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Mercato libero o mercato tutelato, come capire a quale dei due si appartiene e cosa fare

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Il mercato dell’energia elettrica sta cambiando e gli utenti devono capire se sono nel regime tutelato o in quello libero. Come fare e come comportarsi dopo

Mercato libero e Mercato tutelato Irina Mos/Shutterstock

Mercato Libero o mercato tutelato, con l’avvicinarsi del “fatidico” cambiamento in molti si stanno chiedendo come capire se il proprio fornitore per l’energia elettrica fa parte di uno o dell’altro regime.

Scoprirlo è abbastanza semplice e basta avere a portata di mano la propria bolletta cartacea o digitale da esaminare rapidamente e sui ci saranno scritte tutte le informazioni del caso.

Fatto questo, le possibilità sono due: restare col proprio fornitore oppure cambiare. Vediamo cosa fare.

  • 1. Mercato libero e mercato tutelato
    Bolletta elettrica

    Renata Photography/Shutterstock

    Prima di capire se la propria utenza fa parte del mercato libero o del mercato tutelato, vale la pena ricapitolare cosa significano questi due termini e le principali differenze al riguardo.

    Il mercato tutelato è un regime di fornitura energetica destinato ai nuclei familiari che possono acquistare l’energia secondo le tariffe stabilite dall’ARERA (Autorità di regolazione per energia reti e ambiente) con un prezzo calcolato in base a quello delle materie prime sul mercato.

    Come ormai ben noto a tutti, questo sistema si concluderà al 30 giugno 2024 e gli utenti potranno scegliere di passare al mercato libero dell’energia.

    Questo secondo regime di fornitura porta a una “liberalizzazione” del settore, promuovendo una maggiore competitività tra i diversi fornitori che, ovviamente, porterà a molti benefici anche per gli utenti stessi, con prezzi più bassi e offerte più vantaggiose.

    La principale differenza tra il mercato libero e quello tutelato sta nel modo in cui vengono stabiliti i prezzi dell’energia.

    Nel regime tutelato i prezzi vengono stabiliti dall'ARERA e sono identici per tutti a prescindere dal fornitore.

    Nell’altro caso, invece, il prezzo dell’energia elettrica viene stabilito dall'incontro tra la domanda e l'offerta.

    Nel mercato libero il consumatore ha una maggiore possibilità di scelta del fornitore di energia, valutando nel dettaglio le offerte e sottoscrivendo quella più vantaggiosa. Questa modalità va ad agevolare notevolmente gli utenti e innesca un principio di concorrenza tra i vari attori del mercato che proporranno prezzi diversi per conquistare la fiducia delle persone.

    Tuttavia nel regime tutelato viene garantito il prezzo più adeguato rispetto al momento di mercato, senza brutte sorprese. Allo stesso modo anche nel mercato libero l’Antitrust e l’ARERA garantiscono sempre la massima trasparenza e che non vi sia concorrenza sleale.

  • 2. Come capire se sei nel mercato tutelato o in quello libero
    Mercato libero

    flyingv3/Shutterstock

    Per capire se si è ancora nel mercato tutelato o se il proprio fornitore fa già parte del mercato libero basta controllare la propria bolletta e, nella parte alta proprio sotto il logo dell’azienda fornitrice del servizio, è ben visibile la relativa indicazione della tipologia di mercato a cui si appartiene.

  • 3. Come passare al mercato libero
    Corrente elettrica

    Yta23/Shutterstock

    Come già detto dal 30 giugno2024, si concluderà il mercato tutelato dell’energia elettrica e, prima di pensare al passaggio al mercato libero bisogna fare delle considerazioni.

    Tutti coloro che:

    • hanno un'età superiore ai 75 anni;
    • vivono in condizioni economiche svantaggiate;
    • sono affetti da disabilità ai sensi della legge 104/92;
    • abitano in un contesto emergenziale a seguito di eventi calamitosi o in isole minori non interconnesse

    rimarranno con loro attuale fornitore e sono definiti clienti vulnerabili. Questi utenti continueranno a essere riforniti dal servizio di maggior tutela luce e, quindi per loro l’offerta non cambierà.

    A tutti quelli che invece sono considerati clienti “non vulnerabili” e a chi non sceglie un nuovo fornitore, saranno assegnati all’azienda che ha vinto l'asta nella loro area di rifermento e passeranno al servizio di Tutela Graduale.

    All’asta hanno partecipato moltissimi gestori che hanno dovuto presentare delle offerte sigillate con il prezzo che avrebbero offerto ai propri utenti. Questa cifra corrisponderà alle garanzie offerte a chi passerà alla Tutela Graduale.

    L'Italia è suddivisa in diverse zone e i vincitori delle varie aste sono stati pubblicati sul sito dell’ARERA e possono essere consultate liberamente.

    Chiaramente per tutti è possibile scegliere un fornitore diverso in qualsiasi momento; per farlo non servono interventi tecnici o tasse da pagare e, soprattutto, la cosa avverrà senza il bisogno di interruzioni del servizio.

    Oltretutto, ad occuparsi di tutte le pratiche sarà proprio il nuovo fornitore, senza che gli utenti debbano preoccuparsi di nulla, se non di scegliere l’offerta più adatta alle proprie esigenze.

    Trovata l’offerta in questione, per il passaggio al mercato libero e la sottoscrizione di un nuovo contratto per l’energia, basta fornire tutti dati anagrafici dell’intestatario della fornitura, il codice POD del contatore dell’energia elettrica (scritto sull’ultima bolletta ricevuta), l’indirizzo email per le bollette digitali e un IBAN in caso di addebito della bolletta sul conto corrente.

    Per saperne di più: Energia elettrica, le nuove tecnologie all'insegna della sostenibilità e del risparmio energetico

A cura di Cultur-e
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