Restare senza corrente elettrica è un’eventualità più frequente di quel che si crede: in estate, ad esempio, per colpa dei troppi condizionatori in funzione la rete potrebbe andare in tilt, lasciando gli utenti al buio.
L’inverno, invece, a causa del maltempo la rete elettrica potrebbe subire dei danni che, nel peggiore dei casi, possono durare anche diverse ore se non diversi giorni.
Quando questo accade, chiaramente, andrà via anche la connessione Internet, visto che il router di casa ha bisogno di energia per funzionare a dovere. Per fortuna le alternative esistono, vediamo quali sono.
Utilizzare lo smartphone come hotspot
In caso di un blackout improvviso, per continuare navigare sul web (magari per un periodo limitato, giusto il tempo di chiudere un lavoro) c’è bisogno di un sistema veloce da utilizzare senza troppi problemi.
La soluzione in questo caso proviene dal nostro smartphone che, come tutti sanno può essere utilizzato come un hotspot portatile.
In questo senso, infatti, basta attivare il tethering e “trasmettere” al PC la rete mobile, così da poter navigare (seppur a velocità limitata) e senza alcun costo.
Due le avvertenze: la prima è che in questo modo si consumeranno preziosi GB di connessione, una soluzione non certo ottima per chi ha un piano in abbonamento con pochi dati.
La seconda è che il sistema funziona fino a che la batteria dello smartphone rimane carica un tempo che, in assenza di corrente e utilizzando il device come hotspot, potrebbe non essere così prolungato come si pensa.
In alternativa si può utilizzare un hotspot esterno, le classiche “saponette”, per intenderci, ma anche qui vale il discorso dei dati disponibili e della durata della batteria.
Utilizzare un generatore o altre fonti di energia
L’altra soluzione per continuare a utilizzare Internet passa necessariamente per un generatore di corrente che, come dice il nome riesce a generare energia elettrica autonomamente grazie a un motore (di solito a combustione interna).
Questi dispositivi, noti anche come gruppi elettrogeni non sono così comuni e, generalmente, vengono utilizzati nelle seconde abitazioni o sui camper, ma comunque chi ne possiede uno può utilizzarlo anche per alimentare il router e il proprio PC.
Chiaramente, hanno bisogno di carburante e prima di essere utilizzati bisogna fare il pieno.
Un’altra soluzione simile sono le batterie di backup che, come una qualsiasi batteria, si ricaricano dalla rete elettrica e accumulano corrente che può essere utilizzata in caso di emergenza.
Un prodotto piuttosto costoso che, generalmente, viene abbinato a un impianto fotovoltaico.
In alternativa ci sono gli UPS, noti anche come gruppi di continuità. Anche in questo caso si tratta di piccole batterie che garantiscono circa 15 o 30 minuti di autonomia aggiuntiva anche in caso di mancanza di corrente, il tempo necessario, insomma, di salvare il proprio lavoro e spegnere il PC o qualsiasi altro device prima che sia troppo tardi.
Il prezzo è sicuramente più accessibile rispetto a una batteria esterna, ma comunque si tratta sempre di una soluzione tampone da utilizzare limitatamente.