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Come funziona Ghost, la piattaforma di blogging open source

Ideata dall'ex responsabile dell'interfaccia utente di Wordpress, Ghost è una piattaforma open source focalizzata esclusivamente sulla creazione e condivisione di contenuti

Ghost

Nell'ambito dei CMS (Content Managment System, sistema di gestione dei contenuti) il nome di John O'Nolan è piuttosto conosciuto. Ex capo della divisione UI (User Interface, interfaccia utente) di Wordpress, in passato ha realizzato blog e piattaforme per Microsoft, Nokia, easyJet, Ubisoft e molti altri. Quando ha lanciato la sua campagna sulla piattaforma di crowdfunding Kickstarter c'è stata quasi una corsa a chi riusciva a finanziarlo: a fronte delle 25mila sterline richieste, gli oltre 5mila finanziatori hanno permesso di racimolare 196mila sterline (circa 235mila euro), permettendogli di dare il là al suo progetto.

Un progetto ambizioso e con un nome piuttosto... sfuggente: Ghost (fantasma in inglese).

Cos'è Ghost

Mutuando le parole dello stesso O'Nolan, Ghost è solamente una piattaforma di blogging. E, è da notare bene, che il solamente non ha un senso riduttivo, ma serve a delineare quale sia esattamente l'ambito di utilizzo di questa piattaforma open source.

 

 

Ghost, nei piani del suo ideatore, dovrebbe semplificare la vita di tutti coloro che vogliono creare un blog personale e nulla più. Non si dovrà più perdere tempo di fronte a complicatissimi pannelli di controllo, a impostazioni indecifrabili o editor di testo troppo poco user-friendly. Con la piattaforma open source di O'Nolan, gli utenti dovranno solamente pensare a scrivere. “Il punto di forza di Ghost – afferma il suo creatore – è che non si smetterà mai di scrivere. Negli altri editori, per evidenziare del testo o formattarlo con il grassetto si deve interrompere quello che si stava facendo in precedenza, ovvero scrivere e pensare. In questo modo si ammazza la creatività”.

 

Pannello di controllo di Ghost

 

Ghost, con la sua particolare interfaccia grafica, il suo editor di testo e il suo pannello di controllo dà agli utenti tutti gli strumenti necessari per concentrarsi maggiormente sul processo creativo piuttosto che perder tempo a settare e impostare la piattaforma di gestione dei contenuti. E tenta di rendere tutto ciò più facile e divertente da fare.

Come nasce Ghost

A spingere O'Nolan a creare una sua piattaforma di blogging è stata la piega presa negli ultimi anni da Wordpress. Divenuta ormai famosissimo – con grande contributo dello stesso O'Nolan – Wordpress è ormai un CMS a tutti gli effetti, molto più focalizzato sulla creazione e gestione di veri e propri portali web piuttosto che semplici blog. Ciò ha portato, quindi, ad una crescita del numero di feature a disposizione degli utenti e una conseguenza crescita nella complessità di configurazione e gestione della piattaforma.

L'idea iniziale era quello di utilizzare Wordpress come base per realizzare una piattaforma per il solo blogging. Ben presto, però, questa possibilità viene scartata. O'Nolan impiega 6 mesi per realizzare una nuova piattaforma partendo da 0 e utilizzando il Node.js anziché il PHP.

 

 

Per permettere una diffusione più capillare, O'Nolan ha fatto in modo che la sua creatura possa essere personalizzata dagli utenti utilizzando temi e plugin realizzati anche da sviluppatori terzi. E, soprattutto, ha rilasciato il suo lavoro con licenza open source, così che chiunque possa accedere al codice e modificarlo a seconda delle proprie esigenze.

E, per rendere ancora più semplice la vita agli utenti, O'Nolan ha creato una piattaforma di hosting ad hoc per ospitare blog basati su Ghost. Tutti i proventi derivanti da questa piattaforma verranno poi utilizzati per pagare gli sviluppatori che vorranno contribuire, con miglioramenti a Ghost, plugin o temi, alla crescita dell'ecosistema di gestione.

Ghost su DigitalOcean

Un altro modo per poter creare un blog con Ghost è fare affidamento a uno dei tanti servizi di hosting che offre ai propri utenti una versione pre-installata della piattaforma di blogging. DigitalOcean è uno di questi servizi e, al momento, quello capace di offrire l'offerta migliore – e più conveniente – per Ghost.

 

Editor di testi di Ghost

 

Creare un blog personale su DigitalOcean è piuttosto semplice e alla portata dell'utente meno esperto. Ghost, pur essendo una piattaforma open source e user friendly (nei limiti del possibile), potrebbe essere poco “digeribile” dagli utenti meno avvezzi all'informatica e alla programmazione. Scegliendo servizi come quelli offerti dalla start-up newyorchese faciliterà non poco il compito.

Creare un blog Ghost su DigitalOcean

La creazione di un blog richiede davvero pochi minuti. Dopo aver creato un account sulla piattaforma di hosting, si dovrà creare una Droplet (un server, nel gergo utilizzato da DigitalOcean) dal proprio pannello di controllo. A questo punto basterà scegliere la grandezza del server, la sua localizzazione (il più vicino possibile, così da avere migliori performance) e, dalla scheda Application scegliere il pulsante relativo a Ghost. Cliccare sul pulsante verde Create Droplet per avviare il processo di creazione del server e l'installazione dell'immagine di Ghost all'interno del proprio hosting.

 

Ghost su DigitalOcean

 

Una volta che il processo sarà completato, si visualizzerà una schermata di questo genere.

 

Ghost su DigitalOcean

 

Una volta che si sarà riusciti nell'impresa – piuttosto semplice, come visto – di creare la propria piattaforma, si dovrà ora assegnarle un nome. Come si vede anche dall'immagine precedente, il blog appena creato è identificato da un indirizzo IP e non da un top-level domain come accade invece di solito. Se si possiede già un dominio di primo livello e l'indirizzo DNS ad esso legato, basterà accedere alle impostazioni DNS di DigitalOcean e modificarle così da collegare il dominio alla piattaforma di blogging creata.

 

Ghost su DigitalOcean

 

Ora non resta che entrare all'interno del pannello di gestione del proprio blog e iniziare a creare nuovi post. Prima di tutto si dovrà creare un account da amministratore collegandosi all'indirizzo propriourl/ghost, riempire i campi presenti nella schermata e attendere che il sito carichi il pannello di controllo.

 

Ghost su DigitalOcean

 

Da questo momento in avanti si sarà in pieno possesso del proprio blog Ghost.

 

10 novembre 2013

A cura di Cultur-e
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