Il mondo delle applicazioni di dating online è molto vasto. Ne esistono di differenti, ma presentano tutte le stesse modalità, ad esclusione di Bumble. Quest’ultima è una piattaforma che ha stravolto lo stereotipo che voleva l’uomo come colui che deve prendere l’iniziativa e ha ribaltato le abitudini. Nuove modalità di interazione si fanno spazio e le italiane dimostrano di apprezzarle. In quest’ottica, Bumble, con le sue particolarità, si dimostra un’applicazione al passo con in tempi.
Bumble, il dating online cambia forma: la prima mossa spetta alle donne
Bumble è un’app di incontri molto popolare lanciata, in una prima versione, nel lontano 2014. A fondarla è stata Whitney Wolfe Herd, un nome conosciuto nel mondo del dating online, poiché già co-fondatrice di Tinder, che aveva lasciato poco prima di dare vita alla nuova piattaforma.
Ad ispirarla e a guidarla nella creazione di una soluzione innovativa una profonda riflessione sulle sue esperienze personali e sulle relazioni poco sane e non eque. Bumble è specificatamente pensata per le donne, per offrire loro uno spazio virtuale rispettoso in cui poter fare nuovi incontri e, con un po’ di fortuna, trovare l’amore.
Ciò che la differenzia dalle altre applicazioni competitor è il suo funzionamento. Sull’applicazione la prima mossa spetta esclusivamente alle donne, che devono essere le prime a contattare la persona che vogliono conoscere. Una modalità rivoluzionaria, che è in accordo con le tendenze e con il modo in cui le italiane si rapportando con il dating.
Donne italiane e dating, cosa è cambiato
Bumble ha studiato il mondo del dating in Italia dal punto di vista delle donne, collaborando con Metrica Ricerche. I risultati della ricerca sono stati molto chiari: ci si trova di fronte ad un momento di grande cambiamento.
Il romanticismo è ancora fortemente desiderato (almeno dal 75% delle donne intervistate), ma la Generazione Z e i Millennials lo concepiscono in maniera totalmente differente rispetto al passato. Nella versione contemporanea diventa sinonimo di maturità emotiva, dialogo, rispetto e onestà.
Le donne tra i 18 e i 26 anni sono convinte che il Principe Azzurro non esista e non sognano più grandi gesti d’amore. Il 52% delle intervistate, ad esempio, trova romantico un partner che collabora nelle faccende domestiche. L’uguaglianza è posta al primo piano, seppur è forte la consapevolezza che si è ancora lontani dal raggiungere la parità di genere.
Tre donne su quattro, inoltre, sono certe che esistono ancora aspettative legate al genere quando si parla di relazioni e dating. La maggior parte sostengono che il sesso femminile sia ancora soggetto a ruoli prestabiliti e che le dinamiche di potere di genere siano ancora presenti. Più di una donna su due ha affermato di aver sentito il bisogno di modificare il proprio comportamento per far sentire il partner a proprio agio.
Le app di incontri sono utilizzate da più di una donna su tre e la spinta alla loro normalizzazione è arrivata dalla pandemia. Ottimi segnali per Bumble: l’80% delle intervistate ritiene ammirevole le donne che prendono l’iniziativa.
Per saperne di più: I migliori siti e app di incontri