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Come far durare più a lungo la batteria del laptop

Chi è abituato a utilizzare in mobilità il notebook, sa quanto è importante riuscire a ottimizzare la durata della batteria. Ecco alcuni trucchi che aiuteranno a sopravvivere anche senza caricabatteria

Batteria laptop

Al pari dello smartphone e dei tablet, anche i laptop hanno nella durata della batteria il loro peggior “Tallone d'Achille”. Anzi, se possibile la situazione è anche peggiore: mentre i cellulari, se utilizzati con accortezza, possono “sopravvivere” anche un giorno e mezzo o due, i computer portatili, una volta alimentati a batteria, hanno un'aspettativa di vita di poche ore.

Alcuni trucchi, però, consentono di stiracchiarne la durata e sfruttare sino all'ultimo istante ogni briciolo di carica. Alcuni consigli aiuteranno a centellinare la carica residua, così da poter continuare a utilizzare il laptop anche nel caso in cui ci si sia dimenticati il caricabatteria a casa; altri, invece, permettono di ottimizzare l'utilizzo del computer e di prolungare la durata della batteria in senso assoluto. Ecco come comportarsi in entrambi i casi.

 

Batteria laptop

 

Strategie a breve termine

Può capitare spesso – ed è sicuramente capitato – di trovarsi fuori casa, con un mucchio di lavoro di portare ancora a termine, con la batteria del notebook prossima a esalare i suoi ultimi “respiri” e senza una presa della corrente cui collegare il caricabatteria. In casi come questi, tutto ciò che si deve fare è mantenere il sangue freddo e mettere in atto alcuni piccoli trucchetti che permetteranno di estendere la vita della batteria di quel tanto che basta per completare quanto meno i compiti più urgenti. Nessuno di questi, naturalmente, permetterà di aumentare la carica della batteria, ma garantirà un utilizzo più accorto e razionale di quella rimanente.

Attivare il risparmio energetico

Tutti i laptop, non importa di quale marca o quale modello, sono dotati di una speciale modalità operativa che permette di mettere in atto in casi come questi. Si tratta della modalità “Risparmio energetico”, che modificherà automaticamente alcune delle impostazioni del dispositivo e permetterà di ottenere qualche minuto di lavoro in più.

 

Opzioni risparmio energetico Windows 7

 

Si tratta della prima mossa da compiere quando la carica della batteria sta per giungere a livelli critici: sarà una sorta di “base di partenza” dalla quale muoversi e mettere in atto altre strategie per riuscire a rosicchiare ancora qualche minuto in più di operatività. Una volta attivata questa modalità operativa, l'utente potrà proseguire nella propria opera di “sfoltimento” dei consumi del dispositivo.

Disabilitare porte e porte inutilizzati

Il modo più semplice per ridurre i consumi energetici del laptop è quello di spegnere le componenti non utilizzate, “tagliando” i rifornimenti di energia. Ogni componente, infatti, ha necessità di essere alimentato per funzionare, ma non è necessario alimentarli tutto allo stesso momento, soprattutto se sono state installate molte periferiche. E proprio dalle periferiche (come un mouse USB o un hard disk esterno) sarà necessario iniziare a tagliare per dare il via alla spending review energetica del proprio computer portatile. Successivamente si potrà iniziare a disabilitare le componenti più esose, come l'acceleratore grafico, i lettori ottici e la connettività Wi-Fi. Bisogna, però, porre molta attenzione: nel disattivare le componenti bisogna valutare esattamente cosa si sta utilizzando in quell'istante: nel caso si dovesse disattivare – per errore o distrazione – l'hard disk su cui è installato il sistema operativo o il processore che sta “reggendo” l'intero sistema operativo, i danni potrebbero anche essere irreparabili.

 

Disabilitare porte e componenti

 

Per disattivare le componenti inutilizzate in un sistema Windows sarà sufficiente aprire il Pannello di controllo e accedere alla Gestione dispositivi: si avrà così accesso alla lista di tutte le componenti interne e delle periferiche installate sul computer e si potrà decidere come procedere. I quattro candidati standard sono gli acceleratori grafici, i lettori ottici CD e DVD, gli adattatori Ethernet e Wi-Fi. Per disabilitare sarà sufficiente individuare la componente, cliccare con il tasto destro e, dal menu a scomparsa, scegliere la voce Disabilita. Nel caso si dovesse essere in piena emergenza e fosse necessario recuperare anche un solo minuto di carica, si potrà decidere anche di disabilitare le porte del notebook (come le porte USB) che consentono di collegare periferiche esterne: il loro consumo energetico è minimo, ma in caso di necessità tutto può tornare utile.

Modificare le impostazioni

Se proprio non fosse possibile disabilitare completamente le componenti, è ancora possibile ridurre al minimo il loro consumo energetico. Display LCD e tastiera, ad esempio, sono necessari al funzionamento del computer, ma si può comunque intervenire per ridurre il loro fabbisogno energetico: diminuendo la luminosità o la risoluzione dello schermo (per scrivere un documento Word, ad esempio, non è necessario che le immagini siano in alta definizione) e disattivando la retroilluminazione della tastiera si potranno recuperare preziose energie da dedicare ad altro oppure da tenere nella batteria per prolungare l'utilizzo del dispositivo.

Programmi e processi

A utilizzare la carica della batteria, però, non sono solamente le componenti hardware. Anche il software gioca il suo ruolo nel “drenare” pian piano tutte le energie dalla batteria: sin dall'avvio, infatti, il sistema operativo caricherà in memoria programmi che resteranno inutilizzati per tutta la durata della sessione. Chiudendoli, si riusciranno a recuperare preziosi minuti di durata della batteria.

