Geofeedia è solo uno dei casi più recenti e conosciuti. Ma, per l'appunto, è solo uno dei tanti. Anche se sono pochi gli utenti a rendersene realmente conto, quando utilizziamo i social network, sia da smartphone sia da computer, "regaliamo" a chi gestisce il servizio dati di ogni tipo. Informazioni personali, preferenze e abitudini d'acquisto, spostamenti e soste nel corso della nostra giornata. Questi dati, soprattutto, possono diventare pericolosi se dovessero finire nelle mani sbagliate.
Potrà sembrare una leggenda metropolitana, ma molti ladri sono soliti trovare in Rete le loro prede. Basta una veloce ricerca per hashtag per trovare qualche utente partito per le vacanze o che, comunque, abbia aggiunto una foto (taggata, ovviamente) scattata lontano da casa per trovare una preda facile facile. Insomma, condividere la nostra posizione geografica sui social potrebbe non essere la migliore delle scelte che si fanno quando si naviga nei vari Facebook, Twitter e Instagram con il nostro smartphone.
La geolocalizzazione, per quanto utile e comoda in alcune occasioni, può diventare realmente deleteria in moltissime altre. Per questo motivo evitare di aggiungere tag geografici ai nostri post, siano essi su Facebook, Instagram o qualunque altro social, può essere un'ottima mossa per difendere la propria privacy ed evitare guai di ogni genere.
Come nascondere la posizione su Instagram
Il social fotografico per eccellenza non consente, almeno per il momento, di aggiungere automaticamente la geolocalizzazione agli scatti che si decidono di condividere sulla sua piattaforma. Per far sapere agli altri dove ci troviamo, dunque, è necessario farlo manualmente, nell'ultima schermata che precede la condivisione su Instagram: premendo su "Aggiungi luogo" si potrà scegliere la località esatta in cui ci si trova. Spesso, però, capita di attivare la funzionalità senza rendersene conto (magari per "forza di abitudine") e fornire involontariamente informazioni personali (l'indirizzo di casa o del lavoro, ad esempio).
Per nascondere la posizione su Instagram si sarà però costretti a un lungo lavoro. Mentre fino a settembre 2016 era possibile avere un "colpo d'occhio" generale grazie alla funzionalità Photo Map, ora si sarà "costretti" a scorrere le immagini una per una sino a che non si troverà quella "incriminata". Una volta trovata la foto a cui togliere la geolocalizzazione, capire come nascondere la posizione è estremamente semplice: basta premere sul pulsante "Opzioni" (l'icona con i tre puntini in verticale) e successivamente Modifica. A questo punto basta toccare sul nome della località ed eliminarla e il gioco è fatto.
Come nascondere la posizione di Twitter e Facebook
Anche con Twitter e Facebook la condivisione della geolocalizzazione è su base volontaria: è l'utente che decide di aggiungere le proprie coordinate geografiche a un post – sia esso un aggiornamento testuale, una foto o un video. Il problema, però, sorge con le condivisioni successive: l'impostazione rimarrà selezionata fino a quando l'utente non deciderà di disattivarla. Così, se si posta di fretta o ci si dimentica, si rischia di condividere la geolocalizzazione anche senza volerlo.
Se vi chiedete come nascondere la posizione su Twitter e Facebook, dunque, sarà sufficiente disattivare la geolocalizzazione sullo smartphone e fare bene attenzione che le impostazioni precedenti non siano ancora attive. Fortunatamente, accorgersene è più semplice di quanto si pensi: nell'app di Facebook l'indicazione del tag georeferenziato apparirà nella parte alta della schermata per la creazione di un nuovo post, mentre in Twitter la "firma geografica" apparirà nella parte bassa e contemporaneamente si colorerà l'icona (a forma di pin) della geolocalizzazione.
Come nascondere la posizione di Snapchat
Discorso differente per la rete social di Evan Spiegel. Facendo forza sulla segretezza e la riservatezza (non sempre, però), Snapchat non dà modo di condividere la propria posizione con gli altri utenti. A meno che non si utilizzino i filtri geografici, che consentono di aggiungere indicazioni geolocalizzate sui proprio snap. Per evitare di fornire informazioni sin troppo dettagliate o accurate è sufficiente creare i contenuti multimediali in modalità aereo così da "salvarli" nella propria cronologia. In questo modo la geolocalizzazione non sarà attiva o, comunque, fornirà informazioni non troppo esatte e si eviterà di diffondere dati e informazioni personali. In un secondo momento, disattivando la modalità aereo, si potranno condividere i post sfruttando la connettività dati o il Wi-Fi.