l'assistente vocale a intelligenza artificiale possa concentrarsi esclusivamente sulle minacce che, in quale modo, possono mettere a rischio la sicurezza informatica sul web.
Curva d'apprendimento molto elevata
Si tratta, però, solo della punta dell'iceberg. Potendo far leva su un'intelligenza artificiale sviluppatissima e su algoritmi di machine learning altrettanto avanzati, IBM Havyn ha tutte le carte in regola per rivoluzionare il settore della sicurezza informatica. Grazie all'interazione con gli ingegneri IBM, Havyn è in grado di apprendere nuovi concetti e nuove metodologie di lavoro, così da affinare ulteriormente le proprie capacità di "segugio informatico".