 

System tray

 

Gli utenti Windows, prima di tutto, dovranno spulciare per bene la Barra di sistema (il riquadro in basso a destra, vicino all'orologio), dove sono collocate le icone di alcuni dei programmi caricati all'avvio. Non tutti questi programmi sono necessari al funzionamento della macchina (ci si possono trovare, ad esempio, i client dei servizi di cloud storage installati sul computer, i monitor di funzionamento di stampanti e scanner e altro) ed è possibile terminarli senza creare alcun problema. Sarà sufficiente cliccare con il tasto destro del mouse o del trackpad sull'icona e cliccare Termina processo o chiudi programma.

 

Task manager

 

In seconda battuta si potrà accedere al Task manager (con la sequenza di tasti CTRL+ALT+CANC) e verificare quanti e quali processi sono attivi all'interno del sistema operativo. Anche in questo caso vale lo stesso discorso fatto per i programmi lanciati all'avvio: anche essendo caricati in memoria, non è detto che siano necessari al funzionamento del computer. Una volta individuati i processi da chiudere (se si è incerti sulla funzionalità, basterà fare una veloce ricerca su Google), si dovrà cliccare con il tasto destro su ognuno di essi e scegliere la voce Termina processo.

 

Elementi login di Mac OS X

 

Gli utenti Mac OS, invece, dovranno accedere a Preferenze di Sistema, selezionare la voce Utenti e Gruppi e successivamente la scheda Elementi login: qui si potranno scegliere i programmi da chiudere istantaneamente e quali applicazioni lanciare all'avvio del sistema operativo: non sarà affatto necessario, ad esempio, lanciare il processo relativo a Google Chrome e lasciarlo attivo anche se il browser di Big G sarà chiuso.

Semplifica

L'ultimo passo di questa fase preliminare riguarda l'utilizzo stesso che si fa del computer. Come visto, più numerosi saranno i processi attivi nello stesso istante, maggiore sarà il fabbisogno energetico del notebook. Per prolungare la vita della batteria, quindi, sarà necessario ridurre al minimo il numero di programmi lanciati e utilizzati: se si avrà bisogno della batteria per scrivere un documento Word, ad esempio, sarà inutile lanciare o lasciare attivo il browser e programmi di fotoritocco come Photoshop. Oltre a occupare la memoria, infatti, andranno ad incidere pesantemente sulla durata della batteria. Meglio utilizzare un solo programma alla volta, dunque, per far sì che la carica non si esaurisca in breve tempo.

Strategie a medio-lungo termine

L'utente, però, può anche tentare di uscire dallo stato di “emergenza continua” mettendo in atto strategie più incisive che aiutino a conservare più a lungo la carica della batteria. In questo modo si potrà trasformare il proprio laptop in una macchina energeticamente più efficiente e che, nella singola carica, duri il più a lungo possibile.

Accudire la batteria

La batteria è uno degli elementi più delicati e più facilmente danneggiabile dell'intero computer e si dovrà sempre porre estrema attenzione al modo in cui si maneggia. Si dovrà avere, ad esempio, un occhio di riguardo per i contatti elettrici che permettono di trasferire energia dalla batteria stessa al computer: si tratta di componenti facilmente danneggiabili e deteriorabili e si dovrà avere l'accortezza di pulirli periodicamente con un batuffolo di cotone o con un cotton fioc.

 

Batteria di un laptop

 

Altrettanta attenzione, inoltre, va posta ai cicli di carica: pur non essendo più valido il vecchio consiglio della carica sino all'80% (applicabile esclusivamente all'accumulatore nichel-metallo idruro e non con le moderne batterie agli ioni o polimeri di litio, si dovrà fare in modo di bilanciare le ricariche e la durata delle stesse: nel caso si dovesse lasciare il computer collegato al caricabatteria troppo a lungo, si potrebbero compromettere l'integrità della batteria.

Infine, si dovrà fare in modo di non far surriscaldare il laptop: temperature troppo alte incidono negativamente sulla durata della batteria e sulla capacità degli ioni e dei polimeri di litio di accumulare carica. La macchina, dunque, dovrà essere dotata di un sistema di ventilazione e aerazione efficiente, così da garantire non solo il corretto e pieno funzionamento del notebook, ma anche l'integrità della batteria.

Messa a punto

Un computer che funziona in maniera migliore consumerà anche meno energia. Per questo vale la pena di effettuare periodicamente piccole operazioni di manutenzione “ordinaria”. Deframmentando il disco, ad esempio, sarà possibile ridurre il consumo energetico grazie alla migliore indicizzazione dei file e delle directory del computer. Allo stesso modo, sarà necessario effettuare delle scansioni antivirus e antimalware con una certa regolarità: un computer infettato non solo avrà problemi nell'esecuzione dei processi in corso, ma sfrutterà tutte le risorse disponibili per i propri scopi – non necessariamente legali.

Aggiornare

Anche la manutenzione straordinaria, però, ha una sua importanza nel mantenere la piena efficienza della batteria. Per questo è necessario Una macchina dotata di maggiore RAM, ad esempio, avrà un consumo energetico minore: il sistema operativo non dovrà ricorrere alla memoria virtuale e allocare file sulla memoria di swap, riducendo di conseguenza l'attività del disco rigido (e il suo fabbisogno energetico).

 

Installazione della RAM

 

L'installazione di un hard disk a stato solido sortirà, più o meno, lo stesso effetto: non solo non ci sarà bisogno di deframmentare il disco, ma l'accesso ai dati sarà più rapido, garantendo una maggiore efficienza energetica.

Batteria di riserva

Infine, il modo più semplice per essere sicuri di avere sempre a disposizione sufficiente carica per utilizzare il notebook anche in mobilità è quello di avere sempre con sé una batteria di riserva. Carica, naturalmente.

A cura di Cultur-e
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