Ha dapprima fatto innamorare la cittadina di Ulma e la Germania intera. Poi è partita all'assalto degli Stati Uniti e del continente nordamericano, prima di fare a ritroso il percorso e diffondere il verbo del car sharing nel resto d'Europa. Questa, riassunta molto schematicamente, è la storia di car2go. Storia di una scommessa e di un successo in qualche modo annunciato.
Cos'è car2go
Nato nel 2009 in Germania dalla collaborazione tra il produttore automobilistico Daimler e il gigante delle macchine in affitto Europcar, car2go è un servizio di car sharing che basa tutta la sua offerta sull'innovazione e la convenienza. Dopo un rodaggio di circa un anno e mezzo in Germania, car2go si avventura sul più competitivo mercato statunitense (Austin, Texas, per la precisione) ed anche qui non sfigura. Convinti della bontà dell'operazione, i vertici Daimler decidono di espandere il loro raggio d'azione in altre nazioni europee e nordamericane.
Ad oggi sono 28 le città in cui è attivo il servizio car2go, ma dovrebbero aumentare considerevolmente nei prossimi mesi. Il parco auto è composto esclusivamente da una versione personalizzata della Smart. Gli utenti possono scegliere, dove possibile, se noleggiare un auto elettrica (soluzione al momento possibile solamente nelle città di Ulma, Austin, Vancouver e Portland) o un auto a benzina.
Come funziona car2go
Alla base del successo planetario del servizio di car sharing nato in Germania ci sono sostanzialmente due fattori: l'economicità e l'innovazione.
Per poter utilizzare una delle Smart di car2go bisognerà innanzitutto iscriversi al servizio. Lo si potrà fare online (richiede pochi minuti), confermando poi la scelta in uno dei punti car2go presenti in città. L'iscrizione comporta un esborso una tantum di 19 euro, ma non sono previsti canoni annui o mensili. Al momento dell'iscrizione verrà consegnata una tessera e verrà chiesto di scegliere un codice numerico personale: entrambi serviranno al momento di salire a bordo dell'automobile.
Il servizio è a 'flusso libero': una volta terminato, non ci sarà bisogno di riportare l'auto alla base, ma potrà essere lasciata ovunque all'interno dell'area di noleggio. In questo modo sarà possibile trovare una delle Smart di car2go in qualsiasi quartiere della città: basterà scaricare l'applicazione per smartphone e attendere di essere geolocalizzati per scoprire quella più vicina. E non abbiate paura: car2go assicura che tutte le sue auto hanno il serbatoio pieno almeno per i ¾.
Una volta a bordo (l'auto si apre strisciando la tessera sul lettore presente sul parabrezza e si sblocca solo dopo aver inserito il proprio codice utente) ci si potrà muovere in tutta libertà. Si potrà transitare nelle zone a traffico limitato utilizzando anche le corsie preferenziali e l'utente non dovrà pagare in caso di sosta: è tutto incluso nella tariffa finale. Le tariffe, a consumo, sono piuttosto popolari: 29 centesimi per ogni minuto di utilizzo effettivo e 14 euro ogni ora. Al giorno, invece, costa 59 euro.
Car2go in Italia
Milano è stata la prima città italiana a poter sperimentare il metodo car2go. E con un successo mai visto prima. Nonostante l'esistenza di un altro servizio di car sharing, Milano ha risposto in maniera molto positiva: in poco più di due mesi, i punti di registrazione sparsi nel capoluogo lombardo hanno raccolto oltre 50mila adesioni (cifra che cresce al ritmo di 700 nuovi iscritti al giorno) e 100.000 noleggi, facendo segnare il miglior lancio cittadino di sempre per car2go. Segno, insomma, che l'Italia è ormai un Paese maturo per il car sharing.
E per non perdere lo slancio acquisito, la joint venture tra Daimler e Europcar si prepara ad estendere il servizio anche in altre tre città del Bel Paese. La prossima sarà sicuramente Roma, dove la società tedesca sembra preparare uno sbarco in grande stile, mentre le altre due verranno scelte da una rosa di città che comprende Firenze, Genova e Bologna.
23 novembre 2013