Un patrimonio musicale immenso e sconfinato, che affianca classici della nostra tradizione come "O' sole mio" o "Nel blu dipinto di blu" a sonorità e versi più recenti come quelli di Lucio Battisti, Bocelli e le canzoni vincitrici delle ultime edizioni del Festival di Sanremo. Questo (e molto di più) sarà possibile trovare sul portale Canzone Italiana, lanciato in concomitanza con l'inizio della sessantottesima edizione del Festival della canzone italiana di Sanremo 2018.
Realizzato dall'Istituto Centrale per i Beni Sonori e Audiovisivi (l'ex Discoteca di Stato) in collaborazione con Spotify, la piattaforma di musica in streaming è stata presentata nella sede della Stampa Estera alla presenza di rappresentanti istituzionali e di artisti del calibro di Mogol, Nicola Piovani, Tosca, Ambrogio Sparagna e Dj Coccoluto. L'iniziativa, spiegano dal Mibact, ha l'obiettivo di valorizzare e promuovere la ricchezza della canzone italiana e riconoscere il valore artistico della musica popolare d'autore.
Che cos'è Canzone Italiana
Forte di un catalogo di 200mila titoli, Canzone Italiana è in grado di offrire una panoramica completa sulla tradizione musicale del nostro Paese. Divisa in quattro sezioni tematiche (1900-1950, 1950-2000, Tradizioni popolari e Contributi speciali), la piattaforma consente di fare un viaggio nella storia recente del nostro Paese tramite note e parole degli interpreti più noti (ma anche meno noti) del panorama cantautorale italiano.
Gli oltre 200 mila titoli, come accennato, sono raccolti in quattro sezioni tematiche: 1900-1950, 1950-2000, Tradizioni popolari e Contributi speciali.
Nella prima sezione (a sua volta organizzata in varie playlist, come arie da ballo, canzoni e canzonette, Napoli canta, Dialetto e Folklore, Politica e Propaganda, Canzoni e Guerra) sarà possibile trovare e ascoltare alcune delle arie più famose di Giuseppe Verdi; le prime registrazioni dell'EIAR (Ente Italiano per le Audizioni Radiofoniche, progenitore della RAI); i grandi cantanti della tradizione napoletana, di cui Caruso è il massimo esponente (ma non l'unico); non manca poi lo spazio per le canzoni patriottiche e di guerra, con una selezione che spazia dagli inni e canti del Risorgimento alle canzoni che hanno accompagnato la seconda guerra mondiale e la guerra di liberazione partigiana.
La seconda sezione si apre con le canzoni della prima edizione del Festival di Sanremo (datata 1951), per poi animarsi con i ritmi più "internazionali" del rock 'n roll, boogie woogie e twist. Ma la seconda metà del XX secolo è caratterizzata da una varietà di generi e stili musicali probabilmente mai vista prima. Navigando all'interno delle varie playlist create dagli storici musicali Luciano Ceri e Paolo Prato sarà possibile ritrovare le canzoni dei grandi cantautori italiani; i brani che hanno animato il Cantagiro e Festivalbar; riascoltare le canzoni politiche che hanno fatto da colonna sonora alla stagione della contestazione (seconda metà degli Anni '60 e non solo); riscoprire la contaminazione con stili internazionali come il rap e il reggae, assimilati dal panorama indipendente in maniera del tutto originale.
All'interno di Tradizioni popolari c'è spazio per la musica popolare regionale, prodotta esclusivamente da artisti non professionisti registrati sul campo a partire dagli Anni '60 dello scorso secolo. La sezione, a sua volta organizzata su base regionale, consiste al momento di 300 brani, ma molti altri saranno aggiunti nelle prossime settimane e mesi.
Dalla sezione Contributi speciali, infine, sarà possibile consultare notizie e ultime novità riguardanti il panorama musicale italiano.
Come ascoltare musica gratis da Canzone Italiana
Uno dei punti di forza di Canzone Italiana è la sua facilità d'utilizzo. Grazie anche alla collaborazione con Spotify, i tecnici dell'Istituto Centrale per i Beni Sonori e Audiovisivi sono riusciti a organizzare al meglio il patrimonio musicale del nostro Paese, così da favorire l'utilizzo e l'ascolto da parte degli utenti, indipendentemente dalle loro capacità informatiche.
Per ascoltare musica gratis e senza alcun limite di tempo sarà sufficiente cliccare su una delle quattro voci del menu presenti nella barra rossa in alto e attendere che si carichi la pagina. Qui l'utente potrà scegliere se ascoltare una delle oltre 100 playlist già disponibili, oppure affidarsi al proprio "fiuto musicale" e scegliere un album piuttosto che un autore o, ancora, una raccolta di canti e musiche popolari. Fatta la scelta, basterà premere sul pulsante "Play" (il triangolo con il vertice rivolto verso sinistra) e attendere che la riproduzione prenda il via.
7 febbraio 2018